Lecco, comandante della Polizia Locale: l'unico candidato non supera la prova scritta

L’impresa di trovare un comandante al corpo di Polizia locale della città di Lecco sembra impossibile. Dopo il pensionamento, nel marzo dello scorso anno, di Franco Morizio i vigili sono rimasti senza una guida stabile: l’avviso di mobilità che aveva portato alla nomina di Paolo Borgotti si è rivelato un fallimento, dal momento che quest’ultimo è stato richiamato dall’Ente di provenienza - il Comune di Bovisio Masciago - che ha revocato il nulla-osta incondizionato al trasferimento del comandante prima che questi prendesse definitivamente servizio. Il Comune di Lecco ha poi indetto un vero e proprio concorso, bandito martedì 6 novembre, e alla scadenza delle candidature si era fatta avanti una sola persona: Ivano Berti. “Speriamo che riesca a superare le prove di selezione” mormoravano alcuni consiglieri comunali durante l’assise di lunedì scorso, una volta appresa la notizia del candidato unico. Una profezia quanto mai azzeccata. Ieri si è svolto infatti il primo "test" scritto del concorso e pare che Berti non l’abbia superato. Contestualmente è tornato a farsi sentire l’ex comandante dei vigili Calogero Sanfilippo, che già “sul caso Borgotti” aveva sollevato perplessità tali da spingersi a presentare un esposto in Procura contro il sindaco Virginio Brivio e il segretario comunale Sandro De Martino. Sanfilippo infatti con una missiva datata 12 dicembre ha inviato - in qualità di presidente dell’associazione Tribunale dei diritti dei pubblici dipendenti - per conto della sua “assistita” Costanza Cremascoli al Comune di Lecco un’istanza di annullamento del concorso in autotutela. Quello che rivendica Sanfilippo è il fatto che la Giunta aveva deliberato, per sostituire Morizio, di assumere “mediante mobilità un Comandante Funzionario di categoria D3, con esclusione degli istruttori direttivi D1”. Tuttavia nell’avviso che aveva portato alla selezione di Borgotti il segretario comunale “aveva esteso la partecipazione ai D1, 'per non escludere, in maniera irrazionale, le componenti più giovani e produttive operanti nella Pubblica Amministrazione’, mentre il bando di concorso - sostiene ancora Sanfilippo - invece, lo ha edificato come appannaggio della categoria D con posizione economica D1 (inferiore alla D3 di ben due livelli economici) e con il requisito di accesso, quello di aver prestato servizio per almeno 5 anni in qualità di Comandante in un comune con più di 15.000 abitanti, ostativo per coloro che avevano già partecipato alla mobilità e con l’effetto che la sua previsione di partecipazione oltre i 30 candidati si è rivelata fallimentare (non poteva essere diversamente) in quanto ridotta ad un solo candidato”. Nel frattempo sarà ancora Raffaella Forni - comandante della Polizia provinciale - a guidare “part-time” i vigili lecchesi. “In via cautelativa - ci aveva spiegato all’inizio di novembre l’assessore Francesca Bonacina - l’incarico di Forni al Comune di Lecco avrà un termine più lungo rispetto ai tempi previsti per l’espletamento del bando, che potrebbe arrivare alla fine di gennaio o a febbraio, ma ritornerà a svolgere appieno il suo ruolo nella Polizia provinciale appena ci sarà un nuovo comandante in città”. Quel giorno sembra oggi più lontano.
M.V.
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