Lecco: diploma di 'Accompagnatore di media montagna' per Arianna Cecchini, che dall’ufficio punta a lavorare 'in quota'
C’è anche una lecchese “doc”, Arianna Cecchini, tra le 27 persone che giovedì 14 novembre hanno ricevuto all’Auditorium Testori di Milano il diploma di specializzazione di Accompagnatori di media montagna (AMM), una figura professionale nata nel 1989 alla quale compete “l’accompagnamento di gruppi su terreni escursionistici dove non è richiesto l’uso di tecniche e attrezzature alpinistiche”.
Arianna Cecchini, terza da sinistra, in una giornata di lezione all'aria aperta (foto di Marco Caccia)
Un lungo e impegnativo percorso, quello che ha portato Arianna a conseguire l’ambita abilitazione, durato un intero anno e concluso poco tempo fa con l’esame finale davanti ad un’apposita Commissione sulla Presolana: 55, in totale, i giorni di “lezioni” teoriche e pratiche – divise in moduli e svolte di mese in mese tra la Val Masino, la Valmalenco, i Piani Resinelli e Pusiano, ma anche sulle Dolomiti e in Abruzzo – alle quali si è poi aggiunto un tirocinio finale di poco meno di una settimana.Quella dell’Accompagnatore di media montagna, come ci ha spiegato Arianna, è infatti una figura che prevede una formazione sia tecnica che culturale, necessaria per guidare gli escursionisti in un “viaggio” di scoperta del territorio a 360 gradi, camminando non solo con i piedi, ma anche “con gli occhi, le orecchie e il cuore”: i corsi sono quindi andati a toccare diverse discipline come la botanica, la zoologia e la cultura alpina, ma anche la meteorologia, la cartografia e la medicina di montagna, con qualche ulteriore “infarinatura” di antropologia, marketing, tecniche per la gestione di un gruppo ed elementi legislativi.
Tutti i partecipanti al corso durante la cerimonia di consegna dei diplomi a Palazzo Lombardia
“Già da tempo sognavo di fare questa esperienza per provare, almeno in parte, a dare una svolta alla mia vita professionale” ci ha raccontato Arianna Cecchini che – pur lavorando tra le quattro mura di un ufficio – ha da sempre nel cuore la montagna (oltre che la sua casa ai Piani Resinelli, ai piedi della Grigna). “Ho deciso di iscrivermi al corso dopo essermi cimentata con una guida alpina in diverse arrampicate, in ambiente soprattutto invernale, delle quali sono rimasta estremamente felice e soddisfatta: in realtà sono sempre andata in montagna, con la mia famiglia, con gli amici e con il CAI, ma senza mai arrivare a conseguire una vera e propria specializzazione professionale. So che d’ora in avanti non sarà facile, la mia “carriera” come AMM è tutta da costruire e sicuramente ci vorrà del tempo: con questo diploma, però, ho fatto il primo importante passo, fondamentale per provare a trasformare questa mia passione in un vero e proprio lavoro”.Un desiderio, quest’ultimo, che Arianna Cecchini ha condiviso con molti degli altri partecipanti al corso annuale, di un’età media di circa 40 anni e quasi tutti con una carriera ormai consolidata: “Si è creato un bel gruppo, per quanto possibile abbiamo anche cercato di aiutarci l’uno con l’altro per arrivare fino in fondo. Ora sono pronta a partire con questa nuova avventura: io ce la metterò tutta, poi la montagna farà il resto”.
B.P.