I carabinieri di Vimercate sgominano una baby gang che commetteva rapine sui treni. 6 episodi tra Airuno, Olgiate, Cernusco, Calolziocorte. 8 arrestati, sei sono minorenni

carabinieri di Vimercate, cui si deve il coordinamento della
brillante indagine che ha portato a sgominare la baby gang
Gli otto arrestatati sono stati tradotti in carcere (uno di loro maggiorenne era già detenuto, ndr) e dovranno ora rispondere a vario titolo di rapina a mano armata, sequestro di persona e minacce.
Di questi 21 episodi, 6 si sono consumati sulla tratta lecchese:
Airuno (1 episodio) Calolziocorte (1), Olgiate Molgora (2), Cernusco-Merate (2).
Il fatto più grave è stato quello consumatosi a Olgiate. Qui due dei componenti della banda hanno avvicinato un giovane che si trovava nel sottopasso della stazione. Dopo averlo minacciato pesantemente e avergli strappato il cellulare, lo hanno obbligato a seguirlo (di fatto sequestrandolo) e una volta arrivati ad un bancomat lo hanno costretto a prelevare la somma di 1000 euro. Ritornati in stazione lo hanno fatto salire sul primo treno in arrivo, senza cellulare in modo da non dargli tempo di chiamare tempestivamente il 112 e ritagliandosi così spazio per la fuga.
Sempre a Olgiate in un altro momento, un viaggiatore era stato derubato di 60 euro, dello smartphone e di un pacchetto di sigarette.
Ad Airuno erano stati depredati portafogli, tablet, cuffie a una persona che si trovava sul treno e che era stata minacciata con pistola e coltello. Così come alla stazione di Cernusco-Merate le due rapine avevano fruttato un cellulare e denaro contante.
La banda, che aveva colpito prevalentemente a Arcore, Carnate, Monza, si era spinta fino a Calolziocorte dove un viaggiatore era stato fermato e costretto a consegnare, sotto minaccia di una pistola e un coltello puntati, il portafoglio e il telefono cellulare.
Le indagini, portate avanti nelle settimane successive alle denunce sporte dalle vittime, si sono strette attorno alla baby gang, e hanno potuto avere un esito positivo grazie anche alle testimonianze delle vittime, alle immagini di videosorveglianza e ai riconoscimenti fotografici che hanno permesso ai militari del capitano Stanizzi di stringere il cerchio e notificare, questa mattina, le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal tribunale dei minorenni di Milano e dal tribunale di Monza.