Calolzio: a Padre Tentori e alla ''Cartiera'' il premio S.Martino, benemerenza civica
Padre Franco Tentori, missionario in Messico, e la "Cartiera dell'Adda": sono loro i vincitori del Premio San Martino, la civica benemerenza che la città di Calolziocorte consegna ogni 2 anni a cittadini o realtà illustri che hanno dato lustro al paese.
Diverse le candidature giunte sul tavolo della commissione incaricata di selezionare i due benemeriti di quest'anno.
Unanime la scelta di conferire il medaglione di San Martino a Padre Tentori, nome avanzato dal coauditore della parrocchia di Calolzio don Matteo Bartoli, in occasione del 60° anniversario di ordinazione sacerdotale del missionario 84enne: una vita trascorsa in Messico a Ciudad Juarez, città che sorge proprio sul Rio Grande che segna la frontiera con gli Stati Uniti, diventata la capitale dei narcos.
Tanto da essere stata definita "la città più violenta del mondo", dove oggi giorno si assiste a sparatorie, omicidi, assalti, pestaggi e dove con 60 euro si può facilmente assoldare un sicario.
Qui Padre Franco ha lavorato per costruire un diocesi e soprattutto per insegnare ai giovani l'importanza di un impegno civile, dell'esistenza di un altro tipo di vita rispetto a quella imposta dai narcotrafficanti.
"Ma per fortuna ci sono tante brave persone che hanno lottato e che continuano a lottare" ha raccontato il missionario, ringraziando poi tutti i calolziesi "per aver pensato a questo vecchietto che ha vissuto cosi lontano".
L'anno scorso il sacerdote ha fatto ritorno dal Messico per assistere il fratello Angelo Maria, anche lui frate, molto conosciuto per essere stato una delle voci di Radio Maria, scomparso proprio un anno fa.
"Vorrei tanto tornare in Messico ma sono troppo anziano e i miei superiori me lo hanno sconsigliato" ha concluso il missionario.
La seconda benemerenza è stata attribuita, come dicevamo, alla Cartiera dell'Adda, storica azienda Calolziese che può vantare più di 250 anni di attività: un documento del 1757 attesta infatti l'esistenza di una cartiera a Rancio guidata da tale Giuseppe Cima.
Più di due secoli dopo sono ancora i Cima - Giulio con il padre Giuseppe, a gestire la cartiera che dal 1956 sorge a Calolzio proprio sulle rive del fiume Adda.
"Abbiamo voluto premiare un'azienda storica e d'eccellenza, riconosciuta anche a livello internazionale per i suoi prodotti, che continua ad investire sul territorio" ha commentato il sindaco Cesare Valsecchi consegnando l'onorificenza a Giuseppe Cima, che ha ricambiato omaggiando l'amministrazione di un volume che ripercorre tutta la storia dell'azienda calolziese, che nei suoi stabilimenti da occupazione a più di 100 lavoratori.
La premiazione è stata accompagnata dal concerto lirico del Coro Mafalda Favero e da una breve relazione della professoressa Giovanna Virigilio che ha raccontato ai tanti cittadini presenti la storia della croce di San Martino, tesoro quattrocentesco in argento e oro custodito da 6 secoli nella sacrestia della parrocchia di Calolzio.
In prima fila Padre Tentori e Don Leone Maestroni
Diverse le candidature giunte sul tavolo della commissione incaricata di selezionare i due benemeriti di quest'anno.
Unanime la scelta di conferire il medaglione di San Martino a Padre Tentori, nome avanzato dal coauditore della parrocchia di Calolzio don Matteo Bartoli, in occasione del 60° anniversario di ordinazione sacerdotale del missionario 84enne: una vita trascorsa in Messico a Ciudad Juarez, città che sorge proprio sul Rio Grande che segna la frontiera con gli Stati Uniti, diventata la capitale dei narcos.
A sinistra Giuseppe Cime della Cartiera dell'Adda
Tanto da essere stata definita "la città più violenta del mondo", dove oggi giorno si assiste a sparatorie, omicidi, assalti, pestaggi e dove con 60 euro si può facilmente assoldare un sicario.
Il sindaco Cesare Valsecchi, il vice Tavola e l'assessore De Flumeri
Qui Padre Franco ha lavorato per costruire un diocesi e soprattutto per insegnare ai giovani l'importanza di un impegno civile, dell'esistenza di un altro tipo di vita rispetto a quella imposta dai narcotrafficanti.
"Ma per fortuna ci sono tante brave persone che hanno lottato e che continuano a lottare" ha raccontato il missionario, ringraziando poi tutti i calolziesi "per aver pensato a questo vecchietto che ha vissuto cosi lontano".
L'anno scorso il sacerdote ha fatto ritorno dal Messico per assistere il fratello Angelo Maria, anche lui frate, molto conosciuto per essere stato una delle voci di Radio Maria, scomparso proprio un anno fa.
Il coro Mafalda Favero e sotto la professore Giovanna Virgilio
"Vorrei tanto tornare in Messico ma sono troppo anziano e i miei superiori me lo hanno sconsigliato" ha concluso il missionario.
La seconda benemerenza è stata attribuita, come dicevamo, alla Cartiera dell'Adda, storica azienda Calolziese che può vantare più di 250 anni di attività: un documento del 1757 attesta infatti l'esistenza di una cartiera a Rancio guidata da tale Giuseppe Cima.
La consegna della benemerenza al religioso
Più di due secoli dopo sono ancora i Cima - Giulio con il padre Giuseppe, a gestire la cartiera che dal 1956 sorge a Calolzio proprio sulle rive del fiume Adda.
"Abbiamo voluto premiare un'azienda storica e d'eccellenza, riconosciuta anche a livello internazionale per i suoi prodotti, che continua ad investire sul territorio" ha commentato il sindaco Cesare Valsecchi consegnando l'onorificenza a Giuseppe Cima, che ha ricambiato omaggiando l'amministrazione di un volume che ripercorre tutta la storia dell'azienda calolziese, che nei suoi stabilimenti da occupazione a più di 100 lavoratori.
La premiazione è stata accompagnata dal concerto lirico del Coro Mafalda Favero e da una breve relazione della professoressa Giovanna Virigilio che ha raccontato ai tanti cittadini presenti la storia della croce di San Martino, tesoro quattrocentesco in argento e oro custodito da 6 secoli nella sacrestia della parrocchia di Calolzio.
P.V.