Ornitologia in mostra al Centro Turistico Culturale dell'Eremo del Monte Barro

È stata inaugurata oggi – in concomitanza con la campagna autunnale a Costa Perla -  la mostra allestita presso l’area espositiva del Centro Turistico Culturale dell’Eremo, nata per introdurre il pubblico al passato e al presente di questo importante centro attraverso una serie di pannelli e di oggetti illustrativi della struttura e delle attività un tempo svolte dagli uccellatori e oggi dagli ornitologi.

Aprendosi con una serie di istantanee dedicate al passato dell’ex roccolo e al lavoro di coloro che lo vivevano quotidianamente, l’esposizione firmata dal Parco Monte Barro si è così snodata lungo il mondo dell’ornitologia, raccontandone la storia attraverso la testimonianza concreta delle gabbie per tordi da richiamo o dei cosiddetti “sburei” (spauracchi) pensati dagli uccellatori.

L’ornitologo Giampiero Calvi, il Presidente Federico Bonifacio,
il responsabile dei servizi educativi del Parco Antonio Bossi ed il sindaco Giovanni Montanelli

Di notevole importanza anche i pannelli dedicati ai fattori di determinazione di una specie di uccelli – come sagoma, forma, colori, dimensioni, comportamento e habitat – o ancora alle svariate rotte migratorie, determinate da disponibilità di cibo, venti favorevoli e urgenza di compiere gli spostamenti, che ogni anno coinvolgono centinaia di specie e miliardi di individui.

Bianca Banfi di fronte alle proprie opere

Altrettanto significativo, poi, il lavoro di inanellamento scientifico attuato all’osservatorio galbiatese, che affonda le proprie radici nella Danimarca del lontano 1889. Caratterizzata da una struttura di reti appositamente create per non ferire gli animali, questa tecnica consiste nell’apposizione alla zampa di un anello metallico che riporti un codice numerico identificativo per ogni animale, che dopo una breve indagine delle condizioni fisiche viene immediatamente rilasciato per poi monitorarne gli spostamenti, gli ambienti selezionati in base alle necessità del proprio ciclo biologico, le esigenze alimentari e di ricovero e, da ultimo, l’andamento nel tempo dell’intera popolazione a cui appartiene.

Stefania Berna con le proprie tele

“L’inanellamento è l’evoluzione scientifica dell’uccellagione” ha chiosato Giampiero Calvi, ornitologo responsabile della Stazione Ornitologica ed impegnato nella cattura degli uccelli migratori. “Oggi gli impianti di cattura vengono infatti utilizzati per studiare le migrazioni e gli spostamenti che avvengono solitamente due volte l’anno, verso i quartieri riproduttivi in primavera e verso gli svernamenti in inverno. Oltre ad essere regolata da un istituto nazionale che coordina tutta la nostra attività, la stazione di Costa Perla è altresì inserita in una rete di stazioni di inanellamento che lavorano su tutto l’arco alpino e che prende il nome di Progetto Alpi”.

Il sindaco di Galbiate Giovanni Montanelli, insieme al suo predecessore Tino Negri

A regalare un tocco artistico alla mostra in vetta all’Eremo è stata, infine, la sezione espositiva intitolata “Arte in volo”, caratterizzata da una serie di opere pittoriche di matrice naturalistica sull’avifauna locale. Dalle rappresentazioni a pastello secco del cigno reale, del gheppio e del falco pellegrino a cura di Stefania Berna – accompagnate da alcune sue opere fotografiche – fino alla ballerina gialla, il germano reale e la garzetta realizzate “ad olio” da Maria Teresa Bonacina, la sala espositiva dell’Eremo si è così vestita delle opere degli artisti coinvolti, che tra i propri nomi comprendevano anche quello di Bianca Banfi, di Raffaella Mastalli – che con acquerello, matite colorate ed acrilici ha messo su tela il pettirosso, la folaga o ancora il gufo reale – e quello del fotografo naturalista ed acquarellista botanico Silvano Bergamin, secondo classificato del Concorso di fotografia del National Geographic Italia.

Silvano Bergamin

Il Presidente Bonifacio insieme agli artisti di “Arte in Volo”

Un’esposizione, quella che abita la vetta del Barro, che dal 13 dicembre troverà nuova dimora presso la Torre Viscontea di Lecco, mentre la mostra dedicata alla Stazione Ornitologica sarà aperta al pubblico nei weekend, dalle ore 10 alle 12 e dalle 14 alle 17.
F.A.
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