In 800 per la Traversata del Lago Onno-Mandello: si impongono i giovani ma la gara della vita la vince 'Toto'

Stessi numeri da record, ma di certo un entusiasmo sempre nuovo: hanno infatti, ancora una volta, superato quota 800 gli energici partecipanti della Traversata del Lago che ogni anno collega - a suon di bracciate - le due sponde di Onno e Mandello.

 Camilla Viganò e Fabio Maggioni (Effetto Sport), vincitori della categoria femminile e maschile della 1500 metri

Essendo giunta alla sua 24^ edizione, si potrebbe pensare che l'entusiasmo per questa ormai rituale manifestazione si sia affievolito, ma di certo questo non è stato il caso della partecipatissima "gara made in Lecco": con centinaia di persone disposte sulla "tribuna naturale" creata dalla riva lacustre e altrettante con indosso cuffia e occhialini, l'iniziativa nata negli anni '30 per volontà della Moto Guzzi e riportata in auge nl 1996 grazie alla Pro Loco mandellese ha, infatti, riscosso il solito successo. Due i percorsi predisposti per gli atleti, divisi in "boe bianche" e "boe gialle".

Il podio della 3000 metri, al centro David Drobot

La prima gara, ovvero quella "classica" di 1500 metri, ha preso il via da località "La Piana" di Onno e ha visto gettarsi in acqua ben 550 nuotatori alla volta della riva mandellese, il tutto ovviamente previo briefing con gli organizzatori e con l'aiuto dei barcaioli che, prima dello start, hanno instancabilmente traghettato i gareggianti da una parte all'altra del lago. Erano già in acqua da quasi un quarto d'ora, invece, i concorrenti della traversata "doppia" di 3 chilometri, partiti alle ore 10 in punto dalla darsena lariana "Falck" in una fiumana di quasi 260 boe gialle accompagnate dagli incitamenti di amici e spettatori.

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A conquistare il primo gradino del podio nella lunga 3000 metri, quest'anno, è stato il giovanissimo David Drobot, quattordicenne della Canottieri Lecco che con un tempo di 38 minuti e 15 secondi ha battuto di poco il secondo classificato Marco Maggi e il suo tempo di 38 minuti e 49 secondi. Terzo posto, infine, a soli 46 secondi di distanza per Daniele Morganti - sempre del team Canottieri Lecco ASD - che con un tempo complessivo di 39 minuti ha conquistato il bronzo della classifica maschile.

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Primo posto "in rosa", invece, per Valeria Vergani, che con il pettorale n°661 ha tagliato il traguardo bagnato dopo 39 minuti e 47 secondi, distaccandosi dalle avversarie e conquistando la vetta della classifica generale femminile, per poi essere affiancata sugli altri due scalini da Gloria Friso della S.S.D. NP Varedo con 41 minuti e 19 secondi e Silvia Preda, del team Lombardia Master Desio, che ha portato a casa il bronzo in 42 minuti e 55 secondi.

A sinistra, Leo Callone

A distinguersi nella traversata "classica" sono stati invece Fabio Maggioni della squadra Effetto Sport, sedicenne di Monticello Brianza vincitore dell'oro in "soli" 17 minuti e 29 di bracciate, seguito a ruota da Mattia Golti del Team Lombardia Master Desio con i suoi 18 minuti e 52 secondi e dal pettorale n°32 di Simone Fumagalli, sempre di Effetto Sport, in 19 minuti e 35 di nuoto. Classifica femminile altrettanto combattuta anche per questa categoria, che dopo i suoi 1500 metri ha visto sbucare dall'acqua la giovanissima Camilla Viganò (Effetto Sport) con un tempo di 18 minuti e 55 secondi, seguita - seppur con un notevole distacco - da Giulia Marazzi con 20 minuti e 19 secondi e da Martina Cogo (Effetto Sport) con 20 minuti e 26 secondi.

Valeria Vergani

Lontano dall'acqua per questa edizione, ma immancabile tra le prime file di spettatori pronti ad accogliere i nuotatori, non è poi mancato Leardo "Leo" Callone, lo storico "Caimano del Lario", che più di tutti ha "macinato" chilometri dentro e fuori dal suo amato lago: di ben 50 chilometri in sole 15 ore, nello specifico, è stata infatti la sua più grande performance "in occhialini". Ultimi ma non per importanza, gli "squaletti" della Mini Traversata proposta ai più giovani sottocosta affiancati da un Tutor, in un itinerario di 400 metri con partenza dalla spiaggia del Lido di Mandello: ultima grande fatica prima del ricco "Pasta Party" che - grazie al contributo di decine di volontari - ha riempito lo stomaco di tutti i partecipanti. Una gara fatta di premi e riconoscimenti che però non smette di conservare la sua anima intrisa di grinta, impegno ed unione.

Il team della Lecco Olimpica, al centro Toto

A personificarla al meglio, in questa 24^ edizione, sono state alcune insolite boe gialle caratterizzate dalla scritta "TOTO" : non si tratta di uno slogan o uno sponsor, ma piuttosto dell'amichevole soprannome con cui è stato ribattezzato uno degli impavidi nuotatori "master" della Lecco Olimpica che - dopo una lunga battaglia, oggi vinta, con il cancro - ha deciso di non perdersi la traversata di quest'anno, e di farlo in nome di una vittoria più grande di qualsiasi medaglia, trofeo o record.
F.A.
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