Pescarenico: storia e tradizioni nella regata dei batei
Merita una particolare nota storica e folcloristica la regata di batei che ritorna sabato pomeriggio, 6 luglio, alle ore 17, sulle acque dell’Adda per la 35^ Sagra di Pescarenico. La cornice di ambientazione della sfida remiera fra nove contrade, le imbarcazioni batei o quattr’ass dei pescatori, il campo di gara che naviga lungo il sipario più manzoniano del grande fiume di Lombardia costituiscono l’insieme di un avvenimento che supera il confine agonistico, la rivalità contradaiola con vessilli e stendardi, per entrare nella storia e nella tradizione.

Alterne vicende organizzative e anni di sospensione hanno fatto sì che la regata non sia ancora entrata nel novero di storiche contese, come meriterebbe la rievocazione che riassume la fatica e i rischi dei pescatori sulle acque del fiume, nelle notti di maltempo e di brume, quando il corso d’acqua è gonfio ed impetuoso, appena uscito dal Lario, ma che evoca, soprattutto, la straordinaria pagina manzoniana “Addio, monti sorgenti dall’acque…”.
Nel pomeriggio di sabato 6 luglio la regata dei batei si ripresenta con nuova “veste” grazie alla collaborazione della Canottieri Lecco. Saranno in barca dieci rematori della società bluceleste, fondata nel 1895. La Sagra di Pescarenico presenterà, invece, tre imbarcazioni locali, con rematori guidati da Gianluca Perego, veterano della regata, capo reparto dei Vigili del Fuoco, con ultra trentennale esperienza.
La Canottieri ha, intanto, reso noti sei nomi su dieci dei componenti della sua rappresentativa, quindi gli equipaggi di tre barche sulle cinque che avranno i colori blucelesti. Saranno ai remi Antonio Servedio, Stefano Castagna, Nicolò Zonca, Andrea Colombo, Esly Tamiraj e Daniel Bonacci. Anche se mancano nominativi di entrambi gli schieramenti è certo che non vi sarà una presenza femminile.
Quest’anno nell’internazionale Vogalonga di Venezia è stata ricordata la regata dei batei di Pescarenico, perché nel maggio 1984 è deceduto sulle acque della laguna, stroncato da improvviso malore mentre era ai remi, il 33enne Renato Ghislanzoni, figlio di un pescatore. Aveva più volte partecipato alla regata dei batei con il cugino Pietro Ghislanzoni, nell’equipaggio del Fossato, dove è stata capo contrada la sorella Vittoriella. L’iniziativa di un ricordo alla Vogalonga di Venezia si deve al Gruppo Manzoniano Lucie, con il presidente Andrea Vigevano, presente alla straordinaria manifestazione remiera di San Marco con due Lucie e con due kajak.
Nella presentazione della Sagra 1992 si sottolineava che nella prima “demarcazione” del 1850 delle contrade di Lecco, con tutte le sue frazioni, si possono già trovare le denominazioni: sono Bione, Fossato, Piscen, Convento. C’era anche lo Stradun, arteria realizzata nel 1840, dal Punt Picul di Lecco sino a Pescarenico. Il punt Picul è l’attuale piazza Manzoni, lo Stradun è il corso Martiri della Liberazione. Pescarenico ha la sua “chicca” nella minuscola isola presso il ponte Visconteo, un “affioramento” quasi triangolare con il perimetro di un vecchio muraglione su orto, una casa bassa ed una torretta circolare sulla punta meridionale bagnata dal fiume.
La regata dei batei, nata con la Sagra fine anni ’70, autentica novità e rarità nel programma della stessa e di altre feste simili, sembrava avviata nel clima di entusiasmo e di popolarità sollevati ad entrare nel novero delle classiche tradizionali come quelle tra le antiche città marinare, i lagunari di Comacchio, le sfide fra barche tipiche del Garda e dell’Iseo, di altri mari, spiagge e lidi.

Nel pomeriggio di sabato 6 luglio la regata dei batei si ripresenta con nuova “veste” grazie alla collaborazione della Canottieri Lecco. Saranno in barca dieci rematori della società bluceleste, fondata nel 1895. La Sagra di Pescarenico presenterà, invece, tre imbarcazioni locali, con rematori guidati da Gianluca Perego, veterano della regata, capo reparto dei Vigili del Fuoco, con ultra trentennale esperienza.
La Canottieri ha, intanto, reso noti sei nomi su dieci dei componenti della sua rappresentativa, quindi gli equipaggi di tre barche sulle cinque che avranno i colori blucelesti. Saranno ai remi Antonio Servedio, Stefano Castagna, Nicolò Zonca, Andrea Colombo, Esly Tamiraj e Daniel Bonacci. Anche se mancano nominativi di entrambi gli schieramenti è certo che non vi sarà una presenza femminile.
Quest’anno nell’internazionale Vogalonga di Venezia è stata ricordata la regata dei batei di Pescarenico, perché nel maggio 1984 è deceduto sulle acque della laguna, stroncato da improvviso malore mentre era ai remi, il 33enne Renato Ghislanzoni, figlio di un pescatore. Aveva più volte partecipato alla regata dei batei con il cugino Pietro Ghislanzoni, nell’equipaggio del Fossato, dove è stata capo contrada la sorella Vittoriella. L’iniziativa di un ricordo alla Vogalonga di Venezia si deve al Gruppo Manzoniano Lucie, con il presidente Andrea Vigevano, presente alla straordinaria manifestazione remiera di San Marco con due Lucie e con due kajak.
Nella presentazione della Sagra 1992 si sottolineava che nella prima “demarcazione” del 1850 delle contrade di Lecco, con tutte le sue frazioni, si possono già trovare le denominazioni: sono Bione, Fossato, Piscen, Convento. C’era anche lo Stradun, arteria realizzata nel 1840, dal Punt Picul di Lecco sino a Pescarenico. Il punt Picul è l’attuale piazza Manzoni, lo Stradun è il corso Martiri della Liberazione. Pescarenico ha la sua “chicca” nella minuscola isola presso il ponte Visconteo, un “affioramento” quasi triangolare con il perimetro di un vecchio muraglione su orto, una casa bassa ed una torretta circolare sulla punta meridionale bagnata dal fiume.
A.B.