Il ricordo di Lecco di Angelillo, in una stagione 'non all'altezza'

Valentini Angelillo (a destra) e Gianluigi Capello
La recente scomparsa di Antonio Valentin Angelillo, che nella sua eccezionale carriera calcistica ha giocato anche un anno nel Lecco, nel campionato di serie A 1966/1967, ha sollevato un’ondata di ricordi e di momenti belli del calcio bluceleste nel massimo campionato nazionale. Angelillo era arrivato a Lecco proveniente dal Milan, ma la sua fama era dovuta al quadriennio magico 1957/1961, quando nelle file neroazzurre dell’Inter, disputò 113 partite, realizzando 68 reti. In tali campionati raggiunse anche il record, che rimase largamente imbattuto, di 33 marcature in un solo torneo. A Lecco Angelillo visse una stagione minore, non all’altezza della sua fama, disputando 22 partite e realizzando una sola rete. L’anno dopo tornò al Milan e poi concluse la carriera in serie A nella stagione successiva 1968/1969 giocando nelle file del Genoa, dove disputò 22 incontri, realizzando 5 reti. Fra i ricordi lecchesi c’è la foto che pubblichiamo, scattata sulla spiaggia di Santa Teresa di Gallura, in località Capo Testa, in provincia di Sassari in Sardegna. Angelillo è fotografato con Pierluigi Capello, figlio dell’allenatore Guido Capello, vice di Piccioli in serie A, ma, soprattutto, allenatore della squadra De Martino che vinse due titoli tricolore e della formazione Primavera, vice campione d’Italia, perdendo la finalissima contro il Padova. Gianluigi Capello ricordò ad Angelillo le partite di allenamento del giovedì, sul terreno del Rigamonti, quando la prima squadra affrontava una formazione delle riserve e De Martino, dove giocava Gianluigi. Angelillo aveva memorie care della cittadina sul lago, degli sportivi che arrivavano al Rigamonti, dei dirigenti e dei compagni di squadra della società bluceleste, in un campionato non fortunato, ma disputato sempre tra le formazioni maggiori e blasonate del calcio nazionale.
A.B.
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