Somasca: risistemata la scala per la Rocca, ora si pensa a onorare i Caduti
Un gruppo di volontari si è preso cura delle scalinate di accesso che da Somasca portano alla Rocca dell'Innominato: si sono armati di badile e cazzuola e hanno completamente rimesso a nuovo alcuni tratti del percorso che si inerpica lungo la parete rocciosa, in particolare nei pressi del cosiddetto "Eremo di San Gerolamo" che si trova al termine della scala santa.
La scalinata risistemata
L'intervento è servito a sistemare il fondo in pietra, ripulire i passaggi e a realizzare alcune griglie di scolo per evitare che l'acqua piovana provochi danni durante acquazzoni e nubifragi. I lavori si sono chiusi nei giorni scorsi ed ora la splendida scalinata - che regala panorami davvero unici su Vercurago, l'Adda, la Valletta e tutta la Val San Martino - può di nuovo accogliere le migliaia e migliaia di fedeli, turisti, visitatori e scolari che ogni anno raggiungono la Rocca di Somasca dove la storia di San Gerolamo (che li vi ha vissuto e ha dato via alla congregazione dei Padri Somashi) incontra quella dei Promessi Sposi, dato che nella fantasia del Manzoni il castello a cavallo tra Lecco e Bergamo era la dimora del temibile Innominato.I lavori di manutenzione purtroppo non hanno riguardato il tratto di percorso che da anni è chiuso al pubblico a causa di alcuni cedimenti della parete di roccia a strapiombo contro cui è addossato. Per sistemare quella parte di scalinata servirebbe infatti investimenti decisamente costosi dal momento che occorre mettere in sicurezza il crinale con reti e quant'altro. Per ora dunque quella rampa di scale continuerà a rimanere chiusa in attesa della messa in sicurezza, per la quale chiaramente non basta la semplice manutenzione. Intanto, pian piano, anno dopo anno, la vegetazione spontanea se ne sta impossessando. Di certo non è un bel biglietto da visita per i turisti che comunque possono tranquillamente raggiungere la Rocca, proprio attraverso il percorso alternativo sistemato dal gruppo di "manutentori".
Si stima infatti che la spesa per la definitiva messa in sicurezza della parete si avvicina al milione di euro, un cifra che al momento il Santuario di Somasca non può permettersi.
Quello alla scalinata non è l'unico intervento di cura e manutenzione che la parrocchia sta portando avanti. In occasione dal centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, hanno preso il via infatti anche alcuni lavori di restauro al Monumento ai Caduti che si trova sulla parete del monastero, non lontano dall'ingresso della Basilica, grazie ad un generose benefattore che vuole rimanere anonimo. La lapide commemorativa in marmo con le scritte dei ragazzi che hanno perso la vita in battaglia è stata restaurata ed i nomi - che con gli anni si erano inevitabilmente sbiaditi - sono tornai ben visibili.
Ma non è tutto: il monumento commemorativo sarà abbellito ulteriormente con un affresco dedicato ai Caduti che sarà realizzato dall'artista civatese Rosalba Citera. La pittrice si é già occupata di realizzare numerosi disegni per edifici del territorio come l'auditorium Fatebenefratelli di Valmadrera, il museo dell'agricoltura di San Tomaso, la palestra di arrampicata di via Carlo Mauri a Lecco e la scuola materna di Civate, solo per citarne alcuni. "Nel 2015 ho esposto una mia mostra personale proprio a Somasca, nei locali che si trovano di fronte al Monumento, e in quell'occasione ho notato la nicchia vuota che si trova sopra la lapide dedicata ai caduti. Sono davvero onorata di poter occuparmi dell'opera" ha voluto sottolineare l'artista. L'affresco prenderà pian piano forma nelle prossime settimane (ci vorranno circa 10 giorni di lavoro per ultimarlo, molto dipenderà poi anche delle condizioni meteo, dato che in caso di pioggia non si potranno portare avanti i lavori) e sarà un omaggio ai ragazzi che hanno perso la vita, giovanissimi, al fronte.
P.V.