Monte M.: la storia dell’Aido, che compie 30 anni e sabato 5 festeggia ''alla grande''
L'Aido di Monte Marenzo compie 30 anni e si prepara a festeggiare con un'intera giornata di sport e solidarietà che si terrà sabato 5 maggio alla presenza della "Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati".
I documenti ancora oggi ricordano alcuni dei presenti a quel primissimo e fondamentale incontro: Angela Gandolfi, Gianpietro Locatelli, Gerolamo Fontana (oggi presidente della UILDM), Pierangela Balossi e Aurelio Barachetti.
E' iniziato così, in una fredda giornata di dicembre, il lungo cammino dell'Aido di Monte Marenzo che dopo 30 anni non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Con il 1989 l'associazione prende forma, si organizza e viene eletto il primo direttivo, composto da Gerolamo Fontana, Pierangela Balossi, Armando Meles, Renato Greppi, Vincenzo Gentile, Angela Gandolfi e Marina Adele Mazzola. Quest'ultima è stata la prima alla guida del gruppo: ha lasciato un'impronta forte, ha portato avanti le tante iniziative che hanno contraddistinto l'Aido di Monte, ha costruito l'Aido di Monte come la conosciamo oggi.
Sono moltissime le persone che hanno contribuito a far crescere la sezione.
Si parte alle 8.30 presso il palazzo dello sport del Lavello dove i ragazzi dell'istituto Lorenzo Rota sfideranno i giocatori della "Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati".
Alle ore 12 presso la sala civica di Monte Marenzo i giocatori e l'associazione racconteranno a tutti la loro esperienza.
Al pomeriggio lo sport sarà di nuovo protagonista con una serie di tornei di pallavolo presso gli impianti di Monte.
Alle 17.30 ci sarà la commemorazione ufficiale: ritrovo presso il cippo dei donatori, corteo con la banda e Santa Messa in ricordo degli aidini.
Per tutti poi ci sarà un aperitivo all'oratorio per brindare ai primi 30 anni dell'Aido Monte Marenzo. Chi vorrà potrà anche fermarsi per cena.
A sinistra, la presidente Maria Cristina Rondalli
L'avventura del gruppo - come ci ha spiegato la presidente Maria Cristina Rondalli - è iniziata nel "lontano" 1988 nella sala civica che allora si trovava in via Colombera dove - era il 12 dicembre - si tenne la prima riunione fondativa: "All'epoca esisteva già il gruppo Aido di Calolziocorte al quale erano iscritti anche alcuni residenti di Monte Marenzo che decisero di diventare indipendenti e dare vita ad una sezione autonoma a tutti gli effetti".I documenti ancora oggi ricordano alcuni dei presenti a quel primissimo e fondamentale incontro: Angela Gandolfi, Gianpietro Locatelli, Gerolamo Fontana (oggi presidente della UILDM), Pierangela Balossi e Aurelio Barachetti.
Una foto di gruppo con il labaro
Era presenti anche il presidente dell'Aido di Calolzio, Colombo Valsecchi (che è stato anche Sindaco di Erve) e Leonida Pozzi, storico presidente dell'Aido Bergamo (incarico che ha ricoperto per 27 anni) e poi dell'Aido regionale. Quel giorno non mancava nemmeno il parroco don Renato Carminati.E' iniziato così, in una fredda giornata di dicembre, il lungo cammino dell'Aido di Monte Marenzo che dopo 30 anni non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Con il 1989 l'associazione prende forma, si organizza e viene eletto il primo direttivo, composto da Gerolamo Fontana, Pierangela Balossi, Armando Meles, Renato Greppi, Vincenzo Gentile, Angela Gandolfi e Marina Adele Mazzola. Quest'ultima è stata la prima alla guida del gruppo: ha lasciato un'impronta forte, ha portato avanti le tante iniziative che hanno contraddistinto l'Aido di Monte, ha costruito l'Aido di Monte come la conosciamo oggi.
Alcune “Aidine” di Monte Marenzo. A sinistra Maria Cristina Rondalli, al centro Marina Mazzola
Solo due anni fa Marina ha deciso di passare il testimone, ma forte è l'eredita che ha consegnato. "Fin da subito, già nel 1989, venne organizzata la prima Camminata "Donare per vivere", che rappresenta senza ombra di dubbio l'evento che contraddistingue il nostro gruppo e che richiama ogni anno centinaia e centinaia di partecipanti: abbiamo persino superato il record di 700 presenze. Non abbiamo mai perso un anno e il prossimo 2 giugno andrà in scena l'edizione n. 30. E' momento fondamentale della nostra attività, cui dedichiamo tanti sforzi: ogni volta è un grande successo" ha spiegato ancora la presidente Rondalli. Nel 1991 la sezione è stata intitolata a Dosolina Ravasio, una giovane mamma scomparsa in un terribile incidente stradale e prima donatrice di organi di Monte Marenzo.Sono moltissime le persone che hanno contribuito a far crescere la sezione.
Uno scatto da una delle prime edizioni della camminata “Donare per vivere”
Tra i tanti, non possiamo dimenticare Lidia Brizzi, che ha saputo entrare nei cuori di tutti gli Aidini di Monte Marenzo. "Il nostro è un gruppo ancora molto attivo e coeso, con oltre 300 iscritti: riusciamo a realizzare numerose iniziative durante tutto il corso dell'anno per sensibilizzare e informare sul tema della donazione. Stiamo lavorando molto per incontrare le nuove generazioni e diffondere la cultura del dono: incontriamo i bimbi della scuola primaria ma non solo. L'anno scorso ad esempio siamo stati presenti alla festa di Andech, che richiama moltissimi ragazzi: il riscontro è stato ottimo, segno che quando si riesce a intercettare i giovani la loro risposta è assolutamente positiva" ha concluso Maria Cristina Rondalli. "Sabato 5 invitiamo tutti i cittadini a partecipare alle varie iniziative per il nostro 30° anniversario di fondazione. Siamo orgogliosi di poter ospitare la "Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati", con giocatori che arriveranno da tutta Italia. Sono la migliore testimonianza possibile per raccontare a cosa serve l'Aido: tra di loro c'è chi vive una nuova vita grazie alla donazione ma anche chi invece ancora aspetta il trapianto". Il compleanno di sabato sarà festeggiato con una giornata densa di appuntamenti.Si parte alle 8.30 presso il palazzo dello sport del Lavello dove i ragazzi dell'istituto Lorenzo Rota sfideranno i giocatori della "Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati".
Alle ore 12 presso la sala civica di Monte Marenzo i giocatori e l'associazione racconteranno a tutti la loro esperienza.
Al pomeriggio lo sport sarà di nuovo protagonista con una serie di tornei di pallavolo presso gli impianti di Monte.
Alle 17.30 ci sarà la commemorazione ufficiale: ritrovo presso il cippo dei donatori, corteo con la banda e Santa Messa in ricordo degli aidini.
Per tutti poi ci sarà un aperitivo all'oratorio per brindare ai primi 30 anni dell'Aido Monte Marenzo. Chi vorrà potrà anche fermarsi per cena.
P.V.