Lecco: Aspoc alza 'l’asticella', ambiziosi obiettivi e progetti per tutti i suoi ragazzi

L’asticella è sempre più alta, le idee sono tante e i progetti concreti ancora di più: Aspoc Lab Onlus – l’associazione attiva sul territorio lecchese dal settembre 2004 a sostegno di bambini e ragazzi con disturbi del potenziale cognitivo – è pronta a dare il via a un nuovo anno ricco di attività, in cui la parola-chiave sarà più che mai “Autonomia”.

I giovani volontari impegnati al Politecnico per l’Aspoc Day

Le volontarie Terry Fumagalli e Antonella Bozza

Perché “se tanto è stato fatto, tanto resta ancora da fare”: Aspoc non si pone limiti, forte anche della “sincera vicinanza” dell’Amministrazione Comunale di Lecco, dimostrata dall’immancabile presenza del sindaco Virginio Brivio al 14° Aspoc Day andato in scena nella giornata di ieri, sabato 6 ottobre, nella sede del Politecnico di via Previati. “In questi anni Aspoc è sempre stata in grado di affrontare nuove sfide, di rispondere ai cambiamenti con intraprendenza e coraggio” ha commentato il primo cittadino di Lecco.

“Da parte nostra siamo consapevoli del fatto che ci siano alcuni bisogni da contestualizzare nei giusti luoghi e nelle sedi idonee: per questo ci impegneremo ad ampliare gli spazi in via Ugo Foscolo già a vostra disposizione, nonché a riflettere sulla possibilità di utilizzare aree centrali dal punto di vista dei servizi che la città offre, così da agevolare il più possibile il vostro cammino”. “Pacta servanda sunt” ha subito risposto con un sorriso il presidente di Aspoc Domenico Bodega, che ha sottolineato come effettivamente l’associazione sia in continua crescita, a livello di numeri ma soprattutto di “contenuti”.

Per quanto riguarda il primo aspetto, è sufficiente pensare come la Onlus, nata da un semplice gruppo di una decina di genitori di bambini disabili, possa attualmente contare su circa 30 giovani volontari – che per l’Aspoc Day hanno “reclutato” anche tanti amici e conoscenti – e su altrettanti educatori specializzati, a disposizione per gli appuntamenti settimanali e/o per gli incontri dei fine settimana, le uscite del sabato sera e le vacanze estive. “L’obiettivo primario di quest’anno è quello di implementare il nostro lavoro sull’Autonomia” ha spiegato Sabrina Roma, una delle responsabili di Aspoc. “Vogliamo aiutare i nostri ragazzi, in sostanza, a porsi più domande sulle relazioni che vivono quotidianamente e sugli imprevisti che ne possono derivare, ovviamente con l’intento di darsi delle risposte.

Il presidente di Aspoc Domenico Bodega e il sindaco di Lecco Virginio Brivio

Davide Milani e il dr. Paolo Meucci

Grazie ad esperti come la “new entry” dr. Paolo Meucci, potranno così sviluppare nuove competenze per una vita il più possibile interessante e indipendente: per raggiungere questo scopo ambizioso cercheremo di favorire le discussioni e i confronti, senza però escludere i momenti ludici e ricreativi incentrati sulla socializzazione e l’amicizia”. Conoscerà un ulteriore potenziamento anche l’Aspocollege-The Hub, l’innovativo progetto avviato dodici mesi fa dalla Onlus – con l’Ospedale Manzoni di Lecco come sede per le “lezioni” – con l’obiettivo di costruire un “ponte” di collegamento tra la scuola e il mondo del lavoro per i ragazzi che hanno ormai concluso il loro percorso di studi “obbligatori”. Se il primo anno si è rivelato decisamente positivo, il secondo è già partito con i migliori auspici.

Le pedagogiste Sara Valsecchi e Silvia Maggiolini

Sabrina Roma e il dr. Ottaviano Martinelli

“L’Aspocollege è stato pensato con l’idea di coinvolgere gli “universitari” – così come amano essere chiamati – in attività di svariato tipo, per guidarli nello sviluppo di competenze il più possibile trasversali, da quelle artistiche a quelle digitali, dalla comunicazione alla cura di sé attraverso, per esempio, attività come lo yoga e il karate” ha proseguito Sabrina Roma. “Per aumentare ulteriormente l’offerta, quest’anno abbiamo inserito tra i moduli didattici anche una serie di “lezioni” per interpretare la realtà e osservarla con occhio critico, nonché per imparare l’inglese “in musica”, con un insegnante madrelingua”. Come ha raccontato la dott.ssa Daniela Colombo, docente all’Aspocollege, grazie al percorso “Care” i ragazzi hanno avuto e continueranno ad avere la possibilità di misurarsi con i bisogni essenziali della vita quotidiana, imparando a conoscere il proprio corpo e a gestire la propria igiene per potersi prendere cura di se stessi e, in un futuro non troppo lontano, anche degli altri.

La dott.ssa Daniela Colombo con uno degli studenti dell’Aspocollege

Grazie alla presenza delle pedagogiste Silvia Maggiolini e Sara Valsecchi, inoltre, nel corso dell’anno Aspoc continuerà a garantire alle famiglie dei “suoi” ragazzi un’importante figura di riferimento a supporto dell’esperienza scolastica e delle varie fasi di orientamento e “transizione” da un percorso di studi a un altro. Direttamente dal sindaco Virginio Brivio – oltre che dal direttore della Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Lecco dr. Ottaviano Martinelli – è poi giunto un altro plauso all’associazione per gli ottimi risultati ottenuti con i progetti di alternanza scuola-lavoro che hanno visto coinvolti diversi alunni degli istituti lecchesi Manzoni, Bertacchi e Parini, che si spera possano essere riproposti anche nell’anno in corso. Alcuni di loro, ad esempio, hanno lavorato per realizzare una serie di dispense didattiche basate sulla CAA, un altro “cavallo di battaglia” di Aspoc: si tratta della “Comunicazione Aumentativa e Alternativa”, uno strumento che consente a bambini, ragazzi e adulti con difficoltà linguistiche e cognitive di utilizzare tutte le strategie e le competenze comunicative inclusi simboli, immagini, vocalizzazioni e parole, nonché gesti, segni e tecnologie avanzate come gli in-books (libri tradotti in simboli). Le dispense sono state distribuite in scuole, biblioteche e ospedali, ricevendo anche diversi premi tra cui un riconoscimento dal Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa. Proseguirà indubbiamente senza soluzione di continuità, invece, il percorso a cura della dott.ssa Sara Valsecchi di “Buone prassi per una scuola inclusiva”: anch’esso atteso da una nuova, importante sfida, quest’anno sarà chiamato a sviluppare un “focus” sulla Secondaria di I grado come “step” conclusivo – almeno per ora – di un più ampio progetto che ha già portato significativi risultati. Tra le attività di carattere più ludico e aggregativo, presentate dalla volontaria Terry Fumagalli, infine, non mancheranno i sabati da trascorrere insieme tra momenti in sede, al cinema, nei musei e nei palazzetti sportivi, in attesa delle partecipatissime vacanze estive al mare e delle altrettanto apprezzate settimane in fattoria, in piscina e all’aria aperta.
B.P.
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