Merate, Mandic: eccezionale intervento in microlaparoscopia. L’U.O. di Ginecologia, la terza in Italia con Brescia e Varese
Si tratta della prima operazione chirurgica effettuata al Mandic attraverso questa tecnica, che permette di effettuare interventi laparoscopici utilizzando porte di accesso, cioè le fessure attraverso cui gli strumenti vengono introdotti nell'organismo, più piccole di quelle che caratterizzano la minilaparoscopia. Questo consente un grande vantaggio in termini di estetica, con una tecnologia scarless (che non lascia cioè cicatrici), ma anche una maggiore precisione nei movimenti del chirurgo.

Il primario meratese e il collega varesino sono legati da anni da stima professionale reciproca, nonché da una bella amicizia, e al termine dell'innovativo intervento di oggi il dottor Del Boca ha ricevuto dall'America le congratulazioni del professore, pronto a festeggiare la nascita della microlaparoscopia a Merate al suo rientro in Italia.
L'innovativa tecnologia da oggi è disposizione al Mandic delle donne che ne vorranno fare uso, per interventi di isterectomia come per legature tubariche, cisti ovariche e laparoscopie diagnostiche.Lo studio multicentrico avrà come obiettivo quello di oggettivare gli outcomes previsti dalla letteratura più importante presente sul tema, tra cui figura l'articolo a firma del professor Ghezzi "Minilaparoscopic radical hysterectomy for cervical cancer: multi - istitutional experience in comparison with conventional laparoscopy".
Al termine dello studio - la durata prevista è di circa tre mesi - l'ospedale di Merate sarà accreditato come centro di Microlaparoscopia, uno dei tre di riferimento presenti sull'intero territorio italiano. Un risultato che pone l'ospedale lecchese tra i centri ospedalieri all'avanguardia in campo nazionale. Grazie alla trentennale esperienza chirurgica del dottor Gregorio Del Boca, il primo intervento effettuato oggi è stato uno tra i più complessi previsti in laparoscopia ginecologica.
"La struttura meratese può vantare personale medico molto valido, dal punto di vista chirurgico e umano" ha commentato Diego Colantonio, promoter della strumentazione abmedica ora in dotazione al Mandic. "La loro preparazione ha permesso di effettuare come primo intervento una isterectomia radicale, effettuata con un risultato ottimale e in tempi ridotti. Grazie alla nuova tecnologia è possibile operare con forbici, pinze da presa e strumenti per la coagulazione e il taglio dei tessuti senza conseguenze estetiche per il paziente".
La microlaparoscopia è ora attiva presso l'unità operativa di Ginecologia dell'ospedale Mandic, che tra alcune settimane sarà centro di riferimento per tutto il Paese.