Olginate: il bibliotecario Giuseppe vicino alla pensione, tra tanti ricordi e… 38.000 libri

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita, la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito… Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. È sicuramente questo uno dei tantissimi messaggi che Giuseppe Fumagalli è riuscito a trasmettere a intere generazioni di olginatesi, in più di due decenni vissuti dietro al bancone della Biblioteca Civica, alle prese con oltre 38.000 volumi in grado di dischiudere la fantasia di grandi e piccini e di accompagnarli alla scoperta di mondi sempre diversi, misteriosi e affascinanti: ora che si appresta a lasciare Villa Sirtori per godersi la meritata pensione, un traguardo che raggiungerà con il mese di agosto, sono già in tanti in paese a pensare che “senza di lui la Biblioteca non sarà più la stessa”, perché forse a Olginate nessun’altra persona si è mai occupata come lui, con tanta passione e dedizione, dei libri “di tutti”.

Giuseppe Fumagalli


“Grazie al servizio civile, negli ultimi tempi sono sempre stato affiancato da un ragazzo diverso ogni anno” ci ha raccontato Giuseppe. “La loro breve permanenza – mai più lunga di 12 mesi – mi ha comunque aiutato molto, e conservo un affettuoso ricordo di ognuno di loro: spesso passano ancora a trovarmi nel tempo libero, magari accompagnati dai loro figli. Ho persino avuto l’onore di sposare uno di loro, Gianluca, qui in Villa Sirtori, per sua grande sorpresa. Preziosa, per me, anche la collaborazione di Stefano Barbuto, che però si è sempre occupato principalmente della parte amministrativa: praticamente il “regno” dei libri è sempre stato di mia esclusiva competenza”.
Impiegato comunale dal 1992, dopo un lustro di lavoro all’ufficio tecnico Giuseppe ha preso saldamente in mano le redini della Biblioteca, riuscendo a conferirle, poco alla volta, un’impronta ben delineata: attualmente, il catalogo olginatese può infatti vantare una spiccata specializzazione artistica, grazie a un numero di volumi tematici superiore anche a quello della “Pozzoli” di Lecco.
“Sono sempre stato un grande appassionato di arte (Giuseppe è infatti anche pittore, e in questi giorni Villa Sirtori ospita proprio una sua mostra personale, ndr.), ma ho un diploma da geometra, non ho mai studiato per diventare un archivista o un bibliotecario” ha proseguito Fumagalli. “Tuttavia, credo che ciò mi abbia aiutato a creare tanti rapporti “spontanei”, di fiducia, con i miei utenti, dagli anziani, agli adulti, ai piccoli lettori “alle prime armi”: prima di acquistare un nuovo libro, mi sono sempre chiesto a chi sarebbe potuto piacere, a chi l’avrei potuto consigliare. Ogni storia è a sé, e naturalmente non si può adattare a chiunque: forse è stata proprio questa la parte più bella del mio lavoro, “scavare” in ogni racconto, in ogni volume, per scoprirne le potenzialità e le ricchezze più nascoste, per capire a chi potesse suggerire qualcosa di interessante e chi, al contrario, non ci avrebbe trovato proprio nulla di speciale. Chiaramente, poi, ci sono alcuni best-seller “obbligati”, che non possono non ritagliarsi un posticino nei nostri scaffali: penso ai “boom” editoriali, che trovano ovunque terreno fertile. Accanto a loro, però, devono necessariamente affiancarsi anche quei volumi che sanno parlare solo ad alcune persone, ma che hanno altrettanto diritto di cittadinanza nell’impero letterario”.
Quindi, quello dei libri non è un mondo “fuori moda”, come si è portati a pensare oggigiorno?
“Direi proprio di no, almeno a Olginate i numeri sono assolutamente positivi” ha affermato Giuseppe, con una certa soddisfazione. “Tra i nostri utenti sono in continua crescita le donne, soprattutto le casalinghe e le pensionate, ma non solo; tanti anche i bambini, mentre la fascia più “ostica” è sempre quella degli adolescenti. In ogni caso, credo che sia inutile forzarli: se la lettura diventa un’imposizione perde completamente il suo fascino e la sua bellezza, che invece possono mostrarsi agli occhi di tutti, magari paradossalmente una volta terminati gli studi, quando i ragazzi non sono più costretti a passare una buona parte del loro tempo sui libri”.
“Tra i momenti più belli di questi vent’anni” ha ricordato infine Giuseppe, rispondendo a una nostra domanda “non posso non citare l’organizzazione di un’importante mostra grazie alla quale siamo riusciti a portare a Olginate alcune famosissime incisioni di Goya e Picasso, un vero unicum per il nostro territorio. Mi auguro che iniziative di questo tipo possano essere riproposte anche in futuro, quando il mio posto sarà occupato da qualcun altro…”.
A questo proposito, pare che Fumagalli non sarà sostituito da una figura equivalente, poiché l’intenzione dell’Amministrazione Comunale sarebbe quella di esternalizzare la gestione della Biblioteca, come già fatto negli scorsi anni da diversi paesi limitrofi: il servizio e tutte le attività culturali ad esso correlate, comunque, non dovrebbero subire cambiamenti significativi. La speranza è che, anche senza il bibliotecario Giuseppe, la “Casa dei libri” (che la comunità olginatese auspica possa restare all’interno della splendida Villa Sirtori) possa continuare a rappresentare un importante punto di riferimento per grandi e piccini, oltre che un luogo di incontro per tanti giovani studenti e amanti della lettura, intesa come piacevole passatempo e “motore” della fantasia, ma anche come fonte inesauribile di conoscenza.
Benedetta Panzeri
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