La 'favolosa' eredità che fece sognare la Valmadrera degli anni '60
I valmadreresi anziani possono ricordare quando il paese, non ancora città, negli anni 1964/1965, rischiò di diventare miliardario per una eredità favolosa spuntata improvvisamente dal Canton Grigioni, in Svizzera. Era avvenuto che nel mese di agosto, con caldo sole e chiuso per ferie, in un abitato sonnolento, era arrivata, presso il Comune di Valmadrera, una lussuosa auto straniera, con targa svizzera. Dalla vettura scesero in due che risultarono poi marito e moglie. La coppia raggiunse l’ufficio Anagrafe del municipio di via Roma, presentandosi a Gina Vassena, addetta ai registri dello Stato Civile. La signora straniera, che parlava con italiano incerto, dichiarava di chiamarsi Margherita Anghileri, figlia di Paolo, nato a Zurigo, ma di origine valmadrerese. La donna chiedeva una ricognizione anagrafica per trovare eventuali vincoli di parentela di suo padre con Giovanni Anghileri, morto in America, senza testamento, con un patrimonio di 62 miliardi. Una eredità favolosa!

Valmadrera in due foto d'epoca

La notizia percorse Valmadrera come un “brivido”; venne ripresa dai giornali con ampi titoli, in particolare dal Corriere Lombardo, quotidiano milanese della sera, “gemello” della “Notte”. La notizia approdò anche al telegiornale della RAI TV, ripresa da emittenti straniere, dalla Svizzera Italiana agli altri Cantoni, nonchè al sud America ed alla Francia. Le prime ricerche indicavano una cinquantina di famiglie discendenti non solo Anghileri, già loro particolarmente numerosi a Valmadrera, nella “rosa” di quei milioni di dollari, che raggiungevano l’incredibile cifra di 62 miliardi di lire italiane. La caccia ai miliardi non si limitò ai registri anagrafici di Valmadrera, ma si allargò rapidamente in tutto il paese, anche a ex residenti andati all’estero per lavoro. Fu subito argomento di animate discussioni ai tavolini dei bar, tra i campi di bocce del Ciavaschin e del “Circul”, nei negozi, con le casalinghe della “spurtina” della spesa quotidina, nelle chiacchierate serali di agosto, tra angurie e gassose. Il risultato finale fu, però, amaro, perché nemmeno con le briciole l’eredità è arrivata a Valmadrera. Si è spenta cammin facendo, nei ramificati meandri di una discendenza numerosa, provocando solo un nuovo sussulto nel 1994, quando una nuova richiesta di dati anagrafici giunta dalla Svizzera, dal Canton Grigioni, cercava dati su un altro Anghileri, valmadrerese, sposato in Thusis all’inizio del Novecento, con una ragazza del luogo. Anche quest’ultimo potrebbe essere stato “nell’albero” di famiglia collegato alla favolosa eredità. Ma fu solo una brezza di revival, perché anche l’ultima pista indicata svanì nel nulla. Rimane la domanda, nell’oblio del tempo trascorso: “Dove sono finiti i tanti miliardi che hanno fatto sognare anche Valmadrera?”.
A.B.