Lecco: i Giovani Dottori Commercialisti a convegno
Circa 200 fra dottori commercialisti e avvocati hanno preso parte alla quarta edizione del convegno sulla crisi d'impresa organizzato dall'Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecco. "Gli effetti del nuovo codice della crisi sulla governance e sui controlli societari: responsabilità e opportunità per imprenditori e professionisti" il titolo dell'incontro che si è svolto nell'Auditorium "Casa dell'Economia" di Lecco e ha visto alternarsi sul palco gli interventi di illustri relatori, preceduti dai saluti del presidente dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecco, Mauro Panzeri.
«Il convegno è dedicato al nuovo codice della crisi d'impresa e agli effetti che avrà sulla governance aziendale e sul controllo societario - spiega il Presidente di UGDEC Lecco -. Da sottolineare il fatto che il decreto crescita, varato in via definitiva pochi giorni fa, ha definito i nuovi criteri di nomina dell'organo di controllo nelle società a responsabilità limitata, ampliando notevolmente la platea di imprese che dovranno dotarsi di questo organismo e che, nelle intenzioni del legislatore, rappresenterà una ulteriore, maggiore, difesa per il mercato da possibili default aziendali. I temi trattati nel convegno coinvolgono certamente i professionisti dell'area economico-giuridico nei diversi ruoli di consulente, sindaco, revisore. Il legislatore della riforma apre orizzonti caratterizzati da significative opportunità professionali, a cui fanno da contraltare stringenti responsabilità. Inoltre, le novità interessano anche tutti gli attori del mondo imprenditoriale, nonché gli enti e gli apparati della pubblica amministrazione chiamati ad un ruolo attivo di salvaguardia del tessuto economico».
La prima parte del convegno, che ha avuto come relatori Alessandro Danovi (Associato di Economia e Gestione delle Imprese presso l'Università di Bergamo), Giovanni Rubin (Dottore Commercialista, componente di Giunta dell' UNGDCEC, Delegato alla Commissione di Studio UNGDCEC "Diritto della crisi") e Francesco Bavagnoli (Dottore Commercialista e Revisore, Docente di Valutazione di azienda presso UPO - Dipartimento di studi per l'economia e l'impresa - Novara), si è concentrata sul nuovo approccio tracciato dalla riforma, che sposta l'obiettivo dalla tutela del creditore terzo alla salvaguardia dell'impresa e del suo valore. Lo strumento di cui si avvale è rappresentato dalle procedure di allerta, alle quali si affiancano strumenti operativi di prevenzione della crisi introdotti dal nuovo codice. L'ottica quindi è ancora una volta anticipatoria, allo scopo di prevenire la crisi, evitarla se è possibile, o affrontarla col minor danno per tutto il ceto creditorio e gli stakeholders in generale. In altri termini, la tutela del tessuto economico passa, con la riforma del codice della crisi, dalla salvaguardia dell'azienda. Se il valore di un'azienda viene preservato anche il mercato viene in automatico tutelato da rischi di default.
