Pescate: in 200 al 3° Motoraduno Ducati con il Club lecchese e i Papà, in mostra l'Apophis di Lamperti
Non avevano ancora fatto il loro ingresso nel Parco Torrette, eppure il rombo dei loro motori echeggiava già in ogni angolo di Pescate mentre, una alla volta, le decine di due ruote fiammanti dirette al terzo motoraduno firmato “Ducati Club Lecco” sfilavano lungo la strada provinciale.

Sono stati quasi 200, infatti, i centauri che si sono dati appuntamento alle 9 della mattinata di ieri, domenica 2 settembre, sullo sfondo del lungolago pescatese, pronti a dare il via al motogiro proposto ancora una volta dal Ducati Club Lecco in collaborazione con l'Associazione Papà di Pescate, con il patrocinio del Comune e l'aiuto della concessionaria Toso Moto.

Ad attendere i veri cultori della casa motociclistica targata Borgo Panigale, che a cavallo dei loro bolidi hanno percorso in lungo e in largo le strade lecchesi in un tonante corteo, è stato il “27mq Cafè” di Varenna, dove con il contributo del Comune e della Pro Loco locale, le centinaia di partecipanti al motoraduno hanno potuto parcheggiare e gustarsi un rinfresco prima di rimontare in sella e dirigersi verso il punto di partenza.
Una volta rientrati alla base, i Papà di Pescate hanno così provveduto alla preparazione del pranzo, gustoso debutto del pomeriggio di giochi, sorprese e ovviamente motori pensato per l’occasione dagli organizzatori. Fino alle ore 17, infatti, sono state proposte avvincenti esibizioni di kick boxing, una lotteria a premi, uno stand di tatuaggi a disposizione di tutti i partecipanti, nonché diverse esposizioni di modelli Ducati, moto d’epoca e Audi.

A svettare all’interno di queste vetrine storiche – fatte di manubri lucenti, complessi motori e disparate funzionalità – è stato però un modello in particolare che, proprio grazie alla sua originalità, più che una “semplice” motocicletta merita di essere definita una vera e propria opera d’arte: stiamo parlando della “Apophis 99942”, ovvero l’opera metallica di Luca Lamperti, detto “Il Grezzo”, che in circa cinque mesi, per un totale di 1000 ore di lavoro, ha ideato e costruito il suo progetto, insieme al supporto grafico di Lorenzo “Dox” Dossena. Oggi l’Apophis – proprio come l’asteroide near-Earth da cui prende il nome e che nel dicembre 2004 ha rischiato di entrare in collisione con la Terra – si presenta come un qualcosa di alieno, tanto disturbante quanto affascinante nelle sue forme sinuose e nella cura dei dettagli.

L'Apophis 99942
“È stata una ricerca assurda per trovare il modello giusto, ovvero una Monster 695, perché sapevo bene che forma avevo in mente per la mia moto: mi sono svegliato con la sua immagine in mente e, anche se nel mio sogno aveva questa forma senza le ruote, poi ho deciso di realizzarla in questo modo” ha commentato il suo creatore, che armato di pazienza ed impegno ha costruito completamente a mano la sua scultura a due ruote (completamente funzionante anche su strada, tra l’altro) utilizzando circa 120 spicchi di tubo saldati insieme e la bellezza di 1920 viti impiantate nelle fasce in acciaio delle ruote, il tutto unito ad un cruscotto digitale con tanto di touch screen che consente, attraverso un codice, di accendere la moto.

Luca Lamperti
Un’opera d’arte che, oltre al pubblico pescatese, ha conquistato anche il W.D.W 2018 (World Ducati Week) nella sezione Custom, ideata in occasione del 25° anniversario della Ducati Monster, durante la quale Luca Lamperti ha portato a casa il primo posto come costruttore professionista ed il secondo assoluto nel contest. In un mix di novità, storia e allegria, il motoincontro pescatese non ha infine tralasciato l’aspetto benefico dell’evento: grazie alla sinergia di organizzatori e partecipanti, i fondi raccolti saranno infatti utilizzati per acquistare una colonnina munita di defibrillatore da donare al Comune di Pescate, mentre – come accennato in esclusiva dal Presidente Nico – sono già in corso i preparativi per la festa di Halloween, che quest’anno più che mai riserverà al suo pubblico incredibili sorprese.
F.A.