ATS Brianza: presentato il video 'Da 0 a 3000'
Si sono ritrovati tutti insieme, per l'anteprima del filmato che racconta la splendida esperienza dello scorso settembre. Ragazzi ed educatori delle comunità terapeutiche Arca di Como e Il Molino della Segrona, rappresentanti del CAI, soggetti promotori come ATS Brianza e ASST Monza, Lecco, Vimercate e Rhodense, in un pomeriggio nella sede ATS di viale Elvezia a Monza, alcuni mesi dopo la realizzazione di questo importante progetto.
"Da 0 a 3000 - Dal mare al Gran Sasso scalando le vette dell'anima", un cammino terapeutico contro le dipendenze patologiche, svoltosi in Abruzzo dal 17 al 22 settembre 2017, quando 38 membri del team composto dai ragazzi di comunità che combattono le dipendenze, accompagnati da operatori e pazienti di ATS Brianza, istruttori del CAI Abruzzo nonché di Alpiteam, sono partiti dal mare (Torre Cerrano) e sono arrivati alla cima della montagna (Gran Sasso), in un'ascesa simbolo di trasformazione e purificazione.
La Dr.ssa Rosa Maria Tortorella, del Servizio Promozione della Salute Prevenzione fattori di rischio comportamentale e Medicina Interculturale di ATS Brianza, coordinatrice del progetto racconta: "Sono state sei tappe di cammino a partire dal mare che con le sue acque può consentire di lavare via e lasciare i pesi e le fatiche quotidiane per prepararsi all'ascesa, arrivando alla vetta percorrendo luoghi intrisi di memoria e paesi martoriati dal terremoto. I temi del cammino riprendono, dal punto di vista simbolico, questioni care al processo terapeutico, l'energia data dal mare, necessaria per affrontare le fatiche del corpo e dello spirito; l'attraversamento dei luoghi ignoti, pieni di storia, che favorisce la scoperta di nuove possibilità: la meta, punto di arrivo verso il quale volgere lo sguardo, da condividere con nuovi compagni con i quali affrontare fatiche e obiettivi; la vetta che permette l'apertura dello sguardo, cambiare il punto di vista e aprirsi ad un mondo di possibilità inaspettate; la memoria che ci dice che è possibile ricominciare ricostruendo un'altra storia fatta di legami nuovi e relazioni recuperate e che insieme si può fare".
"Alla fine di questa esperienza ho trovato più voglia di cambiare le cose che non vanno in me, perché dopo la fatica si è soddisfatti più sereni e contenti".
"Abbiamo potuto visitare l'Aquila, il popolo abruzzese mi ha insegnato che quando si cade ci vuole forza per rialzarsi e tanto coraggio per andare avanti nella vita".
"L'Aquila mi ha fatto riflettere, lì la natura ha sbriciolato tutto ciò che delle persone si sono costruite in tutta una vita, mentre io mi stavo sbriciolando la mia vita.".
"L'imprevisto è stato trasformato in occasione, il mal tempo ci ha offerto la possibilità di camminare in mezzo ad una bufera di neve, esperienza che tutti noi ricorderemo più di altre. Lì c'era un NOI che si muoveva in fila, uno dietro l'altro, uno per l'altro" "Quando c'era la bufera di neve e A. non riusciva a vedere praticamente nulla, quando mi sono messo davanti a lei in modo che potesse vedere i miei passi; arrivati in cima le parole che mi ha detto mi hanno fatto sentire importante"
Per il 2018 è stato già definito il programma di uscite, con a tema quello della grande guerra visto che quest'anno ricorre il centenario. Ha un titolo Sentieri di guerra Sentieri di pace e porterà i partecipanti lungo alcuni degli itinerari che sono stati luogo di drammatici eventi. Come dice il programma "sarà occasione per percorrere sentieri di guerra e ricercare nuove strade che li trasformino in sentieri di pace".
"Da 0 a 3000 - Dal mare al Gran Sasso scalando le vette dell'anima", un cammino terapeutico contro le dipendenze patologiche, svoltosi in Abruzzo dal 17 al 22 settembre 2017, quando 38 membri del team composto dai ragazzi di comunità che combattono le dipendenze, accompagnati da operatori e pazienti di ATS Brianza, istruttori del CAI Abruzzo nonché di Alpiteam, sono partiti dal mare (Torre Cerrano) e sono arrivati alla cima della montagna (Gran Sasso), in un'ascesa simbolo di trasformazione e purificazione.
La Dr.ssa Rosa Maria Tortorella, del Servizio Promozione della Salute Prevenzione fattori di rischio comportamentale e Medicina Interculturale di ATS Brianza, coordinatrice del progetto racconta: "Sono state sei tappe di cammino a partire dal mare che con le sue acque può consentire di lavare via e lasciare i pesi e le fatiche quotidiane per prepararsi all'ascesa, arrivando alla vetta percorrendo luoghi intrisi di memoria e paesi martoriati dal terremoto. I temi del cammino riprendono, dal punto di vista simbolico, questioni care al processo terapeutico, l'energia data dal mare, necessaria per affrontare le fatiche del corpo e dello spirito; l'attraversamento dei luoghi ignoti, pieni di storia, che favorisce la scoperta di nuove possibilità: la meta, punto di arrivo verso il quale volgere lo sguardo, da condividere con nuovi compagni con i quali affrontare fatiche e obiettivi; la vetta che permette l'apertura dello sguardo, cambiare il punto di vista e aprirsi ad un mondo di possibilità inaspettate; la memoria che ci dice che è possibile ricominciare ricostruendo un'altra storia fatta di legami nuovi e relazioni recuperate e che insieme si può fare".
"Alla fine di questa esperienza ho trovato più voglia di cambiare le cose che non vanno in me, perché dopo la fatica si è soddisfatti più sereni e contenti".
"Abbiamo potuto visitare l'Aquila, il popolo abruzzese mi ha insegnato che quando si cade ci vuole forza per rialzarsi e tanto coraggio per andare avanti nella vita".
"L'Aquila mi ha fatto riflettere, lì la natura ha sbriciolato tutto ciò che delle persone si sono costruite in tutta una vita, mentre io mi stavo sbriciolando la mia vita.".
"L'imprevisto è stato trasformato in occasione, il mal tempo ci ha offerto la possibilità di camminare in mezzo ad una bufera di neve, esperienza che tutti noi ricorderemo più di altre. Lì c'era un NOI che si muoveva in fila, uno dietro l'altro, uno per l'altro" "Quando c'era la bufera di neve e A. non riusciva a vedere praticamente nulla, quando mi sono messo davanti a lei in modo che potesse vedere i miei passi; arrivati in cima le parole che mi ha detto mi hanno fatto sentire importante"
Per il 2018 è stato già definito il programma di uscite, con a tema quello della grande guerra visto che quest'anno ricorre il centenario. Ha un titolo Sentieri di guerra Sentieri di pace e porterà i partecipanti lungo alcuni degli itinerari che sono stati luogo di drammatici eventi. Come dice il programma "sarà occasione per percorrere sentieri di guerra e ricercare nuove strade che li trasformino in sentieri di pace".
