Lecco: i consigli della Polizia stradale per la sicurezza dei più piccoli. "Basta con le tragedie"

Russo Mariella
Il terribile incidente di domenica mattina, costato la vita al povero Kevin di soli 4 anni, ha riportato agli albori della cronaca il delicato tema della sicurezza dei più piccoli nelle nostre auto.
Poche ma preziose regole possono risultare davvero salva vita in caso di sinistro, e per questo la Polizia Stradale, attraverso il dirigente Russo Mariella, ha voluto ricordare a tutti i cittadini il corretto utilizzo dei "sistemi di ritenuta", ovvero seggiolini e simili.
"L'incidente stradale occorso il 12 ottobre al km 90+200 della SS36, costato la vita ad un bambino di anni 4 impone, ad avviso di questa Polizia Stradale, un momento di riflessione sul corretto uso dei sistemi di ritenuta dei veicoli ma soprattutto su quelle "prassi" che, per consuetudine o per praticità, possono esporre a seri rischi l'incolumità dei passeggeri, specialmente quelli considerati "utenti deboli" come i bambini - si legge nel comunicato diffuso dalla Stradale -  Questi ultimi, infatti, a causa della loro taglia ridotta, è indubbio che siano esposti a rischi ben maggiori degli adulti poiché, in caso di collisione del veicolo o per manovre d'emergenza, possono essere proiettati in avanti  od addirittura fuori dall'abitacolo".
Un principio che deve essere rispettato sia nei viaggi lunghi ma ovviamente anche per i brevi spostamenti quotidiani, che presentano una frequenza di incidenti maggiore.
Gli urti in caso di incidente, spiegano gli uomini della Polizia stradale, possono risultare gravemente dannosi per i passeggeri più piccoli. Per questo il seggiolino è uno sistema di sicurezza irrinunciabile: "La scarsa resistenza muscolare e la delicatezza degli organi, li espongono a seri rischi di lesioni gravi. Per questo, oltre che per un preciso obbligo normativo (art. 172 CdS), i bambini devono sempre viaggiare con gli appositi sistemi di ritenuta, fin dal loro primo percorso in auto. L'efficacia dei seggiolini nel diminuire la probabilità di  morte o di lesione grave in chi li utilizza è largamente dimostrata da numerosi studi epidemiologici svolti nell'ultimo ventennio" .
Studi che parlano chiaro: il seggiolino può salvare la vita: "Paragonando, infatti, il quadro traumatologico conseguente ad incidente stradale, nei bambini che usano sistemi di ritenuta e in quelli che non li utilizzano, si è stimato che l'uso del dispositivo di sicurezza, efficiente e soprattutto correttamente allacciato, riduce del 69% la probabilità di un decesso se il bambino è implicato in incidente con morti. È stato stimato inoltre che il rischio di morte per i bambini incorsi in incidenti mentre sono in viaggio senza sistemi di ritenuta è ben cinque volte maggiore rispetto ai bimbi che invece li utilizzano".


Nonostante le campagne di informazioni, è diffusa infatti ancora oggi la brutta abitudine di credere che sia sufficiente tenere i bambini in braccio per ridurre i rischi in caso di incidente. Una pratica che in caso di forte impatto risulta pressoché inutile: "Non è infrequente notare, nonostante vari moniti diffusi nel tempo, che sia esperienza  abbastanza comune di tutti vedere ancora oggi bambini trasportati in braccio da un genitore nella parte anteriore  del veicolo - ha continuato la dottoressa Russo -Tra i dati vale la pena ricordare che in caso di impatto a 56 chilometri all'ora, un bambino di 15 kg produce una forza d'urto pari a 225 chilogrammi: è impossibile trattenerlo con le braccia! "
L'invito è dunque - ancora una volta - quello di utilizzare sempre sistemi di ritenuta omologati e idonei al peso del bambino.  E anche gli adulti devono sempre ricordarsi di allacciare le cinture di sicurezza: "Dovrebbe, quindi, essere sentimento comune ritenere che il corretto utilizzo dei sistemi di ritenuta, per adulti e bambini, debba essere rispettato non tanto perché previsto dalla Legge, quanto perché il soggetto ritiene di fare i propri interessi e quelli dei propri cari".


Attenzione dunque a seguire tutte le regole previste dall'articolo 172 del Codice della Stradai bambini di statura inferiore ad 1,50 mt. devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta per bambini, adeguato al loro peso e di tipo omologato. Peraltro si ricorda è un preciso obbligo del conducente del veicolo di assicurarsi della persistente efficienza dei dispositivi in argomento. Si rammenta, ancora, che i bambini non possono essere trasportati utilizzando un seggiolino di sicurezza rivolto all'indietro su un sedile passeggeri protetto da airbag frontale, salvo che questo sia stato disattivato. Il comma 10 del citato art. 172 CdS prevede, per l'omesso utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 80 € a 323 € oltre alla decurtazione di 5 punti sulla patente. Si incorre inoltre nella sospensione della patente di guida, da quindici giorni a due mesi, nel caso in cui il conducente abbia commesso, in un periodo di due anni, una delle violazioni di cui al citato comma per almeno due volte.
"In ogni caso, volendo per un attimo prescindere da obblighi normativi, è bene tenere in considerazione che per un bambino in auto non allacciato al seggiolino o con le cinture, anche un urto a 15 chilometri all'ora può essere fatale - ha concluso la dottoressa Mariella Russo -  Tutelare il bambino ovunque vuol dire farlo anche in auto e se i bimbi, com'è ovvio, si sentono sicuri in casa tra le braccia di mamma... è giusto ed è un loro diritto essere correttamente educati a sentirsi sicuri in auto tra le cinture del seggiolino o dell'adattatore".

Clicca qui per il testo completo dell'articolo 172 del Codice della Strada.

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