Pesca abusiva dell'agone: la Fipsas presidia il Lago. Le scuse di un 'bracconiere' finito a processo
Il 15 maggio è scattato il divieto di pesca all'Agone nelle acque del nostro Lago e puntualmente sono scattate le azioni di contenimento del bracconaggio ittico da parte dei guardia pesca volontari della FIPSAS.
Nei giorni scorsi sono stati individuati quattro pescatori illegali, di cui uno fermato e sanzionato: tutto il suo pescato, unitamente alle attrezzature, è stato sequestrato.
Nei giorni scorsi sono stati individuati quattro pescatori illegali, di cui uno fermato e sanzionato: tutto il suo pescato, unitamente alle attrezzature, è stato sequestrato.
In tale contesto di contenimento e contrasto del bracconaggio ittico la FIPSAS rende pubbliche le scuse formulate da un uomo condannato dal Tribunale di Lecco per i fatti risalenti al 12 maggio 2015 quando dopo essere stato sorpreso a gettare l'amo in un periodo di blocco della pesca reagì malmenando un volontario. "Riteniamo importante il suo a non seguire il "cattivo esempio"" sostiene il presidente Stefano Simonetti.
"La lotta contro i bracconieri continua con ancora maggiore impegno: fino al 15 giugno tutte le sere i nostri guardia pesca volontari perlustreranno le coste del Lago, da Abbadia a Colico e da Malgrate fino a Oliveto Lario. L'ottima collaborazione con la Polizia Provinciale e con la i Carabinieri Forestali permette una vigilanza intensa e la diminuzione di questi atti di bracconaggio, tuttavia la vigilanza continua e tutte le sere saremo presenti anche con una imbarcazione. Le scuse del sig. P.B. sono una vittoria della nostra Associazione e di tutti i volontari della Fipsas i quali, con impegno e sacrificio, vigilano durante la chiusura della pesca dell'Agone per permettere la "frega" del pesce. In questo periodo in cui la fauna ittica è in sofferenza, permettere ad una specie importante come l'Agone di riprodursi è fondamentale per garantire la presenza anche nei prossimi anni. Auspichiamo che Regione Lombardia e Governo mantengano come prioritaria la lotta al bracconaggio ittico senza tentennamenti e con rinnovata severità senza sconti per chi non rispetta le regole".
