Sono passati 25 anni dalla scomparsa del grande Ennio Morlotti

Era il 15 dicembre 1992 quando, a Milano, moriva il famoso pittore lecchese Ennio Morlotti. La cerimonia funebre si svolse il forma strettamente privata nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, in Nava di Colle Brianza. La salma del pittore arrivò direttamente da Milano. Erano presenti al rito funebre, celebrato dal parroco don Vincenzo Bonacina, i parenti e gli amici più stretti del pittore. Ennio Morlotti aveva uno studio a Giovenzana, frazione di Colle Brianza. Veniva spesso a dipingere nel piccolo borgo sotto il San Genesio, che aveva scelto perché lontano dalla città ed immerso nella natura. La sepoltura è avvenuta nel cimitero di Nava.

La lapide sulla casa natale di via Azzone Visconti

Il giorno di San Nicolò del dicembre 1973 Ennio Morlotti aveva ricevuto a Lecco, dal sindaco Guido Puccio, il riconoscimento di cittadino benemerito. A Lecco il 21settembre 1910 era nato nell’edificio di via Azzone Visconti contrassegnato oggi dal civico 24, sull’angolo con via Bezzecca. Il Lions Club ha collocato sulla facciata della casa natale una lapide che ricorda Ennio Morlotti.
Nel 1936 Morlotti aveva lasciato il lavoro di contabile per partecipare ad una rassegna del paesaggio lecchese, dove si distinse. Dieci anni prima del conferimento della medaglia di cittadino benemerito Ennio Morlotti era stato onorato dalla sua città natale con una mostra antologica che si tenne dal 18 maggio al 16 giugno 1963. Venne allestita nel salone dell’Azienda Turismo di via Sauro. Sessanta tele erano state scelte dal critico Carlo Volpe e sistemate dallo scenografo Antonio Balbiani, di Mandello Lario, Conservatore dei Civici Musei lecchesi. La mostra venne ammirata da migliaia di visitatori.
La prima mostra antologica di Ennio Morlotti era stata promossa dall’Azienda Turismo, con il presidente Gianni Discacciati ed il Centro di Cultura, con il presidente Bruno Furlani. Alla cerimonia inaugurale erano presenti le maggiori autorità cittadine, con il sindaco Alessandro Rusconi.

L’inaugurazione della mostra antologica 1963, presso l’Azienda Turismo

La presentazione della rassegna lecchese era avvenuta a Milano, presso il Circolo della Stampa, con i noti critici d’arte Mario De Micheli e Raffaele De Grada, quest’ultimo titolare della trasmissione d’arte alla RAI TV. E’ stato Raffaele De Grada a tenere una conferenza a Lecco sulla pittura di Ennio Morlotti, presso la sala del Centro di Cultura di Largo Montenero. Sempre per Morlotti, nell’ambito della rassegna, vi fu un concerto dell’Accademia Corale di Lecco, diretta da Guido Camillucci.
Quasi a sottolineare la consistente valenza culturale ed artistica della mostra lecchese, giunse, in quelle settimane, la notizia che Ennio Morlotti aveva ricevuto negli Stati Uniti il premio Chicago.

Dicembre 1973: il sindaco Guido Puccio conferisce la civica benemerenza di San Nicolò ad Ennio Morlotti

Ennio Morlotti era ricordato in quegli anni a Lecco per il singolare affresco denominato “la processione”, realizzato nel 1939, nel matroneo della chiesa degli Istituti Airoldi e Muzzi in quartiere Germanedo. Una processione ritenuta singolare per la raffigurazione di personaggi della vita civica e culturale lecchese. Nel 1963 erano passati 24 anni e quasi tutti i raffigurati erano viventi.
Nel 1996 il Rotary Club di Lecco, con il presidente avv. Luigi Andreotti, decise, in occasione del 4° centenario di fondazione dell’Airoldi e Muzzi, di intervenire per un restauro dell’opera d’arte di Ennio Morlotti. L’intervento venne realizzato da Claudio Fociani. Vi fu la collaborazione artistica di Ede Palmieri della Sovrintendenza per i beni artistici di Milano e del direttore dei civici musei di Lecco, Gianluigi Daccò. Quest’ultimo, per incarico ricevuto dal presidente rotariano Luigi Andreotti, fu autore di una pubblicazione nella quale si ricordava la storia del grande affresco nella chiesa progettata dall’arch. Mario Cereghini, che indicò proprio in Morlotti il pittore per realizzare tale affresco. La pubblicazione voluta dal Rotary ospita anche una relazione tecnica di restauro di Claudio Fociani.

La “processione” (dettaglio)

Il tempo trascorso dalla realizzazione dell’affresco (quasi 80 anni) ha fatto sì che nessun personaggio raffigurato sia oggi vivente. Mario Cereghini, nella sua pubblicazione “Immagini di Lecco” del 1965, lo descrive così “L’affresco misura oltre 21 metri di lunghezza. I personaggi raffigurati sono gente di allora. Il cardinale Schuster, l’architetto progettista, il pittore stesso, gli avvocati Lilia, Rosa, Floriano Sordo, Corti e Condò, il cav. Bettini, presidente dell’Istituto, Gino Lui, Angelo Pizzi, l’ing. Uslenghi, il pittore Lilloni, Pino Tocchetti, Giovanni Cereghini, Ulisse Guzzi, i giudici Di Matteo e Repetto, ed altri, compresi mogli e figli. Quest’opera, piuttosto realistica, suscitava non pochi commenti”.
A.B.
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