Malgrate: grande festa di Natale per l'Accademia Calcio Aquilotti

Tra gli spalti del palazzetto sportivo di Malgrate il Natale è arrivato in anticipo, colorando il cuore agonistico in via Gaggio di arte, musica ma soprattutto tanto sport.
Veri protagonisti della manifestazione, che da ormai 13 anni accompagna la comunità malgratese nel periodo festivo, sono stati i giovanissimi atleti dell'Accademia Calcio "Aquilotti": bambini e ragazzi di ogni età accomunati dalla passione per il pallone e soprattutto per la sana competizione.

"Ora siamo al giro di boa, ma per il momento possiamo dire che questa è stata una buona annata e stiamo riscoprendo parecchi successi a livello calcistico, sia nelle partite di campionato che durante i diversi tornei" ha commentato il Presidente del sodalizio Michela Cantoni. "Quest'anno inoltre si svolgerà per la prima volta un torneo indoor al palazzetto di Malgrate il 13 e 27 gennaio che vedrà coinvolte le categorie 2008 e 2009 e ci auguriamo il meglio anche per questa iniziativa".

Con lo sguardo già proiettato verso i traguardi futuri, l'Accademia si è così ritagliata una mattinata dedicata ai festeggiamenti per quelli già raggiunti, il tutto condotto dal filo rosso sotterraneo di questa edizione: l'amicizia.  Un legame forte e indissolubile che unisce le giovani promesse rossonere malgratesi sia sul campo che fuori, e che sabato mattina è stato sottolineato ed elogiato da tre ospiti d'onore, storici amici - per l'appunto - e tifosi dell'Accademia.

Primo tra questi Antonio Rossi, ex medaglia d'oro di kayak ai Giochi Olimpici, nonché assessore allo sport di Regione Lombardia e portabandiera della spedizione italiana a Pechino 2008, che insieme al proprio augurio ha portato i suoi personali complimenti per la "serietà con cui questa società sui occupa di seguire il percorso formativo dei suoi ragazzi".
Insieme a lui sono intervenuti inoltre Edy Zanoli e Cosimo Savoia, rispettivamente coordinatore del settore giovanile e tecnico del Milan. "Questa società ha dimostrato un impegno ed una serietà particolare che fanno davvero la differenza. Io sono convinto che la spinta per il cambiamento debba venire dal basso e gruppi come questo insieme al contributo dei genitori che accettano di affidargli i propri figli rappresentano la vera vittoria formativa" ha epilogato Zanoli, ricollegandosi al commento di Savoia che si era soffermato sulla difficoltà di sposare insieme conetti di formazione e agonismo educativo.

Dall'importanza dello sport giovanile ci si è poi catapultati nel mondo interiore e suggestivo dell'arte, incarnato sabato dall'artista camerunense Francis Nathan Abiamba, noto a tutti semplicemente come Afran.
Attraverso il linguaggio universale della sua "public art" ed il suo personale ed intimo modo di dipingere è riuscito ancora una volta a conquistare il cuore del suo pubblico, destreggiandosi in quest'occasione in un'opera più unica che rara: servendosi delle sue tempere e di due pannelli neri rotabili, ha infatti invitato i bimbi dell'Accademia a dipingere seguendo la loro fantasia, incoraggiandoli ad armarsi di pennelli per creare giochi e contrasti variopinti. Il tocco finale è stato però quello del pittore, inconfondibile ed istintivo, fatto di rapide pennellate di colore che a ritmo di musica andavano a volte a colpire selvaggiamente la tela ed altre ad accarezzarla, catalizzando l'attenzione di tutti i presenti.

"In un mondo in cui l'omologazione la fa da padrone purtroppo i disegni dei bambini vengono sempre giudicati, soprattutto nelle scuole dove gli insegnati anche in buona fede si accingono a dare delle valutazioni" ha ricordato il direttore generale Marco Conca. "In realtà l'aspetto del giudizio dovrebbe essere evitato, perché quando si chiede ad un bambino di fare un disegno in realtà gli si sta chiedendo di esprimere il suo mondo: oggi vogliamo che a dominare sia l'entusiasmo dei bambini e il loro modo libero di approcciarsi". Proprio in merito a questo, nell'aula magna del palazzetto insieme al ricco buffet è stata infatti allestita una mostra di disegni realizzati dai bambini della Scuola Calcio, che con pochi e semplici abbozzi hanno messo su carta la loro esperienza calcistica.

Ultima, ma non per importanza, a prendere posto sotto i riflettori è stata la musica: sulle intramontabili note di "Jingle Bell Rock" la cantante lecchese e "quota rosa" dell'Accademia Melissa Costa si è esibita di fronte alla platea, trasportando i suoi ascoltatori nel vero clima natalizio e rallegrando l'atmosfera in previsione dell'estrazione della lotteria che avrebbe concluso la mattinata di festa.
Francesca Amato
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