Lecco: il 'modello' di Artimedia in mostra per la commissione servizi sociali

Riunione molto particolare quella a cui hanno partecipato in settimana i componenti della commissione Politiche sociali, i quali sono stati invitati a vedere la "coprogettazione dal vivo" visitando la sede di Artimedia in via Raffaello. A guidare i consiglieri comunali nei locali dove prende forma questo importante servizio per persone con una disabilità psichica o cognitiva è stata Antonella Coppari coordinatore della rete Artimedia. Qui settanta persone sono utenti di quelli che formalmente sono due centri socio-educativi che però nella pratica rappresentano due servizi molto integrati tra loro.

Appesi ai muri si trovano le copie di due collezioni di opere realizzate dai ragazzi ed esposte al Palazzo delle paure e a Villa Manzoni, grazie ad un progetto realizzato in collaborazione con il sistema museale della città. Appoggiati ad un tavolo ci sono invece i libri che servono per il progetto del Book-crossing, sono infatti alcuni degli utenti di Artimedia che monitorano le cassette e le riempiono con i libri forniti dalla biblioteca su indicazione del personale di via Bovara.

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Ma il cuore di Artimedia è rappresentato dal laboratorio produttivo artigianale che ha reso "famoso" il centro: i ragazzi infatti, lavorando con materiali in buona parte di riciclo, si organizzano in piccoli gruppi per realizzare dei manufatti che vengono poi venduti nella libreria via Mascari 5 gestita dalla stessa cooperativa che ha in carico Artimedia, riscuotendo un vero e proprio successo soprattutto in occasione di matrimoni o comunioni che fanno registrare il sold-out dei prodotti. Accanto ai laboratori manuali ci sono quello cognitivo e quello creativo, dove si lavora sempre in piccoli gruppi e con una finalità che deve essere chiara per gli educatori ma anche per i ragazzi. C'è infine lo spazio per lo sviluppo delle autonomie dove chi ne ha la possibilità si esercita nella pratica - seppur sotto la sorveglianza degli educatori - di alcuni compiti indispensabili nella vita quotidiana come preparare il pranzo o caricare una lavatrice.

"Nel nostro Cse - Centro socio-educativo - accogliamo persone dai 18 ai 65 anni con disabilità intellettiva e psichica media o lieve, qualcuno ha anche problemi motori" spiega Coppari. "Ognuno di loro ha un suo progetto individualizzato, preparato anche attraverso il confronto con la famiglia, anche se poi le attività vengono svolte in piccoli gruppi. L'orario del centro va dalle 8.45 alle 15.30 e per due volte al mese facciamo il prolungato fino alle 20. Alcuni utenti frequentato Artimedia a tempo pieno, altri part-time, alcune famiglie scelgono solo specifiche attività che vanno ad integrare quelle svolte con altre associazioni o altri servizi della rete.
Ogni utente versa una quota di 9.500 euro per il full-time, una parte pagata dalla famiglia, una dal Comune di appartenenza e un'altra dal distretto dei Comuni.
A contestualizzare questa esperienza nella rete di servizi territoriali di cui fa parte Artimedia è stato Ruggero Plebani, direttore di servizio della Rete dei servizi per la disabilità: "L'esperienza di Artimedia è nata nel 1998 con la ristrutturazione del fabbricato di viale Dante per dare una risposta a quei ragazzi con disabilità che concludono il loro ciclo formativo e non sono così 'gravi' da andare al Cdd - Centro diurno disabili -, ma non sono neanche nella condizione di accedere al lavoro. Qui si investe nell'addestrare i ragazzi a sviluppare delle competenze in un contesto relazionale protetto, dando una finalità alle attività svolte con il negozio: aprendo uno spazio espositivo abbiamo fatto entrare quel mondo a cui loro non riuscivano ad accedere. Quello di Artimedia è un servizio che si colloca nella rete dei servizi della città: il Cdd di via Tagliamento, la comunità Casa orizzonte che è momentaneamente a Valmadrera in attesa che venga ristrutturata la sede, dove oltre ai dieci posti residenziali è prevista un'area abitativa per il sollievo temporaneo delle famiglie e per i progetti di 'vita indipendente' o 'dopo di noi'. Questa esperienza è stata 'esportata' anche a Casatenovo e a Oggiono, contemporaneamente è cresciuta la rete provinciale dei servizi che conta oggi nove Cdd, cinque Cse e due servizi di Formazione delle autonomie".

Soddisfatto della riunione/visita l'assessore alle Politiche sociali Riccardo Mariani: "Artimedia in questi vent'anni ha dimostrato come si possono far crescere le capacità creative e d'ingegno delle persone con disabilità e questa esperienza ha contaminato l'intera comunità, che si è aperta come uno spazio fertile per l'integrazione di questi ragazzi. Questa è la testimonia di come l'obiettivo di fare entrare il mondo esterno al centro e di far entrare il centro nel mondo esterno sia stato centrato".
M.V.
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