L'Italia del volley si arrende in finale, argento mondiale per le 'nostre' Miriam e Sylvia
E' sfumato proprio sulla linea del traguardo il sogno della Nazionale azzurra di pallavolo di Paola Egonu e della “nostra” Miriam Sylla, sconfitta per 3 a 2 al tie-break dalla Serbia al termine di una finale spettacolare, che non ha tradito le aspettative, tenendo con il fiato sospeso milioni di italiani tra sportivi e tifosi appassionati ma non solo.

Alcuni tifosi all'Oratorio di Valgreghentino



Lo striscione appeso al Palazzetto dello Sport di Olginate
La partita conclusiva del Campionato Mondiale che ha preso il via lo scorso 29 settembre in Giappone è stata seguita con ansia e trepidazione anche a Valgreghentino, il paese in cui la schiacciatrice 23enne Miriam Sylla è nata e cresciuta, muovendo i primi passi nel mondo del volley per poi spiccare il volo tra le formazioni giovanili della Polisportiva Olginate, i cui dirigenti, intuendone l’enorme potenziale, l’hanno “monitorata” da vicino per poi accompagnarla al “grande salto” nelle categorie “che contano”.

Miriam Sylla ai tempi delle giovanili a Olginate


Per sostenere anche a distanza la sua compaesana – nonché la garlatese Sylvia Nwakalor, nata a Lecco nel 1999, anch’essa sulla panchina della Nazionale Italiana dopo un passato nella società olginatese – il GSO di Valgreghentino ha infatti allestito un maxi-schermo nel salone “Don Paolo Sala” dell’Oratorio per dare la possibilità a chiunque lo desiderasse di godersi insieme la partita più importante per la pallavolo femminile italiana da sedici anni a questa parte, a lungo attesa dopo il trionfo del 2002 contro gli Stati Uniti in Germania. Già nella giornata di ieri, il giovane presidente del Gruppo Sportivo Cristian Colombo aveva avuto modo di complimentarsi direttamente con Miriam per la conquista della finalissima, assicurandole il sostegno incondizionato da parte di tutta la "sua" Valgreghentino.

Sylvia e Linda Nwakalor con il dirigente della Polisportiva Olginate Eugenio Corti

Miriam Sylla con alcune piccole tifose olginatesi, in uno scatto di qualche anno fa

Soddisfatto e orgoglioso delle “sue” ragazze, ma per nulla incredulo di fronte a quello che sono riuscite a fare – “abbiamo sempre saputo che sarebbero andate lontano” – anche il presidente della Polisportiva Olginate Samuele Biffi, al quale abbiamo chiesto di ripercorrere brevemente il cammino sportivo di Miriam e Sylvia, la prima grande protagonista durante tutta la competizione.


Sylvia Nwakalor tra Cinzia Brambilla e Virgilio Bonacina (Polisportiva Olginate)
“Sylla ha giocato per tre anni nelle nostre formazioni giovanili, dalle quali l’abbiamo poi accompagnata fino alla Serie C” ci ha spiegato. “A soli 15 anni si è trasferita a Villa Cortese, per poi spostarsi a Orago, Bergamo e infine approdare a Conegliano, dove milita tuttora. La sua è stata una crescita continua e inarrestabile, che in poco tempo l’ha portata a livelli altissimi. Anche Sylvia Nwakalor, grande promessa della Nazionale, ha un passato nelle nostre giovanili: siamo stati noi a “spingerla” fino alle selezioni regionali e attualmente fa parte del Club Italia, prima di base a Roma e ora stabilmente a Milano, che recentemente ha “arruolato” anche la sorella Linda, classe 2002. I risultati che Miriam e Sylvia sono riuscite a raggiungere sono per noi fonte di grande orgoglio: siamo consapevoli di aver compiuto per loro le scelte più giuste, ripagando la fiducia che le loro famiglie avevano riposto in noi, dimostrando sempre un forte senso di responsabilità proprio come le loro giovanissime figlie”.



Nonostante la sconfitta, quindi, è grande festa a Olginate, Valgreghentino e Garlate, così come in tutto il territorio lecchese, che da oggi può vantare ben due "argenti" mondiali con un brillante futuro davanti a loro. In lacrime, ma con il sorriso sempre presente sul suo volto, sul secondo gradino del podio giapponese Miriam Sylla ha voluto dedicare la sua medaglia alla mamma, di origini ivoriane come il padre.
B.P.