Lecco, giovani al servizio della comunità: quando i ragazzi 'arricchiscono' la Giustizia

Quest'oggi in occasione della Giornata Europea della Giustizia civile, ricorrenza introdotta dal Consiglio d'Europa, il Tribunale, la Procura della Repubblica e l'Ufficio del Giudice di Pace, in collaborazione con la Camera di Commercio e con l'Ordine degli avvocati, hanno organizzato un convegno dal titolo "Giovani al servizio della comunità, esperienze innovative degli Uffici Giudiziari di Lecco".

Nell'Auditorium della Camera di Commercio di Via Tonale, Ersilio Secchi ha fatto gli onori di casa, salutando la platea e i vari ospiti poi intervenuti nel corso della fitta mattinata: "Da quando ho assunto la presidenza del Tribunale ho potuto constatare che la collaborazione fra pubbliche istituzioni rappresenta un valore aggiunto di questo territorio su quale l'istituzione giudiziaria ha sempre fatto affidamento".

Venendo al filo conduttore dell'incontro, il Presidente Secchi ha illustrato come i giovani che prestano negli Uffici del Palazzo di Giustizia sia il servizio civile che il tirocinio, siano parte integrante e, anzi, in certi momenti essenziale, dell'organico: "la loro presenza si inserisce in una grave carenza del personale amministrativo di ruolo che per il nostro Tribunale si misura nella scopertura del 33% . È dunque visto con disappunto da parte di chi vi parla il momento non lontano in cui l'apporto di questi volontari, di cui il Tribunale gode, verrà meno ed essi non verranno sostituiti nell'immediato perchè il nuovo progetto formativo redatto per l'anno 2020 è stato bensì approvato, ma non anche finanziato".

È poi intervenuto Marco Galimberti, Presidente della nuova Camera di Commercio: "Il nuovo ente è subentrato negli impegni già assunti dalla preesistente Camera di Commercio, che sin da luglio 2010 aveva avviato una proficua collaborazione con il Tribunale di Lecco, volto alla semplificazione e all'innovazione dei sistemi di giustizia del territorio". E così come nell'impegno per una giustizia nuova e digitalizzata, la Camera di Commercio volge lo sguardo verso il futuro, appoggiando le iniziative che riguardano i giovani e la loro istruzione: "il tema di oggi richiama fortemente il ruolo dell'ente Camerale sull'alternanza scuola-lavoro e l'orientamento alle professioni" ha ricordato il Presidente Galimberti. "I giovani rappresentano la nostra risorsa e importante sarà l'investimento sulla loro formazione".

Anche il Sindaco Virginio Brivio ha portato la propria testimonianza di apertura agli studenti all'interno dell'amministrazione comunale: "è vero che si tratta di un'esperienza formativa per i giovani, ma lo è anche per chi li accoglie. A volte i giovani sono portatori di una freschezza che aiuta a far crescere anche il nostro approccio". Il plauso del primo cittadino è andato dunque al tema prescelto per la Giornata della Giustizia Civile, dove un investimento sul futuro della comunità si trasforma in un'opportunità per gli uffici stessi di "togliere un po' di polvere".

Infine Claudio Usuelli, Presidente della Provincia di Lecco, si è espresso in rappresentanza dell'ente, "coordinatore" per l'impiego dei volontari nel servizio civile: "Quest'anno purtroppo la drastica contrazione di risorse economiche operata dal dipartimento per la gioventù e del servizio civile universale per il finanziamento dei progetti e la sensibile diminuzione di volontari, hanno rappresentato una perdita con connotazioni fortemente negative in termini di sottratta opportunità formativa ed esperienza civica per i giovani del nostro territorio". Accanto a questa notizia, il numero uno di Villa Locatelli ha anticipato l'arrivo di una soluzione all'orizzonte: grazie al contributo di alcuni enti del territorio (quali Camera di Commercio, Fondazione Comunitaria, Banca di credito cooperativo della Valsassina e Confindustria), una nuova unità di tirocinanti potrà essere inserita sul campo di lavoro. "È un esempio di come la concreta collaborazione fra enti diversi può generare buona prassi a vantaggio dei cittadini e della comunità a tutto tondo".

Entrando nel cuore dell'iniziativa, hanno avuto la possibilità di raccontare la loro esperienza Luca Fiore, Luca Mattavelli, Anna Palermo, Jordan Okou, Andrea Salomoni, Oriana Sportelli, Silvia Schenatti e Paola Valsecchi: i ragazzi si sono avvicendati sul palco, condividendo con i presenti le testimonianze dei loro mesi trascorsi all'interno del Palazzo di Giustizia lecchese, chi come volontario del servizio civile, chi come tirocinante.

Diversi approcci ma la soddisfazione emersa dalle parole degli stagisti è stata la medesima: quella di aver lavorato a fianco di professionisti e di aver toccato con mano un universo altrimenti troppo lontano. Sia che si trattassero di volontari assegnati al Tribunale per puro caso, che di studenti e laureandi in giurisprudenza, infatti, è innegabile che il mondo della giustizia per molti fosse costruito solo di fantasie e teorie; invece, dopo aver visto la "macchina" lavorare con i propri occhi, da una parte c'è chi è diventato un cittadino più consapevole, dall'altro un aspirante giurista ha potuto arricchire il proprio bagaglio culturale di tecniche e prassi acquisibili solo sul campo.

"Devo confessarvi che pensare di avere una giovane tirocinante alla quale dover spiegare tutto quello che facevo l'avevo avvertito come una sorta di rallentamento" ha detto il giudice Mirco Lombardi, coordinatore del tirocinio civile per il Tribunale di Lecco. "Devo però dire che la preoccupazione è subito svanita, anche perché ho avuto sempre tirocinanti molto preparate". Con il passare del tempo il giudice ha potuto apprezzare l'apporto dei giovani studenti: dalla stesura dei dispositivi di sentenze alla verbalizzazione delle udienze: "il magistrato e l'efficienza della giustizia stessa ne giova".

Coordinatrice dei tirocini per la sezione penale del Tribunale di Lecco, la dottoressa Nora Lisa Passoni ha paragonato gli studenti ad uno specchio del giudice affidatario: "ho sempre coinvolto moltissimo nelle decisioni i tirocinanti: da un punto di vista umano è bellissimo vedere qualcuno che ha la freschezza degli studi e che comincia ad avere anche un senso concreto dell'applicazione del diritto ragionare ed avere da parte sua nuovi spunti". Mettendosi nei panni di una studentessa di giurisprudenza il giudice Passoni si è sentita di consigliare vivamente a tutti gli aspiranti magistrati e avvocati l'esperienza del tirocinio: chi lo fa ha il privilegio "di vedere l'approccio delle parti, da cui si può imparare all'infinito"

"In questi 3 anni nella mia cancelleria si sono avvicendati 8 ragazzi" ha raccontato Anna Sanseverino, direttore amministrativo responsabile dell'Area Civile I del Tribunale di Lecco. "Ragazzi molto diversi fra loro, ma si sono tutti messi in gioco, confrontandosi per la prima volta con il mondo del lavoro, con la sofferenza e le vicende umane, con il mondo dei grandi, insomma". Alla loro prima esperienza lavorativa, alcuni dei volontari e studenti passati nell'ufficio amministrativo, si sono anche interfacciati per la prima volta con il diritto, motivo per cui la dott.ssa Sanseverino si è dovuta prodigare per spiegare nozioni di base di giurisprudenza, ottenendo in cambio aiuto in campo pratico e soddisfazioni. "Al termine del loro percorso mi hanno tutti confermato di essere cresciuti non solo professionalmente e a livello di conoscenze, ma anche umanamente, che credo anche sia l'aspetto più importante".
Il dato di gradimento è stato anche confermato da una statistica presentata nel corso della mattinata da Federico Gusmaroli, mediatore della conferenza ed esperto di organizzazione giudiziaria: se - in media -coloro che hanno prestato il servizio civile in Tribunale hanno assegnato alla propria esperienza un voto di 8.2, i tirocinanti l'hanno valutata con un 9/10. Finalità della manifestazione di oggi, osteggiata anche dallo sciopero dei mezzi, era anche quella di incentivare il ricambio di stagisti. Ai molti ragazzi presenti nell'Auditorium della Camera di Commercio, il Presidente Secchi si è rivolto, auspicando un passaparola e, magari, qualche nuovo utile acquisto per il lavoro del Palazzo di Giustizia.

"Lasciatemelo dire: è una bella sede per fare il tirocinio. Faccio riferimento ai colleghi magistrati, di solida preparazione, al di sopra della media. Ancora presenta il valore aggiunto rappresentato dal fatto che le nostre sezioni non sono specializzate. È vantaggioso per un tirocinante: eviterà di trovarsi in una sezione che si occupa di leasing e assicurazione, dove saprà tutto della materia, ma non saprà nulla di responsabilità da fatto illecito, per esempio." Il Presidente ha quindi concluso il proprio intervento finale con un appello al territorio: quello di un sostegno economico ai tirocinanti nella forma di una borsa di studio, dati i limitati e condizionati fondi ministeriali già esistenti, ma applicabili ad una fetta troppo modesta di candidati.

Con una metafora di michelangiolesca memoria, il Procuratore Antonio Angelo Chiappani ha voluto spiegare cosa può trarre un tirocinante dalla propria esperienza negli Uffici di sua competenza: "in Procura c'è del materiale informe e quando scrivi un capo di imputazione è come fare una scultura: scrivi un capo d'imputazione che resterà per sempre. L'impostazione che si dà in Procura è cristallizzata e tutta la fase giurisdizionale dipende da quello." Si tratta di imparare anche a dare risposta a delle emergenze sociali, per cui lo studente viene chiamato a staccarsi dalla teoria e tuffarsi nella realtà: "dobbiamo cercare di dare una regola alle vicende umane, organizzando la realtà e poi sottoporli al giudizio di un giudice".

Molto brevemente l'avvocato Francesco Facchini, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Lecco si è detto orgoglioso, della collaborazione con la Camera di Commercio, il Tribunale e la Procura. Ha quindi ringraziato i giovani che hanno portato le loro testimonianze di tirocinio e servizio civile: "ci hanno dato l'immagine più reale e concreta di quanto sia utile questa nuova istituzione e perché ci auguriamo che possa andare avanti nonostante le difficoltà economiche."
F.F.
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