Lecco: Berlusconi telefona alla cena elettorale di Forza Italia
“Forza Lecco, io sono con Michela e con voi. Mettete in guardia i cittadini dal pericolo Grillo e dal suo folle programma". Silvio Berlusconi ha attaccato a fondo Beppe Grillo nella telefonata “a sorpresa” con cui si è rivolto alle oltre 150 persone che hanno partecipato alla riuscitissima cena elettorale - organizzata dai dirigenti e in particolare dal membro dell'esecutivo Davide Bergna, che è anche candidato alle elezioni di Oggiono - con l’on. Michela Vittoria Brambilla, commissario provinciale del movimento berlusconiano, e l’on. Licia Ronzulli, ricandidata al Parlamento europeo. “Potrebbe anche essere peggio di Hitler – ha detto agli entusiasti partecipanti a proposito dell'ex comico – che molti all’epoca sottovalutarono durante la campagna elettorale. Perciò bisogna contattare uno a uno i delusi e gli indecisi, per convincerli a votare Forza Italia e abbassare a livelli fisiologici il tasso di astensionismo che oggi viene dato molto alto dai sondaggisti”.
Non annunciato, ma atteso, l’intervento telefonico di Berlusconi è stato accolto dai presenti con applausi e grida “Silvio sei grande”. Dopo aver insistito sul “gravissimo pericolo per la democrazia” rappresentato da Grillo, l’ex premier ha invitato simpatizzanti e militanti a diventare “missionari della libertà” e ad instaurare con il metodo del “porta a porta” un dialogo con i potenziali “non votanti di centrodestra”. Non solo per le europee, ma anche per le amministrative: nei piccoli Comuni, infatti, “basta un pugno di voti per fare la differenza”. Inoltre, secondo l'ex premier, le elezioni politiche non possono essere lontane. Per questa scadenza, sottolinea Berlusconi, Forza Italia ha già iniziato a definire un programma di sostegno concreto agli italiani e alle loro famiglie.
Nel mirino delle parlamentari intervenute, anche la sinistra di Renzi, "parolaio di professione", e gli scissionisti del Ncd, “che a tutti i livelli portano la responsabilità di aver diviso e indebolito, per amore delle poltrone, il fronte dei moderati", ha detto l'on. Brambilla, ricordando la lunga tradizione di serietà e impegno degli amministratori azzurri, che senz'altro sarà continuata dal folto gruppo di giovani che si sono avvicinati a Forza Italia , non solo nel lecchese.
Le conseguenze della scissione si sono sentite anche nel Parlamento europeo. “A causa della frammentazione politica – ha denunciato Licia Ronzulli – l’Italia è diventata un interlocutore difficile e quindi ha perduto peso nelle istituzioni comunitarie, Votando le persone giuste si può invertire la tendenza e cambiare dall’interno quest’Europa che non ci piace”.
Non annunciato, ma atteso, l’intervento telefonico di Berlusconi è stato accolto dai presenti con applausi e grida “Silvio sei grande”. Dopo aver insistito sul “gravissimo pericolo per la democrazia” rappresentato da Grillo, l’ex premier ha invitato simpatizzanti e militanti a diventare “missionari della libertà” e ad instaurare con il metodo del “porta a porta” un dialogo con i potenziali “non votanti di centrodestra”. Non solo per le europee, ma anche per le amministrative: nei piccoli Comuni, infatti, “basta un pugno di voti per fare la differenza”. Inoltre, secondo l'ex premier, le elezioni politiche non possono essere lontane. Per questa scadenza, sottolinea Berlusconi, Forza Italia ha già iniziato a definire un programma di sostegno concreto agli italiani e alle loro famiglie.
Nel mirino delle parlamentari intervenute, anche la sinistra di Renzi, "parolaio di professione", e gli scissionisti del Ncd, “che a tutti i livelli portano la responsabilità di aver diviso e indebolito, per amore delle poltrone, il fronte dei moderati", ha detto l'on. Brambilla, ricordando la lunga tradizione di serietà e impegno degli amministratori azzurri, che senz'altro sarà continuata dal folto gruppo di giovani che si sono avvicinati a Forza Italia , non solo nel lecchese.
Le conseguenze della scissione si sono sentite anche nel Parlamento europeo. “A causa della frammentazione politica – ha denunciato Licia Ronzulli – l’Italia è diventata un interlocutore difficile e quindi ha perduto peso nelle istituzioni comunitarie, Votando le persone giuste si può invertire la tendenza e cambiare dall’interno quest’Europa che non ci piace”.
