Calolzio: Daniela Bini parla di donne e 'lotta armata'

Mai trasmesso sulle reti nazionali, il documentario "Do you remember revolution" di Loredana Bianconi è stato proiettato giovedì 6 presso il circolo ARCI "Spazio condiviso" di Calolziocorte. Attraverso le interviste a quattro donne, Barbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani e Susanna Ronconi, militanti dei gruppi armati Brigate Rosse e Prima Linea, il filmato è riuscito a offrire uno spaccato su quella stagione di impegno, sogni e tanto dolore.

A seguire, dopo la presentazione di Corrado Conti, è intervenuta la ricercatrice Daniela Bini, autrice del libro "Donne e lotta armata in Italia", pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Derive e Approdi. "Il mio lavoro si basa solo su fonti dirette: testimonianze tratte da questo filmato, da testi di impianto autobiografico e da altre interviste alle protagoniste di quella stagione" ha spiegato la ricercatrice, facendo riferimento all'incontro con Barbara Balzerani da cui ha preso avvio il lavoro. "Sono donne di grande spessore culturale e fin dall'inizio anche Agnese Moro, figlia del presidente della DC ucciso dalle BR, mi ha avvertito che non potevano essere considerate semplicemente dei mostri" ha continuato l'autrice che, non a caso, ha scelto di focalizzare l'attenzione solo sulle carnefici e non sulle vittime.

Daniela Bini e Corrado Conti

"Solo da questa prospettiva infatti, è possibile per lo storico comprendere quegli anni, a partire dalla ripetizione, a distanza di anni, di parole e linguaggi simili che aiutano a ricostruire il clima dell'epoca in cui sono maturate certe scelte". ha spiegato. Nel corso del suo intervento Daniela Bini non ha mancato di fare riferimento al filmato di produzione francese il cui titolo riprende quello dell'omonima lettera di undici detenuti pubblicata nel 1983 da Il Manifesto. "In quel caso però, compariva un punto di domanda che l'autrice di questo documentario invece, ha deciso di togliere" ha spiegato "In questo modo il titolo diventa una domanda rivolta a tutti noi per capire le ragioni di un'epoca e innescare delle riflessioni proprio su quel periodo". Oltre che a ricostruire le vicende del terrorismo degli anni '70, il filmato di Bianconi, così come il libro di Bini, riesce a offrire uno sguardo di genere alle vicende di quel periodo: "il rapporto tra femminismo e donne impegnate nella lotta armata è una pagina da approfondire ulteriormente" ha detto l'autrice durante la serata di giovedì. "Di certo, se prima si pensava fossero due mondi distanti e non comunicanti, ora si è compresa la loro vicinanza e la reciproca influenza, soprattutto col passare del tempo e con la maturazione di certi fenomeni all'interno della società e del movimento. In una prima fase le donne nelle Brigate Rosse occupavano una posizipne marginale, in una seconda invece, la figura femminile ha assunto all'interno dell'organizzazione rivoluzionaria competenze e ruoli sempre più simili a quelli dell'uomo". Con Daniela Bini, si avviano alla conclusione per quest'anno le attività del circolo Arci "Spazio Condiviso" di Calolziocorte che ha in programma ancora serate di musica, spettacoli e cene prima del 31 dicembre. 
A.P.
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