I ricordi lecchesi del cardinale Renato Corti, dall'ordinazione nel 1959 alle presenze in città

Le memorie del cardinale galbiatese Renato Corti, vescovo emerito di Novara scomparso a 84 anni, passano anche dalla città di Lecco. Il 28 giugno 1959, quando venne ordinato sacerdote nel duomo di Milano dal cardinale Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI, c'era con lui il lecchese don Giuseppe Locatelli della parrocchia San Giuseppe al Caleotto, deceduto come vicario a Rancio: insieme a loro anche il compianto don Lauro Consonni, già prevosto di Varenna, nonché due preti tuttora presenti nell’attività pastorale del lecchese come don Mario Proserpio, parroco al Caleotto e ora vicario a Castello, e don Agostino Briccola, in servizio a Moggio in Valsassina.


Il vescovo Corti nel salone di Casa Guanella con mons. Ferruccio Dugnani

C’era tra i nuovi sacerdoti ambrosiani del 1959 anche don Luigi Crippa, nativo di Barzanò, che diventerà monaco benedettino a Pontida, eletto nel 1997 abate di Santa Maria del Monte sopra Cesena. Era stato in precedenza coadiutore a Premana e poi cappellano all’istituto Airoldi e Muzzi di Lecco. Per tale ruolo alla cerimonia di investitura come abate, nel settembre 1997, intervenne una rappresentanza della parrocchia di Belledo, con don Ernesto Casiraghi.
Il vescovo Corti è da ricordare, nella città di Lecco, soprattutto per aver presieduto la solenne celebrazione della Madonna del Rosario, nella tradizionale festa della prima domenica di ottobre 1983, per i 50 anni della presenza in città dei Guanelliani (1933), nell’istituto di via Amendola al Caleotto. Era allora prevosto il compianto mons. Ferruccio Dugnani, presente nella foto che pubblichiamo: sul fondo si può notare la statua della Madonna del Rosario venerata nella basilica di San Nicolò e poi portata in solenne processione.
A.B.
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