Presentata la nuova direzione strategica dell'ASST di Lecco: 'una squadra in continuità e in innovazione'
Si è insediata quest'oggi la nuova direzione strategica dell'ASST di Lecco, rinnovata al 50%: dopo la riconferma di Paolo Favini, ufficializzato direttore generale nel mese di dicembre alla chiusura di parentesi quale commissario, con il successivo valzer di posizioni a livello regionale, l'unico altro membro della triade di collaboratori apicali del numero uno a mantenere la poltrona è stato il direttore sociosanitario Enrico Frisone. Destinate ad altro incarico, invece, Flavia Simonetta Pirola e Paola Palmieri sostituite rispettivamente, come anticipato, da Vito Corrao e Maria Grazia Colombo quali direttore sanitario e direttore amministrativo.
Paolo Favini, Vito Corrao, Maria Grazia Colombo e Enrico Frisone
Nel ringraziare chi ha preceduto i due nuovi ingressi, il Dg ha presentato la nuova formazione come "una squadra in continuità e in innovazione: lavoreremo in forte sinergia, insieme" ha assicurato. E al benvenuto ai nuovi colleghi si è unito anche il "superstite" del vecchio team: "Sono grato al dr. Favini per aver confermato la fiducia nei miei confronti. In questi mesi ha potuto verificare il lavoro svolto con una serie di colleghi sia in ospedale sia sul territorio, con quest'ultimi arrivati in questa nuova Azienda per effetto della riforma, accettando tutte le iniziative che ho cercato di portare avanti" ha detto il dr. Enrico Frisone, rivolgendosi poi alle new entries. "Con loro e dai loro curricula è già uscita una sinergia di obiettivi e di continuità con i progetti avviati. Lavoreremo per raggiungere gli obiettivi e, nei prossimi cinque anni, sono sicuro avremo modo di tagliare un po' di nastri e di continuare la presa in carico sul territorio che ha fatto di Lecco l'apripista a livello regionale".
In campo lavorativo ritiene sia molto importante prestare attenzione alle piccole cose, ai dettagli, per garantire all'utenza un servizio il più possibile vicino ai suoi bisogni. Considera il gioco di squadra e il confronto con il proprio team un punto di forza fondamentale: una sua caratteristica è quella di cercare sempre di trovare soluzioni nel modo il più possibile collaborativo.
Del nuovo incarico ha detto: "Sicuramente per me è una sfida molto importante. Sono molto onorata di lavorare con il dr. Favini e i colleghi Corrao e Frisone ai quali mi lega un rapporto personale. Ho fatto esperienza a Varese e ho maturato una professionalità che mi permette di poter dire di conoscere la realtà milanese e delle Asst di provincia. Guardo il mio arrivo a Lecco come un'occasione di esperienza e ulteriore approfondimento. Mi hanno sempre parlato molto bene di questa realtà: potremo fare sicuramente cose buone, dando un'impronta spero migliorativa per tutti i cittadini che vivono questo territorio".
Dello stesso avviso il dr. Vito Corrao, clinico votato poi alla direzione, come evidenziato dal DG, particolarmente attento a questo aspetto. "Comincio a San Vittore: è stato un primo momento importante di crescita. Quella carceraria è una realtà con tanta umanità e tanto altruismo, valore non così diffuso nella società moderna. Poi entro nella sanità pubblica come direttore generale del Fatebenefratelli, poi al Gaetano Pini e finisco al San Giuseppe" ha detto il top manager, ripercorrendo la propria carriera. "Inizio l'esperienza come direttore sanitario agli Istituti Milanesi Martinitt e Stelline - Pio Albergo Trivulzio, la più grande realtà di questo tipo in Lombardia. Poi passo all'Istituto Nazionale Tumori dove incontro un mondo dal quale colgo tanti aspetti che non avevo avuto modo di sviluppare e conoscere: il malato oncologico con la sua drammaticità con costi di gestione non indifferente. Finisco poi all'Asst di Melegnano e della Martesana: altra esperienza che mi ha fatto crescere in una realtà molto ampia con 6 ospedali e 53 comuni. Devo ringraziare il dr. Favini per l'opportunità che mi ha dato di continuare il mio percorso in un ambiente prestigioso come Lecco. Faremo bene perché abbiamo entusiasmo e passione per continuare quanto iniziato" ha chiosato.
Classe 1955, Vito Corrao è padre di tre figli (due ragazze di 23 e 19 anni e il più piccolo, un maschio di 13 anni). Il lavoro per lui non è solo un impegno ma anche una passione e ad esso dedica la maggior parte dei suoi sforzi. Ama il mare, soprattutto quello della Sicilia e in particolare quello cristallino della sua Mazara del Vallo, dove ha lasciato il cuore. Un passato come portiere di calcio, ha appeso i guanti al chiodo con l'arrivo degli impegni universitari prima e lavorativi poi. Adora il cinema, specialmente i film di azione e lo rilassa molto il pianoforte, che lui stesso suona seppur "con poca esperienza", come tiene a precisare. Una sua caratteristica, dice, è la credibilità: ama la coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.Ricevuto anche il saluto del dottor Pierfranco Ravizza, presidente dell'Ordine dei medici di Lecco che ha garantito l'appoggio per portare avanti sul territorio l'integrazione auspicata dalla Legge 23, alla nuova direzione strategica non resta che mettersi al lavoro.
"Gli obiettivi sono quelli che ci dà Regione Lombardia" ha ribadito il dr. Favini, ricordando come a poche ore dall'arrivo a Lecco, il dr. Corrao sia già stato investito del problema dei "buchi" d'organico in relazione soprattutto agli urgentisti e agli anestesisti, avvertito in questa ASST come nel resto d'Italia, stante la mancanza di personale formato. "Sarà una delle prime tematiche da affrontare" ha ribadito il DG, ricordando altresì come si procederà a stretto giro anche all'assunzione di 29 infermieri e 15 oss per dare respiro ai reparti e mantenere alti gli standard di una realtà che, lo scorso anno, ha fatto registrare il 10% in più di produttività delle sale operatorie a dimostrazione della propria capacità attrattiva.
A.M.