Colico: sparì con 2 quadri che avrebbe dovuto vendere per conto di un cliente, condannato
Avrebbe voluto concludere un affare da 10.000 euro, invece si è ritrovato parte offesa di una appropriazione indebita.
L'uomo aveva conosciuto circa 8 anni fa ad una mostra d'arte Renato Colombo (residente a Colico), il quale si era presentato come rappresentante della galleria Colombo Arte - con sede a Bovisio Masciago, in provincia di Milano. A lui la vittima avrebbe deciso di affidare due quadri d'arte contemporanea da rivendere a 5.000 euro l'uno: il primo opera dell'artista Gianni Colombo e l'altro del pittore peruviano Jorge Eielson. Dopo diverso tempo non avrebbe più avuto né i soldi della vendita né notizie dei quadri, motivo per cui sarebbe ricorso alle vie legali, querelando non solo il Colombo, ma anche Albergo Ripalta, ovvero la proprietaria della Colombo Arte. Ieri il giudice Mariachiara Arrighi ha deciso in merito alla vicenda giudiziaria, scagionando la Albergo che nulla avrebbe avuto a che fare con la commissione del reato. Infatti, secondo la difesa della donna, rappresentata dall'avvocato Costanza Bettiga, la galleria avrebbe chiuso i battenti ben prima che il Colombo concludesse l'affare a nome della Albergo e quest'ultima non avrebbe mai saputo nulla dei due quadri. Al contrario Renato Colombo -difeso dall'avvocato Benedetta Agosti- è stato ritenuto unico colpevole dell'appropriazione e condannato a nove mesi di reclusione, oltre al pagamento di 600 euro di multa, Stabilito altresì un risarcimento pari a 10.000 in favore della vittima.
L'uomo aveva conosciuto circa 8 anni fa ad una mostra d'arte Renato Colombo (residente a Colico), il quale si era presentato come rappresentante della galleria Colombo Arte - con sede a Bovisio Masciago, in provincia di Milano. A lui la vittima avrebbe deciso di affidare due quadri d'arte contemporanea da rivendere a 5.000 euro l'uno: il primo opera dell'artista Gianni Colombo e l'altro del pittore peruviano Jorge Eielson. Dopo diverso tempo non avrebbe più avuto né i soldi della vendita né notizie dei quadri, motivo per cui sarebbe ricorso alle vie legali, querelando non solo il Colombo, ma anche Albergo Ripalta, ovvero la proprietaria della Colombo Arte. Ieri il giudice Mariachiara Arrighi ha deciso in merito alla vicenda giudiziaria, scagionando la Albergo che nulla avrebbe avuto a che fare con la commissione del reato. Infatti, secondo la difesa della donna, rappresentata dall'avvocato Costanza Bettiga, la galleria avrebbe chiuso i battenti ben prima che il Colombo concludesse l'affare a nome della Albergo e quest'ultima non avrebbe mai saputo nulla dei due quadri. Al contrario Renato Colombo -difeso dall'avvocato Benedetta Agosti- è stato ritenuto unico colpevole dell'appropriazione e condannato a nove mesi di reclusione, oltre al pagamento di 600 euro di multa, Stabilito altresì un risarcimento pari a 10.000 in favore della vittima.
F.F.