Valgreghentino: prima assemblea per l’iter di modifica al PGT, attese idee dai cittadini
Con un’assemblea pubblica svoltasi in sala civica nella serata di ieri, mercoledì 10 gennaio, alla presenza di numerosi cittadini e tecnici, l’Amministrazione Comunale di Valgreghentino ha dato il via all’iter di modifica del Piano di Governo del Territorio attualmente in vigore, il cui documento di piano scadrà il prossimo 13 febbraio. In attesa di adottare la variante generale, l’ente sfrutterà la possibilità concessa dalla legge di un anno di proroga, durante il quale effettuerà tutti i passaggi necessari per portare a termine entro la fine del mandato del sindaco Brambilla il lungo percorso, che vedrà in più occasioni il coinvolgimento diretto dei residenti in paese.
“Il nuovo Piano di Governo del Territorio sarà sostanzialmente in linea con quelli precedenti, al momento non prevedo grandi sconvolgimenti. Sarà fondamentale capire fin da subito il destino degli ambiti di trasformazione che non hanno mai visto la luce (e penso, per esempio, alla zona sottostante Miglianico, a Piazza San Giorgio e a via Fermi), così come dei piani di riconversione residenziale delle aree industriali. Tutto ciò con la consapevolezza che la legge regionale prevede di fatto un azzeramento del consumo di suolo, nonché una riqualificazione delle zone degradate. In un’ottica di controllo e tutela del territorio, inoltre, sarà necessario riflettere sulle migliori modalità di valorizzazione dell’esistente, così come su alcune criticità viabilistiche e sulle possibilità di uno sviluppo in chiave “turistica” delle aree collinari, certamente anche in sinergia con il Parco del Curone, al quale proprio ieri, con la ratifica in aula, ci siamo ufficialmente aggregati”.
Da non escludere – come ha suggerito un cittadino – anche la possibilità di una vendita di alcune “fette” di territorio in disuso per ricavarne un’unica area da destinare, per esempio, alla realizzazione di una nuova piazza.
“Al centro di tutti i nostri ragionamenti, comunque, resta l’incognita degli ambiti di trasformazione mai cominciati” ha ribadito il borgomastro. “Innanzitutto è necessario comprendere a fondo le reali motivazioni che ne hanno impedito l’avvio, per poi valutare l’opportunità di “impuntarsi” ancora su quelli piuttosto che su altri, magari al momento più concretizzabili. In linea generale l’ultimo Piano di Governo del Territorio ha funzionato, ma non nascondo che molte idee sono rimaste sulla carta anche per lo “stop” subito proprio dagli ambiti di trasformazione, oltre che per le ristrettezze economiche che non hanno consentito di eseguire alcune importanti opere come il parcheggio di Miglianico. Resta aperta, infine, anche la partita delle aree di riconversione, su cui finora non si è mosso nulla: cercheremo di avviare alcuni ragionamenti anche su questo fronte”.
A proporre un altro spunto di riflessione è stato il consigliere di opposizione Davide Panzeri, di professione architetto, che ha sollecitato l’Amministrazione a lavorare anche in un’ottica di “ristrutturazione”, armonizzazione e miglioramento estetico del paese, per renderlo sempre più bello e vivibile. Pochi invece, almeno per il momento, i suggerimenti concreti dei cittadini presenti, che hanno fatto emergere soltanto alcune piccole idee relative, per esempio, alla curva situata in prossimità del campo sportivo – “che dovrebbe essere un po’ addolcita” – e al parcheggio della Posta, definito “poco funzionale”. Forse, però, sarà sufficiente attendere qualche settimana per vedere svanire la loro “timidezza”: l’ufficio tecnico è infatti già pronto ad accogliere richieste, osservazioni e suggerimenti di qualsiasi tipo, così da poter dare il via alla prima importante fase dell’iter di modifica al PGT.
Da sinistra: l’assessore Matteo Colombo, il sindaco Sergio Brambilla,
l’architetto Alessia Rigamonti, responsabile dell'ufficio tecnico del Comune
“Il nuovo Piano di Governo del Territorio sarà sostanzialmente in linea con quelli precedenti, al momento non prevedo grandi sconvolgimenti. Sarà fondamentale capire fin da subito il destino degli ambiti di trasformazione che non hanno mai visto la luce (e penso, per esempio, alla zona sottostante Miglianico, a Piazza San Giorgio e a via Fermi), così come dei piani di riconversione residenziale delle aree industriali. Tutto ciò con la consapevolezza che la legge regionale prevede di fatto un azzeramento del consumo di suolo, nonché una riqualificazione delle zone degradate. In un’ottica di controllo e tutela del territorio, inoltre, sarà necessario riflettere sulle migliori modalità di valorizzazione dell’esistente, così come su alcune criticità viabilistiche e sulle possibilità di uno sviluppo in chiave “turistica” delle aree collinari, certamente anche in sinergia con il Parco del Curone, al quale proprio ieri, con la ratifica in aula, ci siamo ufficialmente aggregati”.
Il pubblico presente in sala civica
Tante, quindi, le carte da scoprire già a partire dalle prossime settimane: con una delibera di giunta che verrà approvata lunedì 15 gennaio partiranno infatti i 60 giorni utili per la raccolta formale di suggerimenti e osservazioni da parte dei cittadini di Valgreghentino, con i quali l’Amministrazione Comunale – con il supporto di un professionista ancora da nominare – potrà dare vita ai primi documenti di piano. Da qui il coinvolgimento di alcuni enti esterni (ATS e Arpa, giusto per citarne alcuni), la prima adozione della variante e, successivamente, la nuova “chiamata a raccolta” dei cittadini, che avranno un’altra possibilità di esprimere – questa volta con il sostegno di un apposito “carteggio” tecnico – le loro opinioni in merito alla modifica al PGT, prima della sua approvazione definitiva. Nel frattempo, come hanno auspicato anche alcuni residenti presenti in sala civica nella serata di ieri, l’Amministrazione Comunale provvederà ad organizzare periodicamente ulteriori assemblee per illustrare l’andamento progressivo dell’iter.Da sinistra: il vice sindaco Filippo Milani, gli assessori Grazia Brambilla e Rosa Milani
“Sarà importante, inoltre, ragionare sulle nostre frazioni, e il riferimento è in modo particolare a quelle di Biglio e Dozio, più che, per esempio, a quella di Villa San Carlo, ormai “satura”: potrebbe avere senso recuperarle come vecchi nuclei? E, in tal caso, quali sarebbero le possibili soluzioni sul fronte dei servizi?” ha proseguito il sindaco Sergio Brambilla. “Un discorso analogo vale per alcune aree pubbliche, tra cui quelle della ex “Granimarmi” e del pratone antistante la biblioteca, che volendo potrebbero essere sfruttate in svariati modi”.Da non escludere – come ha suggerito un cittadino – anche la possibilità di una vendita di alcune “fette” di territorio in disuso per ricavarne un’unica area da destinare, per esempio, alla realizzazione di una nuova piazza.
“Al centro di tutti i nostri ragionamenti, comunque, resta l’incognita degli ambiti di trasformazione mai cominciati” ha ribadito il borgomastro. “Innanzitutto è necessario comprendere a fondo le reali motivazioni che ne hanno impedito l’avvio, per poi valutare l’opportunità di “impuntarsi” ancora su quelli piuttosto che su altri, magari al momento più concretizzabili. In linea generale l’ultimo Piano di Governo del Territorio ha funzionato, ma non nascondo che molte idee sono rimaste sulla carta anche per lo “stop” subito proprio dagli ambiti di trasformazione, oltre che per le ristrettezze economiche che non hanno consentito di eseguire alcune importanti opere come il parcheggio di Miglianico. Resta aperta, infine, anche la partita delle aree di riconversione, su cui finora non si è mosso nulla: cercheremo di avviare alcuni ragionamenti anche su questo fronte”.
A proporre un altro spunto di riflessione è stato il consigliere di opposizione Davide Panzeri, di professione architetto, che ha sollecitato l’Amministrazione a lavorare anche in un’ottica di “ristrutturazione”, armonizzazione e miglioramento estetico del paese, per renderlo sempre più bello e vivibile. Pochi invece, almeno per il momento, i suggerimenti concreti dei cittadini presenti, che hanno fatto emergere soltanto alcune piccole idee relative, per esempio, alla curva situata in prossimità del campo sportivo – “che dovrebbe essere un po’ addolcita” – e al parcheggio della Posta, definito “poco funzionale”. Forse, però, sarà sufficiente attendere qualche settimana per vedere svanire la loro “timidezza”: l’ufficio tecnico è infatti già pronto ad accogliere richieste, osservazioni e suggerimenti di qualsiasi tipo, così da poter dare il via alla prima importante fase dell’iter di modifica al PGT.
B.P.