Valmadrera: celebrata la giornata a ricordo di caduti e dispersi di guerra e il centenario dell’Anfcdg

A Valmadrera, quest’oggi, l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra – Comitato provinciale di Lecco ha celebrato l’importante traguardo di un secolo con la Giornata Regionale in Ricordo del Centenario dell’Associazione e in Onore dei Caduti e Dispersi in Guerra.

La manifestazione – patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Lecco e dai Comuni di Lecco, Valmadrera, Bosisio Parini, Civate e Malgrate, rappresentati dai rispettivi sindaci, bandiere e vessilli - ha visto inoltre la partecipazione di delegazioni e rappresentanze dell’Associazione provenienti da altre province. La cerimonia ha avuto inizio alle 9.30, presso la piazza mercato del centro, dove si sono raccolte le autorità civili e militari, oltre a numerosi cittadini e ai membri dell’associazione.

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Dalle 10.00 il folto corteo, accompagnato dalle note della Fanfara dei Bersaglieri “Guglielmo Colombo” di Lecco, ha sfilato per le vie della città, sino al Monumento dei Caduti di via Gavazzi, dove ha avuto luogo la funzione ufficiale di commemorazione con l’alzabandiera e la deposizione di alcune corone di alloro sulle lapidi. La mattinata di celebrazioni è proseguita con la Santa Messa celebrata da Don Bassano Pirovano presso il “pratone” di Villa Gavazzi, nella suggestiva ricostruzione di una trincea della Grande Guerra.

Ad aprire gli interventi istituzionali è stata Alessandra Anghileri, figlia della Presidente del Comitato lecchese dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra - la cav. Emilia Dell’Oro -, che ha sottolineato l’importanza della giornata in onore di chi ha perso la vita combattendo tra il 1915 e il 1918.

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“Abbiamo deciso di concludere l’anno di festeggiamenti per il centenario dell’Associazione proprio con questa speciale giornata a ricordo di chi è partito e non ha più fatto ritorno. Siamo orgogliosi di quanto fatto dal nostro sodalizio in questi anni, in particolare perché il nostro fondatore, Padre Enrico Mauri di Bosisio Parini, è stato riconosciuto venerabile dal Papa, lo scorso luglio; mentre il nostro Presidente regionale Sergio Ferrario ha ricevuto il Premio Rosa Camuna 2018 per aver continuato l’opera di Padre Mauri nel tenere viva la memoria degli accadimenti delle guerre''.

''Quest’oggi – ha proseguito Anghileri – la parola che ci accompagna è “memoria”: quella memoria e quella consapevolezza che mai dovranno abbandonarci, che ha mantenuto vivo l’amore delle donne – mogli, madri, sorelle – che hanno perso qualcuno in trincea e che ogni giorno deve guidarci”. Dopo la recita della Preghiera del Caduto e del Disperso, anche la Presidente Emilia Dell’Oro ha voluto spendere qualche parola per ringraziare i numerosi membri dell’Associazione presenti: “Ciascuno di noi dovrebbe ricordarsi di chi ha dato la vita per onorare valori quali la libertà e l’uguaglianza – ha affermato – Coloro che si sono battuti nel corso del primo conflitto mondiale erano giovani soldati che, nonostante la scarsità di mezzi, non hanno mai ceduto o indietreggiato.

Oggi siamo qui, tutti insieme, per commemorare padri, madri, fratelli, sorelle, mogli e mariti morti durante una guerra che, speriamo, non si ripeta mai più: grazie per essere qui, è importante essere riconoscenti ai caduti e a chiunque abbia sofferto per fare valere i propri diritti”. L’intervento successivo è toccato al Sindaco di Valmadrera Donatella Crippa, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, affiancata dall’omologo lecchese Virginio Brivio e dal Presidente della Provincia Flavio Polano: “Vorrei ringraziare di cuore i membri dell’Associazione Caduti e Dispersi in Guerra per ciò che costantemente fanno per la nostra comunità e, soprattutto, per mantenere il ricordo: non si tratta solo di menzionare qualche data o qualche nome, ma di fare memoria per rinsaldare relazioni e ricostruire i fondamenti del nostro vivere insieme, perché il sacrificio dei soldati italiani e di tutte le vittime civili non sia stato vano''.

''Ripensando alle Guerre Mondiali scoppiate in Europa – ha continuato Crippa - dobbiamo rivalutare il ruolo dell’Unione Europea, alla quale oggi vengono attribuite, con miopia pericolosa, solo colpe e responsabilità. Il modo più profondo per onorare i caduti di tutte le guerre è fare in modo che la diplomazia, la politica, il negoziato siano gli strumenti irrinunciabili per far sì che in ogni parte del mondo si affermi la pace: di questi valori si fa portavoce l’Associazione che oggi festeggiamo e a cui va il mio ringraziamento, specie per l’impegno concreto volto a far sì che le giovani generazioni non dimentichino e non abbiano paura di conoscere”. Anche Flavio Polano ha invitato tutti ad essere coraggiosi, “a fare della pace e della solidarietà i valori fondanti della propria vita, a “sforzarsi” di essere sempre rispettosi, cortesi e disponibili, anche quando sembra difficile esserlo”.

A seguire, i referenti dell’Associazione hanno premiato il Generale del Comando del Corpo d'Armata di Reazione Rapida della NATO Roberto Perretti. Il premio è stato ricevuto, per l’occasione, dal Colonnello Di Gregorio. A chiudere la cerimonia è stato, infine, l’intervento del Presidente nazionale dell’Associazione, il dottor Giuseppe Di Giannantonio, il quale ha ringraziato il comitato lecchese e la città di Valmadrera per la perfetta organizzazione.
“Sono a capo della compagine da poco e ringrazio tutti per la fiducia accordatami. Sarà a capo dell’Associazione per il suo secondo centenario. Se penso al nostro futuro non posso che pensare di continuare sulla strada già intrapresa, con la speranza che siano sempre più i giovani che entreranno a far parte del gruppo”. La commemorazione è terminata con un ricco pranzo alla “Casupola” di Bosisio Parini, a cui i soci dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra hanno preso parte.
Marta Colombo
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