Parco Adda: decisivo quel Rota pronunciato da Crippa per la Provincia, che fa di testa sua in polemica anche per Bonfanti
Nel sentire popolare è "lontano". Non solo perché effettivamente ha sede a Villa Gina, comune di Trezzo, 34.5 chilometri a sud di Lecco, 16 da Merate. Il Parco Adda Nord nell'immaginario collettivo è sinonimo di vincoli e di "no". Della burocrazia che ostacola più che di tutela.
"Vorrei vedere più interventi sul territorio e più reimpiego di risorse e concretezza da parte di un Ente che i cittadini percepiscono ormai come un inutile carrozzone" aveva dichiarato in un'intervista dello scorso anno, dando voce a un sentire comune, il sindaco di Brivio Federico Airoldi che, con Airuno, Calco e Imbersago a questa prima tornata di libere elezioni post-commissariamento ha sostenuto la candidatura a consigliere di un proprio uomo di fiducia per provare, dall'interno, a dare solidità a tale auspicio.

Federico Airoldi e Roberto Bonfanti
Roberto Bonfanti non siederà però nell'organismo di gestione, presieduto invece dall'unica altra lecchese scesa in campo, l'avvocato Francesca Rota, gettata nella mischia quale avversario di colui il quale ha retto il Parco dopo l'azzeramento dell'amministrazione Calvi, "innocente" rispetto dagli scandali - o presunti tali - che hanno investito parte della precedente governance ma non risparmiata dal repulisti imposto comunque dalla Regione. Il primo non è riuscito a coagulare attorno a sé sufficiente consenso, fregato dai giochi della politica. La seconda ha ottenuto lo scalpo imponendosi di misura, pur non incassando i voti di comuni nostrani, Brivio incluso, a guida centrodestra. Essenziale per rendere presidente il già sindaco di Garlate, consigliere regionale e assessore della prima Giunta Brivio (Virginio, questa volta), la preferenza espressa dalla Provincia di Lecco, per voce di Bruno Crippa.
Francesca Rota e Giovanni Bolis
Bruno Crippa e Claudio Usuelli
Ma dall'altra parte dello schieramento c'è chi ritiene intollerabile, di contro, l'atteggiamento assunto a Villa Gina da Crippa, specie in relazione al nome di Bonfanti (pur non essendo stata determinate la Provincia di Lecco nella sua esclusione), che fino a lunedì lo aveva visto concorde (o per lo meno non in disaccordo, come invece la proposta di astensione): "la territorialità vale solo se legata a un certo credo?", viene chiesto, non troppo sommessamente. Seppur "lontano" il Parco Adda Nord, ancora una volta politicizzato, rischia di creare scompiglio negli equilibri locali. O magari sarà il pretesto per "farla fuori" una volta per tutte a Villa Locatelli?
A.M.