Pescate: torna l'antica festa di Sant'Agata con i suoi 'riti'
C'è un considerevole "segmento" storico di Pescate, intendendo come tale "l'asta" territoriale che corre lungo l'Adda, alle prime pendici del Barro, quasi dal Ponte Azzone Visconti alle Torrette, nell'antichissima chiesa di Sant'Agata alle Pescaline che, come ogni anno, celebra la sua festa nella ricorrenza della patrona, il 5 febbraio.
Sant’Agata di Pescate
Nel volume "Pescate, storie e memorie" di Federico Bonifacio, già sindaco del Comune ed ora presidente del Consorzio del Parco Monte Barro, la chiesa di Sant'Agata occupa un intero capitolo, sottolineando subito che nei fogli di pergamena del Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, dovuti a Goffredo da Bussero nel XIII secolo, la chiesetta in località Pescaline è già menzionata come esistente nel territorio della Pieve di Garlate. E' nel 1574 che il primo censimento della parrocchia di Lecco indica le località di Pescate e la Toreta, rispettivamente la prima con cinque famiglie e 40 anime, la seconda con due famiglie e 9 anime. Sarà solo nel 1781/1782 che avviene la costruzione della chiesetta di San Giuseppe per iniziativa di famiglie Riva della località Torrette. Sant'Agata sarà, invece, ampliata nel 1830, poco prima della costruzione della nuova Regia Strada Provinciale Lecco-Milano, che attraversa il territorio di Pescate, lungo l'Adda. La chiesetta di Sant'Agata è ancora collocata tra vasti prati, in posizione isolata sui primi rilievi del Monte Barro. E' tale nel 1922, quando verrà costruito il campanile della chiesa, due anni dopo l'ingresso di don Paolo Barzaghi, cappellano alle Torrette, dipendente dalla prepositurale di San Nicolò, in Lecco. Don Paolo sarà poi il primo parroco di Pescate.
Volantino della festa
La chiesetta di Sant'Agata entra anche nella storia di don Paolo quando, per costruire la nuova parrocchiale, viene convocata un'assemblea di capifamiglia, che si svolse presso la chiesetta di Sant'Agata. Sono necessarie risorse finanziarie per costruire il nuovo edificio sacro. I capifamiglia operai decidono di offrire la retribuzione di mezza giornata di lavoro al mese; i contadini una parte dei raccolti. Le donne non vogliono essere assenti nei fondi per la nuova chiesa e decidono che saranno consegnate alla parrocchia le uova della domenica. Nel 1930 c'è il decreto di elezione della nuova parrocchia di Pescate; nel settembre 1940 l'ingresso ufficiale del primo parroco don Paolo Barzaghi. Il 19 giugno 1942 l'arcivescovo di Milano, card. Ildefonso Schuster, consacra la nuova chiesa parrocchiale di Pescate. Don Paolo vi rimarrà sino al novembre 1970, quando avviene il decesso. Due anni prima, nel 1968, la chiesetta di Sant'Agata diviene proprietà della parrocchia di Pescate; sino ad allora era privata. Lasciato il territorio di appartenenza alla parrocchia di San Nicolò, in Lecco, rimane, comunque, a Pescate, la tradizione delle mele rosse del santo nella ricorrenza del 6 dicembre. E' una tradizione tuttora viva a Pescate, che ricorda, appunto, l'antica appartenenza alla parrocchia di Lecco centro, come rammenta il cultore di tradizioni locali Ambrogio Sabadini.
Cena delle donne in onore di Sant’Agata
La chiesetta delle Pescaline avrebbe potuto avere un momento di storica notorietà nel 1966, durante le riprese del grande sceneggiato per la RAI TV dei Promessi Sposi. Il regista Sandro Bolchi aveva più volte studiato l'angolo di fiume tra Pescarenico e l'antistante sponda delle Pescaline, con Sant'Agata, per riprendere l'importante scena dell'Addio Monti. Fu, però, impossibile per la notevole presenza di tralicci elettrici, pali dell'illuminazione, cartelli stradali, e via dicendo. La festa di Sant'Agata è continuata nel tempo nella giornata del 5 febbraio, ricorrenza della grande patrona di Catania, dove subì il martirio nel III secolo. Sarà così anche quest'anno, martedì 5 febbraio, con una novità: che Pescate, un tempo nella Pieve di Garlate, poi nella parrocchia e nella Pieve di Lecco, poi autonoma parrocchia, ora si trova nella nuova comunità pastorale con Olginate e Garlate, con il prevosto don Matteo Gignoli. Insomma, quasi come tanti secoli or sono, con la Pieve di Garlate. Non per niente, si scrive che, tante volte, la storia si ripete ... A Sant'Agata di Pescate, martedì 5 febbraio, alle 15, verrà celebrata la messa della patronale. Seguirà, alla sera, l'ormai tradizionale cena delle donne presso l'oratorio, dove i mariti hanno il ruolo di camerieri, con il servizio alla tavola.
A.B.