Il 14, ai Corni di Canzo, il Coro Alpino Lecchese con la 'SEV'
Il Coro Alpino Lecchese tiene fede, questa volta, al suo nome e salirà in montagna: sarà domenica 14 luglio, in località Pianezzo, sui Corni di Canzo, presso il rifugio della Società Escursionisti Valmadreresi, a 1300 metri di quota. Il Coro, con il presidente Massimo Brambilla, ed il maestro Francesco Bussani parteciperà alla giornata dell’Assalto ai Corni, giunta alla 6^ edizione, che consiste nel raggiungere il rifugio SEV da tre diversi punti di partenza: in zona Belvedere; alla Cappelletta della Vars di Valmadrera; alla stanga di Oneda, sopra Valbrona, ed alla Fonte Gajum di Canzo. Il Coro Alpino Lecchese accompagnerà la Messa delle 10.45 che verrà celebrata presso la cappelletta dedicata ai caduti della montagna ed a tutti i soci SEV defunti.
Nel pomeriggio il coro terrà un concerto con dodici brani del suo noto repertorio di canti popolari, montanari e delle penne nere. Nel corso del concerto sarà ricordato che il rifugio SEV è stato inaugurato nel settembre 1964. La prima domenica di maggio 1960 un gruppo di giovani di Valmadrera, con picconi e badili, si presentò in località Pianezzo per iniziare i lavori intorno al costruendo rifugio. La prima idea di un rifugio era stata suggerita dal campione di sci Vincenzo Masoch, primo presidente della Società Escursionisti Valmadreresi. Subentrò nel 1962, alla presidenza, Lorenzo Stefanoni. Il nuovo rifugio valmadrerese sui Corni di Canzo venne ufficialmente presentato alla stampa, presso il salone dell’Azienda Turismo di via Sauro a Lecco, nei primi giorni di settembre 1964. La SEV era rappresentata dal presidente Lorenzo Stefanoni, dal vice Severino Cesana, dal cassiere Ottavio Butti e dal progettista geom. Vincenzo Spoto. Per la costruzione del rifugio si era formata un’apposita cooperativa presieduta da Alessandro Gerosa. La Società Escursionisti Valmadreresi contava, nel settembre 1964, 500 soci. Al momento dell’inaugurazione era ancora in fase di realizzazione il tracciato che sale al rifugio SEV dalla località Oneda, di Valbrona.
