Abbadia: domenica apre il filatoio, ospitò i 'Promessi Sposi'
Il civico filatoio Monti di Abbadia Lariana sarà, domenica prossima 8 ottobre, tra i musei partecipanti all’iniziativa nazionale del titolo “La cultura abbatte i muri”, con la giornata nazionale delle famiglie al museo. E’ un invito a visitare con le famiglie i musei per vivere l’arte di altri tempi, per conoscere il territorio di casa con le sue tradizioni, per imparare tante eredità del passato, che possono crescere anche nel futuro.
Il filatoio Monti di Abbadia venne avviato nel 1818 e chiuso nel 1937; non c’era, quindi, nel Seicento manzoniano, ma il suo interno è fedele alle tavole del tempo.
Quando il centro di produzione RAI TV ha messo in cantiere i nuovi Promessi Sposi edizione 1988, con la regia di Salvatore Nocita, sono iniziate le visite di esplorazione ad Abbadia Lariana. Un’apposita conferenza stampa di presentazione dell’evento venne organizzata presso il Municipio dal sindaco Giuseppe Resinelli che ricordò l’opera dell’Amministrazione comunale del suo predecessore, il sindaco Giovanni Invernizzi, ma, soprattutto, il grande impegno dell’assessore Camilla Candiani, definita “madrina del filatoio”. Si ricordò che Camilla Candiani aveva lavorato, faticato, bussato, in silenzio, con tenacia e determinazione. Il filatoio di Abbadia Lariana, con le scene del colossal internazionale, entrava in un circuito turistico di autentica valorizzazione. I giorni delle riprese futono quelli dal 21 al 23 maggio 1988. Le ultime “ragazze” 1937, le superstiti lavoratrici del filatoio assicurarono tutta la loro consulenza per far riuscire gli interni rispondenti alla realtà del tempo. Ad Abbadia Lariana arrivò il Renzo Danny Quinn, figlio del famoso Antony, che interpretava Renzo; non ha avuto poi la carriera esaltante che allora si prevedeva sulle tracce del padre.
E’ una vicenda TV, quella del filatoio dei Promessi Sposi, che merita di essere ricordata alle famiglie che, con grandi e piccoli, visiteranno domenica il Monti di Abbadia Lariana.
Il Monti di Abbadia Lariana
L’appuntamento di domenica è occasione per rammentare la grande popolarità, e la conseguente valorizzazione, che nel maggio 1988 il setificio di Abbadia Lariana ebbe con il colossal “I Promessi Sposi” del regista Salvatore Nocita. La notizia venne data a gennaio dello stesso 1988 “Il ristrutturato filatoio Monti accoglierà le riprese relative a Renzo con il cugino Bortolo. E’ il capitolo XVII , che una tavola cronologica del romanzo colloca sul finire del novembre 1628”.Il filatoio Monti di Abbadia venne avviato nel 1818 e chiuso nel 1937; non c’era, quindi, nel Seicento manzoniano, ma il suo interno è fedele alle tavole del tempo.
Quando il centro di produzione RAI TV ha messo in cantiere i nuovi Promessi Sposi edizione 1988, con la regia di Salvatore Nocita, sono iniziate le visite di esplorazione ad Abbadia Lariana. Un’apposita conferenza stampa di presentazione dell’evento venne organizzata presso il Municipio dal sindaco Giuseppe Resinelli che ricordò l’opera dell’Amministrazione comunale del suo predecessore, il sindaco Giovanni Invernizzi, ma, soprattutto, il grande impegno dell’assessore Camilla Candiani, definita “madrina del filatoio”. Si ricordò che Camilla Candiani aveva lavorato, faticato, bussato, in silenzio, con tenacia e determinazione. Il filatoio di Abbadia Lariana, con le scene del colossal internazionale, entrava in un circuito turistico di autentica valorizzazione. I giorni delle riprese futono quelli dal 21 al 23 maggio 1988. Le ultime “ragazze” 1937, le superstiti lavoratrici del filatoio assicurarono tutta la loro consulenza per far riuscire gli interni rispondenti alla realtà del tempo. Ad Abbadia Lariana arrivò il Renzo Danny Quinn, figlio del famoso Antony, che interpretava Renzo; non ha avuto poi la carriera esaltante che allora si prevedeva sulle tracce del padre.
Danny Quinn nella parte di Renzo con alcune comparse
Le luci della RAI scesero su fusi e ruote, mentre si girava la scena di Renzo che, fuggito a Milano, superava il corso dell’Adda, entrava nella terra bergamasca di San Marco, chiedendo lavoro ed asilo al cugino Bortolo, manager di una grossa filanda. Non mancarono i turisti giunti ad Abbadia per vedere il filatoio di Renzo, ma qualche ragazza per ammirare Danny Quinn, ultimo “promesso sposo” di una serie che aveva visto il lecchese Nino Castelnuovo nel 1966/1967, nell’edizione con il regista Sandro Bolchi e le memorabili riprese notturne di Lierna, con la scena dell’Addio Monti, presso il castello.E’ una vicenda TV, quella del filatoio dei Promessi Sposi, che merita di essere ricordata alle famiglie che, con grandi e piccoli, visiteranno domenica il Monti di Abbadia Lariana.
Aloisio Bonfanti