Un centinaio di persone alla presentazione, con Formigoni, di Noi con l'Italia, 'partito di centro'

Un centinaio di persone e uno scrosciante applauso hanno accolto ieri sera Roberto Formigoni al centro sociale Sandro Pertini di Germanedo dove la così detta quarta gamba del centrodestra ha presentato i suoi candidati lecchesi alle elezioni regionali del 4 marzo. “Noi con l’Italia è un partito nuovo, nato dall’unione di varie anime, che ha come obiettivo quello di mettere al centro le persone. Siamo la forza moderata, l’unico partito che parla alla testa e al cuore della gente e non alla pancia delle persone” spiega Matteo Dozio, candidato alla Camera, introducendo la serata.

Matteo Dozio, Gabriele Mandelli, Giovanna Butta, Antonella Invernizzi e Filippo Boscagli

E’ invece Filippo Boscagli - consigliere di minoranza a Palazzo Bovara - a presentare i colleghi il lista per un seggio a Palazzo Lombardia: Antonella Invernizzi, maestra elementare e sindaco di Morterone, Giovanna Butta, una vita a lavorare ai servizi alla persone, già consigliera provinciale e Gabriele Mandelli, ex sindaco di Olgiate. “Ci candidiamo perché in una campagna elettorale violenta e dai toni urlati vogliamo difendere all’interno del centrodestra una storia diversa della nostra Regione” ha detto Boscagli. “Il sostegno alla famiglia, l’eccellenza sanitaria lombarda, le aziende che sono uscite dalla crisi: questo è il sistema Lecco ed è un sistema che funziona. C’è ancora tanto da fare, per i pendolari ad esempio, per le infrastrutture, ma quello degli ultimi vent’anni è un buon cammino e noi lo perseguiamo mettendoci la faccia e mettendoci delle persone che non sono dei ‘riempi-lista’, ma c’è bisogno del sostegno - elettorale si intende - di tutti”.

“Voglio portare la mia esperienza di amministratori di piccoli comuni -  ha aggiunto Antonella Invernizzi - in particolare di quelli valsassinesi. Noi dobbiamo far sì che le montagne non si spopolino e per farlo dobbiamo garantire ai residenti lavoro, mobilità e sostegno alla fragilità”.
Giovanna Butta ha invece terminato la sua esperienza politica diretta con l’avventura a Villa Locatelli, ma è “impegnata con famiglie che vivono una fragilità. Quasi tutti in campagna elettorale parlano della famiglia, è vero la famiglia è una risorse ma le risorse si esauriscono: il compito della Regione è quello di sostenerla. I soldi sono pochi ma quando ci si mette a fare bilanci bisogna avere presente che questa è la cosa principale. Fragilità, natalità, conciliazione famiglia/lavoro, perché le donne vanno supportate”. A questo proposito Butta ha chiesto al suo pubblico che sceglierà di votare lei o la collega Invernizzi non in virtù delle “quote rosa” ma perché riconoscendo loro “un merito e una capacità”.
Più agguerrito Mandelli: “Vent’anni fa ho fatto il sindaco e ho portato a casa i soldi per fare delle abitazioni e la casa di riposo ed è stato un travaglio perché a Bruxelles c’erano i soldi ma non c’erano persone preparate per ottenere i fondi. La strada è stata in salita ma sono contento, perché ci sono persone che mi ringraziano ancora oggi. Sono tornato in politica per questo e non sarò moderato, urlo e urlerò, perché ci sono situazioni paradossali, come quelle di chi affitta una casa e non percepisce dai suoi inquilini il canone, pur dovendo pagare le tasse”.

“Non è facile nei tempi che viviamo oggi avere una partecipazione come quella di questa sera e presentare la qualità dei nostri candidati ci riempie di orgoglio. Nell’offerta del centrodestra è necessario avere un partito moderato che con la dignità di un partito pone le sue istanze, tutti noi abbiamo deciso di fare una cosa nuova che nasce dall’esperienza liberale, riformista e cattolica, noi siamo decisi a fare le cose ma arginando gli estremismi e i populismi, con candidature forti e autorevoli”. ha sostenuto poi Alessandro Colucci, capogruppo al Pirellone
A prendere la parola per ultimo, e a tenerla per quasi un’ora ininterrottamente, è stato  Roberto Formigoni. “Noi con l’Italia UDC - il nome completo del movimento - nasce dall’aver messo insieme diverse realtà già presenti nel panorama politico italiano in un momento in cui gli altri si sono disgregati. Noi che venivamo da Ncd, pur continuando a ritenerci di centrodestra, abbiamo collaborato con il centrosinistra che ha fatto anche delle cose giuste, assieme a degli errori. Abbiamo lavorato all’interno delle larghe intese, su una strada su cui ci aveva portato Berlusconi, usando parole nobili anche se poi è venuto meno: quando gli arrivò addosso la condanna, ingiusta e sbagliata, si è tirato indietro, rischiando di far cadere il governo. In questi anni abbiamo mantenuto la nostra diversità, mantenendo la nostra barca dritta, la nostra identità. Noi siamo un partito che crede nell’economia sociale di mercato, nella dottrina sociale cristiana, in una società libera e giusta. Noi siamo un partito di centro e c’è bisogno di un partito così che si rivolga a elettori cattolici, riformiste e liberali per realizzare riforme realistiche, per rispondere a quelli elettori che non tollerano le sbandate di Salvini. Il nostro valore è quello di essere nella nostra vocazione naturale, coalizzati nel centrodestra per difendere i nostri valori ed è realistico dire che questa è la nostra funzione, la storia insegna che senza il centro non si vince e soprattutto non si governa. Con il nostro tre o quattro per cento che sarà, saremo determinanti numericamente e politicamente".

L'intevento di Formigoni

Flat tax e famiglia sono le parole chiave della campagna elettorale dello storico governatore di Regione Lombardia: “La natalità è disastrosa, siamo il secondo paese al mondo per scarsità di bambini nati, noi vogliamo riconoscere dignità alla famiglia con figli, che è la protagonista vera della società e il fattore economico è centrale, bisogna fare una riforma fiscale che tenga presente il numero bambini, di anziani e di disabili in una famiglia. Questi sono progetti realizzabili, su cui abbiamo lavorato in questi vent’anni in Lombardia, abbiamo dimostrato che queste riforme si possono fare. E le politiche per la famiglia non sono un regalo ai cattolici, la famiglia è una risorsa per tutti. Noi siamo il centro perché abbiamo messo al centro il tema della famiglia e dall’abbassamento delle tasse”.
Inevitabile anche per Formigoni spendere qualche parola sul tema caldo di questa campagna elettorale: i migranti. “L’Italia non è in grado di accettare un solo migrante in più. L’Europa è stata vergognosa e inaccettabile perché i migranti non vengono in Italia ma in Europa. Le leggi parlano chiaro, chi scappa dalla guerra va accolto, ma i migranti economici non possono stare in un Pese che di problemi economici ne ha fin sopra i capelli e vanno riaccompagnati, anche se non si può fare dall’oggi al domani come dicono Berlusconi e Salvini".
Manuela Valsecchi
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