Lecco: le celebrazioni solenni della Pentecoste in S. Nicolò

A cura del Coordinamento dei movimenti e  delle associazioni ecclesiali di Lecco, giovedì 6 è stata celebrata la vigilia della solennità di Pentecoste in Basilica s. Nicolò. Mons. Maurizio Rolla, vicario episcopale della zona III ha presieduto la S. Messa, concelebrata da alcuni assistenti o semplici sacerdoti legati alle associazioni e ai movimenti organizzatori. E’ stato don Andrea Lotterio, che segue il coordinamento stesso, a ricordarli in apertura: Acli, Agesci, Aiart, Azione cattolica, Cif, Comunione e liberazione, Équipe Notre dame, Evangelizzazione e Testimonianza, Meic, Movimento focolari,Rinnovamento nello spirito, Rinascita Cristiana.
“Siamo qui – ha detto nell’omelia il vicario episcopale – per rendere ragione dell’unità che è in noi”.
Mons. Rolla ha posto l’accento sulla carità come effetto diretto dell’unità:”Non è un caso che in questi giorni di vigilia la liturgia ci propone la lettura del Cantico dei Cantici: la passione deve essere il carattere distintivo del cristiano”.

La liturgia è stata accompagnata dai canti del coro di Cl e ha avuto al centro l’invocazione dei sette doni dello spirito.
Sempre a cura del Coordinamento dei movimenti e  delle associazioni Lecco vivrà un’altra intensa serata venerdì 14 all’Auditorium Casa dell’Economia. Don Carlo Josè Seno, con don Natale Monza e don Paolo Zago porterà in città ”TESTIMONE DELLA SPERANZA”, meditazione in musica e pagine della vita del cardinale François-Xavier Nguyen Van Thuan. Vengono cioè letti alcuni brani tratti dagli scritti del cardinal van Thuan stesso accompagnate opportunamente da musiche di Bach, Beethoven, Chopin, Schumann, Liszt, Rachmaninoff, Gounod 

Da giovane,  Don Carlo era un “enfant prodige” del pianoforte. Diplomato al Conservatorio di Milano,  perfezionatosi al Conservatorio nazionale superiore di musica di Parigi, era l’astro nascente del concertismo internazionale. Ma dopo una lunga riflessione rinuncia a tutto, alla carriera, alla famiglia, alla musica, all’amore terreno per dedicarsi solo a Dio. Il 26 giugno 1990 fu ordinato sacerdote.

 “Il Cardinale Van Thuân era un uomo di speranza, viveva di speranza e la diffondeva tra tutti coloro che incontrava. La speranza lo sostenne come Vescovo imprigionato nelle carceri vietnamite per 13 anni, di cui 9 in isolamento; la speranza lo aiutò a intravedere nell’assurdità degli eventi capitatigli – non fu mai processato durante la sua lunga detenzione – un disegno provvidenziale di Dio”. Sono parole di papa Benedetto XVI, pronunciate il 16 settembre 2007, nel giorno in cui si è avviata la Causa di beatificazione di “questo singolare profeta della speranza cristiana”.
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