Calolzio: la Cartiera dell'Adda presenta i lavori per contenere odore e rumore. '3 anni e mezzo per un permesso dal Parco'
Cartiera dell'Adda ha presentato nella serata di ieri il cronoprogramma degli interventi messi a punto per contenere le emissioni di rumori ed odori al centro di una lunga "vertenza" con i cittadini del Pascolo e delle aree attigue allo stabilimento di via Camillo Benso Conte di Cavour, invitati informalmente dal vicesindaco Aldo Valsecchi, attraverso il Comitato che li rappresenta, a partecipare alla seduta della Commissione Territorio diventata arena per pubblico e consiglieri per essere adeguatamente informati delle "mosse" previste dalla direzione aziendale al fine di rendere l'insediamento produttivo più "tollerabile", cercando di "non dare noia" al vicinato come argomentato dall'ingegner Amedeo Valeri, chiamato ad illustrare il prospetto di azioni da attuare a breve e medio termine. Il direttore, affiancato al tavolo dal Presidente Giuseppe Cima e da una collaboratrice, ha sintetizzato - non sottraendosi poi al confronto - i lavori che verranno eseguiti per cercare di far fronte alle problematiche evidenziate, in sede di conferenza dei servizi, da Arpa e Provincia.
Parte della commissione presieduta da Marco Bonaiti. Sotto il vessillo del Comune i tre ospiti della Cartiera dell'Adda
Per quanto attiene il tanfo, il professionista ha messo le mani avanti, ricordando come Cartiera dell'Adda produca utilizzando carta da macero, dettaglio questo che rende l'eliminazione dell'odore impossibile. Sarà però - si ritiene - contenuto prevedendo una rotazione del magazzino e dunque del punto di stoccaggio della "materia prima". "Ci siamo attivati in questo senso da diversi anni" ha detto, lasciando poi basiti gli uditori. "Circa tre anni e mezzo fa abbiamo presentato domanda per spostare una tettoia a ridosso dello stabilimento per creare spazi che consentano questa rotazione, senza aumentare in alcun modo la volumetria. L'autorizzazione è arrivato circa un mese fa dalla paesaggistica del Parco Adda Nord" ha chiosato, aggiungendo come a permesso accordato sia già stato dato incarico a un progettista per il disegno esecutivo. "Contiamo in pochi mesi - 2 o 3 essendo anche il Natale di mezzo - di terminare questo lavoro che tra le altre cose aiuterà molto anche sul fronte rumori. Creerà infatti una ulteriore barriera, con effetto quindi duplice. Come evidenziato anche in sede di conferenza di servizi - ha proseguito poi, cercando di rendere comprensibile anche l'iter che sta dietro ai correttivi che verranno introdotti - non agiamo a caso: abbiamo fatto delle analisi e delle misurazioni prima di prendere le decisioni inserite nel cronoprogramma. Per gli odori non è così semplici" ha ricordato, puntualizzando come Cartiera dell'Adda si sia affidata a uno dei due Istituti - con sede a Udine e legato al locale Politecnico - che utilizzano metodologie sperimentali in tale particolare ambito. "Si avvalgono di nasi elettronici per individuare la fonte. E' stato molto d'aiuto, avevamo delle convinzioni che sono state anche ribaltate. Abbiamo così messo in atto interventi che non prevedevamo. Uno è l'eliminazione della vasca dove i fanghi di lavorazione vengono stivati prima di essere ripompati e rimessi in circolo. Lo stoccaggio è molto piccolo, non pensavamo che l'odore potesse arrivare da lì. Lo elimineremo ripompando il fango direttamente, senza fare magazzino. Si tratta di un intervento veloce: lo faremo in tre mesi" ha assicurato, ricordando come Provincia e Arpa saranno preventivamente notiziate di ogni passo compiuto.
Parte della "materia prima" stoccata nell'area della Cartiera in una foto di repertorio
Ricordando poi come la carta si produca utilizzando acqua - con un inciso su come Cartiera dell'Adda sia assolutamente virtuosa in termini di risparmio in questo senso - l'ingegner Valeri ha altresì indicato un vascone da mille metri cubi quale altra fonte - in determinate condizioni, come nelle giornate calde - di puzza. Si cercherà dunque, ha detto, di mantenere al suo interno un livello minimo necessario per il processo di lavorazione mentre sarà commissionato uno studio specifico (che richiederà più tempo) per trovare il modo di eliminare, bypassandola con un altro sistema, un'altra vasca che ai tempi Arpa impose, ritenuta anch'essa produttrice di miasma.Se quanto riferito in relazione alla lentezza del Parco Adda ha fatto indignare - a tal proposito il sindaco Marco Ghezzi è intervenuto rammentando come l'Ente sia stato commissariato e abbia perso poi buona parte dei propri dirigenti, riprendendo a "girare" solo recentemente - ha fatto invece sorridere il punto relativo alla scelta di utilizzare oli essenziali, naturali, per abbattere la possibile carica d'odore sprigionata in atmosfera insieme al vapore acqueo con cui la carta viene asciugata. "Non pensavamo potesse dare noia e invece proveremo a trattarlo" ha sostenuto il direttore, sempre a fronte degli esiti delle analisi compiuti dalla società specializzata in azienda.
Alcuni cittadini presenti alla seduta della Commissione. Primo a destra Dario Consonni
A presentazione ultimata, lasciando spazio al "dibattito", pur essendo la relazione inserita nei lavori della Commissione Territorio, non sono mancati botta e risposta tra gli esponenti del Comitato Cittadini di Pascolo, capitani da Dario Consonni e i rappresentanti della Cartiera. I primi hanno ricordato come continueranno, in attesa dei lavori, a inoltrare le loro segnalazioni agli Enti preposti e dunque a Provincia e Arpa. I secondi, garantendo anche sull'acqua rilasciata in Adda, costantemente soggetta ad analisi, hanno tentato di garantire disponibilità, invitando coloro i quali hanno "dubbi" sull'impianto a presentarsi al campanello per chiedere delucidazioni, piuttosto che alimentare false credenze.
A.M.