Mandello ''invasa'' da motociclisti da tutto il mondo per il 97° raduno Guzzi
Decine di modelli diversi, targhe provenienti da tutto il mondo e dalle epoche più distanti, ma un solo simbolo ad unirle tutte sotto il medesimo “battito d’ali”: quello dell’inconfondibile aquila della Moto Guzzi che quest’oggi, sabato 7 settembre, ha invaso Mandello del Lario con il suo 97° Motoraduno.

Dopo l’inaugurazione ufficiale avvenuta nel pomeriggio di venerdì, anche il weekend lariano si è infatti aperto con il rombo dei motori di centinaia di Guzzisti – o semplici appassionati del genere – che in sella ai propri bolidi a due ruote hanno invaso il centro, decorando marciapiedi, strade e tutto il lungolago di motociclette. Tanti i punti di attrazione sparsi per il paese, che fin dalle 9 di questa mattina si è messo in moto per offrire ai suoi ospiti accorsi da tutta Italia (e oltre) una manifestazione degna dello storico nome che porta.


Tante, in primis, le manifestazioni a bordo lago, dalla mostra dedicata alle “Guzzi anteguerra” presso le sale polifunzionali del lido comunale fino all’esposizione “Le vie del Naco, una Guzzi come compagna di viaggio, compagna di avventura” la quale ha raccolto le storie di vita di tutti quei “pazzi visionari” che hanno realizzato i propri sogni per il mondo in sella alla propria Moto Guzzi: tra questi si annoverano il poeta cantautore Sergio “Jejo” Freschi che con la sua T5 850 ha attraversato Asia, Siberia e Mongolia; il progettista meccanico e produttore hobbista di vini Luciano Fasolo, in viaggio per l’Europa accompagnato prima dalla sua V7 700 e successivamente dalla SP 1000 con cui ha varcato i confini giapponesi; e poi ancora Maurizio De Biasio in sella all’amata Florida 650 di nome “Motina” tra le terre americane, il regista Andrea Livio e la viaggiatrice Nada Bolis entrambi con una Stelvio 1200, e il “Guzzista baffo-munito” Carlo Teruzzi devoto alla sua Nevada 750.


A queste attrazioni se ne sono poi aggiunte molte altre, come la lunga passerella di moto storiche all’ombra del monumento di Carlo Guzzi, o ancora le visite guidate alla Galleria del Vento - unico impianto nel mondo per la prova aerodinamica dei motocicli, che ha la sua immediata applicazione nella scelta della carenatura delle macchine destinate alle gare, nonché nello studio da parte del pilota della posa ideale da adottare ai vari regimi di velocità – e al Museo Moto Guzzi che ancora oggi accoglie una collezione di oltre 150 pezzi comprendente mezzi di serie, da gara, prototipi e propulsori. Contagioso, infine, l’entusiasmo dello stand di Virgin Radio che – oltre ad accompagnare la sfilata degli spettatori con la sua inconfondibile musica – ha accolto sul palco lariano il noto conduttore radiofonico Dj Ringo.
Un’occasione unica, che in un mix di nazionalità e passioni diverse ha permesso – come sottolineato dal Comitato Motoraduno Internazionale – di “stabilire una connessione con un modo unico e differente di vivere la motocicletta, un sapore fatto di quasi cento anni di storia che emana da ogni bullone e da ogni apertura di gas; un piacere di guida che è così difficile da spiegare quanto incredibilmente facile da capire inforcando queste affascinanti motociclette e lasciandosi rapire da loro per il mondo”.


F.A.