Val S.Martino: lavori al laghetto del Pertus per favorire il ripopolamento degli anfibi

Il laghetto
Le opere sono eseguite dal comune di Costa Imagna e serviranno per salvaguardare il delicato ecosistema del bacino idrico, in particolare per favorire le popolazioni di rane e rospi che li vi trovano una vera e propria “casa di montagna”.
I lavori sono iniziati già nei mesi scorsi: “Il Comune di Carenno – spiega il sindaco Luca Pigazzini – non è direttamente coinvolto: il progetto è stato portato avanti e messo in cantiere dal Comune di Costa Valle Imagna, in collaborazione con la “loro” Comunità Montana e grazie ad un finanziamento del Pirellone. Inizialmente pensavano anche di trasformare quello del Pertus in un vero e proprio laghetto per la pesca sportiva ma in Regione hanno bocciato la proposta, ponendo precisi vincoli e approvando soltanto in progetto di conservazione ambientale”.
Il laghetto da tempo soffre problemi di siccità e il livello delle acque cala vistosamente in estate e nei periodi di scarse piogge, tanto che già negli anni ’90 sono stati effettuati alcuni interventi per scongiurare il rischio che la pozza prosciugasse completamente.
I nuovi lavori serviranno proprio a rinnovare l’impermeabilizzazione dell’invaso per evitare perdite e fuoriuscite sotterranee delle acque e a riqualificare il sistema che garantisce l’approvvigionamento idrico.
Quello del Pertus è un piccolo laghetto perfettamente rotondo in una conca perfettamente a cavallo tra Valle Imagna e Valle San Martino, con una vista impagabile che spazia a 360° e che, nelle giornate più limpide, può arrivare fino al Monte Rosa.
D’estate sono moltissimi i turisti che lo raggiungono per respirare un po’ di aria fresca e per prendere il sole. Una vera e propria oasi verde dove le famiglie con i bambini possono giocare e divertirsi.
“Quella del Pertus è una zona molto importante anche dal punto di vista turistico e stiamo portando avanti alcuni progetti per la sua valorizzazione. Con il Comune di Costa Imagna abbiamo avviato un confronto per coordinare azioni e sforzi, ognuno per le zone di propria competenza territoriale” ha concluso Pigazzini. “Da parte nostra abbiamo puntato molto sulla rinascita del percorso attrezzato per disabili sensoriali ed abbiamo collaborato insieme a diversi enti e associazioni al progetto, di valenza sovracomunale, per la valorizzazione e la diffusione del sentiero della DOL, la Dorsale Orobica Lecchese, che può rappresentare un’attrattiva importante per il nostro territorio e per le nostre montagne”.
P.V.