Luna Rossa: ecco cosa avete visto... se siete stati fortunati
Per molti la grande attesa si è trasformata, complice il cielo non propriamente terso, in una grande delusione. Altri invece, anche nel lecchese, hanno potuto godere appieno della Luna rossa.
Quello di ieri sera è stato sicuramente uno spettacolo raro e affascinante per gli astrofili di tutto il mondo, l'eclissi lunare più lunga del nostro secolo, che con la sua ora e 43 minuti ha superato di ben 40 minuti la media, accompagnata anche dalla visione di Marte nella posizione di grande opposizione al sole e circondata anche da Venere, Giove e Saturno, visibili in questo periodo dell'anno nei nostri cieli.
Quello di ieri sera è stato sicuramente uno spettacolo raro e affascinante per gli astrofili di tutto il mondo, l'eclissi lunare più lunga del nostro secolo, che con la sua ora e 43 minuti ha superato di ben 40 minuti la media, accompagnata anche dalla visione di Marte nella posizione di grande opposizione al sole e circondata anche da Venere, Giove e Saturno, visibili in questo periodo dell'anno nei nostri cieli.
La luna rossa fotografata da Vercurago
Foto scattata da Arlate di Calco
Questo articolo, per i più curiosi e interessati alla spiegazione da "nerd" del fenomeno dell'eclissi lunare, vuole essere una piccola guida volutamente non tecnica, che avvicini chiunque a concetti di fisica, astronomia e chimica che spiegano quanto verificatosi ieri e visto, dai più fortunati, a occhi nudo direttamente dale finestre di casa o da punti di osservazione privilegiati sul territorio (qui la coda creatasi Montevecchia) e dai meno pazienti attraverso le varie “dirette” internet offerte dai siti e non specializzati come quello della Nasa.
L'eclissi lunare totale è l'evento per cui la Luna, attraversando il cono d'ombra generato dalla Terra davanti al Sole, viene illuminata da un una luce meno intensa di quella che altrimenti le vedremmo riflettere nel solito colore bianco-giallastro.
La ragione per cui questa particolare passeggiata all'ombra della Luna è durata tanto dipende dal fatto che si trovava nel punto della sua orbita intorno alla Terra più vicino a noi. Questo può sembrare assurdo: perché il suo viaggio è durato più del solito se ci era "vicinissima" (a soli 360 mila km...), quando la nostra esperienza ci insegna che sono le cose più lontane a sembrarci muoversi lentamente e non le più vicine?
L'eclissi vista da Bevera di Sirtori (Lucrezia Brambilla)
Questo perché la luna si è effettivamente mossa più lentamente di quanto avrebbe fatto se si fosse trovata a una distanza maggiore da noi: una delle prime leggi legate alle orbite e alla gravità che abbiamo scoperto è la legge delle aree, che Giovanni Keplero ha descritto nei suoi appunti dell'inizio del 1600. Questa legge spiega come i corpi celesti si muovano lentamente quando sono vicini al compagno che li attrae maggiormente, ma velocemente quando gli sono lontani. Oggi abbiamo una descrizione analitica completa e quasi perfetta di questo fenomeno, ma nel XVII secolo Keplero fece una scoperta tanto fondamentale solo con le sue osservazioni del cielo.
Eclissi lunare a Sirone ore 23.35 (Fausto Ligas)
La luna vista da Monticello
Ci si potrebbe anche chiedere come mai la Luna appaia rossa durante durante l'eclissi e non coperta da un disco nero, come il Sole quando è la Luna stessa a mettersi fra noi e lui nelle cosiddette eclissi solari.
La ragione per cui la luna diventa rossa quando viene eclissata dalla Terra risiede nell'effetto sulla luce che ci arriva dal sole della nostra atmosfera, il guscio di gas che circonta il pianeta.
Uno scatto della luna da Barzago
L'eclissi lunare immortalato a Missaglia (Davide Spinus)
La luce può viaggiare nello spazio vuoto indisturbata, ma quando attraversa un mezzo materiale denso come la nostra atmosfera tende ad essere assorbita e riemessa dai vari atomi, che nel caso dei gas dell'atmosfera assorbono più efficacemente la luce blu, che riemettono e riflettono in ogni direzione, donando al cielo il colore azzurro al quale siamo abituati, ma sono piuttosto indifferenti alla luce rossa.
La ragione per cui la luce rossa riesce a venire diretta verso la Luna, dopo essere "ignorata" dalla nostra atmosfera, è per il fenomeno della rifrazione che un'onda subisce passando da un mezzo (lo spazio) a un altro (il nostro cielo).
Il modo in cui la luce cambia velocità, quando passa da un mezzo a un'altro, è di cambiare leggermente direzione e ogni colore (frequenza) che forma un fascio di luce, ha una maniera unica e personale di accelerare e decelerare: per questo se una luce bianca incontra un prisma di vetro ne esce un arcobaleno come sulla famosa copertina dei Pink Floyd. Un fenomeno più raffinato di questo spiega ad esempio anche l'origine degli arcobaleni dopo la pioggia.
Quello che succede nel caso delle eclissi solari invece, poiché la Luna non ha atmosfera gassosa intorno a se, ma è formata solo di un corpo roccioso che non può essere attraversato dalla luce, è che noi la vediamo coprire il sole e, impedendo alla sua luce di raggiungerci, crea l'ombra che abbiamo ammirato l'Agosto scorso.
Anche Barzago ha la sua luna rossa (Bruno Isella)
Questa è la foto che ho scattato ieri notte a Osnago durante l'eclissi, spero vi piaccia. Simona Fumagalli
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R.A.G.