'Io ci sarò!': Confindustria Lecco e Sondrio insieme a Confindustria Como per l'Assemblea 2019

Secondo evento congiunto di Confindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio in occasione dell'Assemblea 2019: come già lo scorso anno le due Associazioni propongono infatti, per venerdì 15 novembre negli spazi di Lariofiere, a imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, stakeholder e giovani un appuntamento "non convenzionale" (già dal titolo). "Io ci sarò! Prendiamoci cura del nostro futuro, insieme": è questo infatti lo slogan scelto quale punto di partenza per poi riflettere su temi di interesse centrale e generale, offrendo spunti di ragionamento, sollecitando al tempo stesso la curiosità, facendo emergere domande e contribuendo - si spera - a generare nuove idee. Il tutto con una formula che introduce elementi di novità rispetto al 2018. I due presidenti, per esempio, non presenteranno una vera e propria relazione ma, rispondendo alle domande di Andrea Cabrini, dialogheranno tra loro, delineando quel concetto di "insieme" che farà da filo conduttore all'incontro, lasciando poi la scena al direttore d'orchestra Daniele Agiman che proporrà un proprio intervento prima delle testimonianze di Gianfelice Rocca (Presidente del Gruppo Techint), Francesco Casoli (Presidente di AIDAF e di Elica spa) e Paolo Crepet (Psichiatra e sociologo).

"Insieme possiamo fare tante cose, possiamo raggiungere una dimensione importante per essere competitivi nel mondo e portare competitività nelle nostre aziende" ha spiegato Lorenzo Riva, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio motivando la scelta di promuovere un'altra Assemblea a quattro mani con "gli amici di Como", rimandando alla chiacchierata con il suo omologo Aram Manoukin, la spiegazione di perché il titolo scelto per l'appuntamento del 15 rappresenta entrambi. "Sarà un evento significativo, la continuazione di una strada molto importante che ci porterà - anche in considerazione della creazione della nuova Camera di Commercio - a lavorare insieme". E proprio in relazione alla novità introdotta negli ultimi mesi, Riva, parlando anche da vicepresidente dell'Ente camerale ha ammesso come "la difficoltà iniziale è stata solo questione di campanilismo: un territorio, il mio, si è sentito privato della Camera di Commercio. E' un peccato questa sensazione, non cogliere le potenzialità dell'unione. Si è fatto fatica in prima battuta su questi concetti ma non sul lavoro, quello lo si sta portando avanti con entusiasmo: insieme si guadagna tutti, si diventa più forti. Como, per esempio, ha una grande competenza sul turismo e in questo può essere di supporto al lecchese; Lecco ha competenze manifatturiere da poter portare in auto ai comaschi in alcuni progetti. In un momento difficile, come quello attuale, più siamo a pensare, più insieme condividiamo le preoccupazioni, più insieme troveremo le soluzioni per andare avanti".

Giulio Sirtori, direttore Confindustria Lecco e Sondrio, Aram Manoukian presidente Como,
Lorenzo Riva presidente Lecco e Sondrio, Antonello Regazzoni, direttore Como

Concetti rimarcati anche da Aram Manoukian, alla sua prima Assemblea da Presidente di Confindustria Como. "Ho ereditato questa collaborazione e ho subito ritenuto di ripetere l'evento con Lecco e Sondrio. Da quanto ho assunto la guida, ho sempre messo al centro la collaborazione, servono sinergie tra imprenditore e nel sociale per promuovere valore. Dalla collaborazione con Lecco e Sondrio può nascere qualcosa di importante" ha rimarcato il numero uno dell'Associazione lariana, anticipando come, con l'avvio della prossima stagione, lavorerà per promuovere un'attività "che sia rivolta a interrogarci su come dare continuità alle nostre imprese. Il nostro compito non è solo generare servizi per le nostre imprese ma dobbiamo anche alzare il livello, creando cultura di impresa: in un mondo che cambia, non è così scontato che se non cambi ci sarai di diritto nel futuro" ha sostenuto, rifacendosi al tema dell'Assemblea. E in un panorama quantomeno grigio, con lo stallo della Germania e lo spauracchio, in casa nostra, delle decisioni prese a Taranto, secondo Manoukian è essenziale ripartire "da noi stessi, dal cosa puoi fare tu. Da lì parte un percorso. Quello che io ho stimolato anche nell'ambito nel nostro consiglio: proviamo a mettere insieme un gruppo di persone che cerca di opporsi a queste onde negative. Mettendo in campo tutte le tue energie personali, condividendole, qualcosa potrai ottenere. Abbiamo intenzione di salvare il mondo? Partiamo dai noi stessi e dai nostri territori. Situazioni come quelle dell'ex Ilva partono da circostanze di disunione che si sono tramandate: adesso risolverle è un problema, se le sistemi da una parte le riproponi dall'altra. E' tempo di fermarsi e riflettere, per provare a mettersi in gioco in un modo diverso. Io e Riva intendiamo provarci". Il come, neanche a dirlo è... insieme. "La nostra generazione è una generazione di mezzo, si è passati da una cultura chiusa a una cultura aperta. E' inaccettabile che si parli ancora di orti o campanili. Per i ragazzi nati con i social non c'è una provincia, una nazione. Dobbiamo lavorare per allargare i confini, creare prospettive. E' più bello aprire la finestra di casa propria e vedere l'orticello o spalancare una porta e vedere un giardino fiorito? Mettiamo insieme conoscenze verso obiettivi comuni", l'invito che venerdì verrà riproposto ai partecipanti all'Assemblea. L'appuntamento è per le 10.30 a Erba, presso Lariofiere.
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