Mandello: un altro Riccardo è sindaco, il consiglio dei ragazzi ha eletto il suo numero uno

Mandello del Lario ha un nuovo sindaco: anche lui si chiama Riccardo, Riccardo Manzini, ha dodici anni e frequenta la II B dell'Istituto comprensivo statale Alessandro Volta del paese. È il "primo cittadino" del Consiglio comunale dei ragazzi ed è stato eletto dai suoi compagni questo pomeriggio in sala consiliare. La riunione dello speciale Consiglio comunale è stata aperta alle 15 dal sindaco Riccardo Fasoli, accompagnato dal "presidente del Consiglio comunale" Sergio Gatti - capogruppo del Paese di tutti - e dalla "segretaria comunale" Manuela Alippi dell'associazione Fuori classe, che hanno guidato i ragazzi nella loro prima seduta.

13 i consiglieri comunali presenti, i quali sono stati eletti a dicembre dai propri compagni - oltre 220 alunni - in loro rappresentanza: sono infatti uno per classe, ad eccezione della III A che è più numerosa e si è prestata per rendere dispari il gruppo: Riccardo Lafranconi (I A), Alice Marcelli (I B), Emanuele Ciavatta (I C), Alessandro Grassi (I D), Cristiano Pozzi (II A), Riccardo Manzini (II B), Gaia Zucchi (II C), Alessio Maurigh (II D), Laura Benfatto e Marika Bidoglia (III A), Luca Villa (III B), Anna Zucchi (III C), Nima Sadat (III D). E proprio loro sono stati chiamati ad eleggere il sindaco. Dopo una rapida consultazione che non ha portato ad individuare nessun candidato, il consiglio ha espresso un primo voto: ognuno dei ragazzi è stato chiamato a scrivere sull'apposita scheda il nome e il cognome del compagno scelto. Erano necessari nove voti (i due terzi) e nessuno ha raggiunto il quorum. Così Riccardo Manzini della II B e Marika Bidoglia della III A, che avevano ricevuto il maggior numero di preferenze (tre a testa), sono andati al ballottaggio: qui ha prevalso con sette voti il primo. Come vicesindaco è stata poi eletta Anna Zucchi di III C.

Dopo la nomina delle cariche il sindaco Riccardo Fasoli si è congedato, complimentandosi e ringraziando la scuola e l'associazione dei genitori per il lavoro svolto, lasciando fascia a poltrona all'altro Riccardo. Gatti nel suo ruolo di presidente dell'assemblea ha ricordato quali sono i compiti dell'assise: "Il Consiglio rimarrà in carica fino alla fine dell'anno scolastico e dovrà lavorare per portare avanti delle proposte realizzabili durante il suo mandato". Prima di lasciare la parola ai ragazzi, il presidente ha ricordato loro il rispetto dovuto alle istituzioni: "Riccardo Fasoli ha un'età per cui potrebbe essere mio figlio, ma durante il Consiglio comunale io lo chiamo 'signor sindaco'. Sembra una formalità ma sono cose molte importanti, soprattutto in questo momento di imbarbarimento".

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A prendere la parola è stato poi il neo-sindaco, che ha proposto ai suoi colleghi di iniziare a riflettere sulle proposte che ciascuno di loro aveva fatto durante la "campagna elettorale", per iniziare a collaborare e a immaginare dei progetti per la scuola, per il paese e per il benessere di tutti i cittadini. Parecchi dei ragazzi hanno in mente l'ambiente: Alice Marcelli e Laura Benfatto hanno pensato di organizzare delle giornate in cui raccogliere i rifiuti da parchi, giardini, sentieri e di predisporre dei cartelloni che indicano il tempo necessario ai rifiuti dispersi nell'ambiente per decomporsi; anche Alessio Maurigh ha immaginato dei cartelli, da realizzare a scuola attraverso un concorso, per spiegare gli effetti dell'inquinamento; Marika Bidoglia ha avuto la stessa idea, ma vorrebbe dei cartelli che aiutino nella raccolta differenziata; Gaia Zucchi ha invece proposto di acquistare delle borracce in metallo da distribuire agli alunni per sostituire le bottigliette di plastica; Cristiano Pozzi infine ha lanciato l'idea di tenere sotto controllo il riscaldamento delle aule e di piantare degli alberi. Hanno pensato invece alla scuola altri consiglieri: Riccardo Lafranconi vorrebbe delle nuove lavagne per le aule, quelle attuali sono rovinate e rendono faticoso agli insegnanti scrivere e agli studenti leggere; Luca Villa ha suggerito invece di acquistare del materiale di uso non frequente, come ad esempio i pennelli, che possa essere tenuto a scuola come bene comune, soprattutto a vantaggio delle famiglie meno abbienti; mentre Anna Zucchi ha messo sul tavolo la sostituzione dei libri cartacei con i tablet. Più che agli oggetti Nima Sadat ha pensato agli spazi, chiedendo di predisporre per ogni materia un'aula. Un paio di proposte legate infine allo sport: organizzare tornei di diverse discipline e riparare gli attrezzi della palestra, le proposte di Emanuele Ciavatta e Alessandro Grassi.
M.V.
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