Pasturo: cani da pastore, trattori e stand zootecnici per le Manifestazioni Valsassinesi
Non smettono mai di attirare lontani curiosi e “padroni di casa” – nonostante un record di ben 93 edizioni alle spalle – le ricche “Manifestazioni Zootecniche Valsassinesi”, vero must della provincia di Lecco che dal 1925 chiudono la stagione degli alpeggi estivi, animando località Prato Buscante di Pasturo con centinaia di ospiti a due zampe, a quattro e anche “a ruote”.
Proposta ancora una volta dalla sinergia vincente di alcune delle più importanti istituzioni del territorio – tra cui si annoverano la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, il Centro Zootecnico della Valsassina e Montagna Lecchese e poi ancora il Parco Regionale della Grigna Settentrionale, l’Associazione Regionale Allevatori Lombardia, la Cooperativa Agricola Produttori Latte Valsassina e Leccolatte SCARL Lecco – la “tre giorni” chiudi-fila delle iniziative “Valsassina: la Valle di Formaggi” si è così aperta venerdì sulle note del Dj Set Country Music e con il gustoso accompagnamento della “Cena dell’Allevatore”, mentre il weekend già si preparava a lasciare spazio alle esposizioni bovine, ovicaprine ed equine allestite presso il centro zootecnico.
Ecco quindi che grandi e piccoli hanno potuto toccare con mano (letteralmente, questa volta) il mondo dell’allevamento locale, spaziando dalle pecore Suffolk di Emanuele Dell’Oro – la cui razza, ottenuta in Gran Bretagna a metà Ottocento e allevata principalmente in Scozia, è ancora oggi una delle più apprezzate per la qualità della sua lana – fino ai teneri pony appartenenti a Fabio Invernizzi, senza però perdere l’occasione di fare un saluto ai dormienti suini “magroni” dell’Azienda Agricola Valsecchi Celeste di Introbio, alle pecore bergamasche del pasturese Franco Galbusera o a Primula e Lampo, ovvero gli eleganti cavalli rispettivamente Haflinger e Maremmano con domicilio al ranch “La Pistolina” di Alessandra Canella.
Insieme agli animali, non sono mancati però tutt’altri protagonisti a quattro zampe, questa volta “motrici”: ad accogliere gli spettatori accorsi da tutto il lecchese sono stati infatti le decine di trattori e mezzi da lavoro esposti lungo il perimetro di Prato Buscante, che domani diverranno le vere attrazioni della mattinata domenicale grazie alla sfilata che prenderà il via dalle ore 10.
Immancabili, infine, gli innumerevoli stand di prodotti tipici, artigiani, hobbysti e sodalizi locali che – in sintonia con lo spirito della manifestazione – si sono impegnati a valorizzare tanto la zootecnia quanto le produzioni e le attività locali. Tra questi, l’Associazione Castanicoltori del Lario Orientale che con i suoi 251 iscritti dal 2012 si occupa di salvare le antiche varietà tipiche di ogni zona mediante l'individuazione e la custodia delle piante madri e degli esemplari monumentali, consolidare e difendere le selve che ancora oggi sono coltivate e curate, recuperare le vecchie selve abbandonate con innesti delle varietà nostrane di maggior pregio e tutelare la produzione di marroni e castagne delle varietà tipiche del nostro territorio. Essenziale, infine, la diffusione della conoscenza circa questo tema, tanto che dal 25 ottobre prenderà il via un vero e proprio corso di castanicultura composto da cinque incontri dedicati a temi diversi e condotti da esperti relatori.
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A regalare il tocco finale alla seconda giornata di manifestazione zootecnica è stata, da ultimo, la competizione dedicata ai cani da pastore, proposta alle ore 16 di fronte alla gremita platea radunata attorno al manto verde di gara. Ben 32 cani – di cui 17 maschi e 15 femmine – si sono sfidati sul verde di Prato Buscante, pronti ad eseguire le indicazioni impartite dai propri padroni ed a guidare a destinazione la mandria di mucche e vitellini scelta appositamente per la gara. Un momento di grandi emozioni e soprattutto una dimostrazione di come tra mandriani e fedeli colleghi a quattro zampe spesso basti uno gesto, una parola o addirittura un semplice fischio per creare una sintonia perfetta. Sotto lo scrosciare degli applausi del pubblico ecco quindi che hanno sfilato a gran velocità Boss, Turbo, Charlie, Vento e poi ancora Betty - che con i suoi 9 anni di età è stata guidata da un giovanissimo padrone di soli quattro anni più “vecchio” di lei – o la cucciola Onda, appena sette mesi, incitata a gran voce dalla proprietaria Fabrizia Carminati.
F.A.