Cinghiali: in arrivo sette gabbie-trappola in aiuto alla Polizia Provinciale per il contenimento. A Dorio 5 uscite e 3 catture

Il comandante Raffaella Forni e una foto di repertorio di cattura con le vecchie gabbie
"Come Polizia Provinciale organizziamo uscite su segnalazione di danno o a seguito di richieste di intervento. Facciamo un sopralluogo e decidiamo il da farsi" spiega la Comandante. Due le strade percorribili: quelle degli appostamenti, anche in funzione deterrente oppure, appunto, l'installazione di una trappola, se ci sono sono le condizioni per il suo posizionamento. "Le piazziamo in aree di proprietà, per non ingenerare rischi di accesso da parte di chiunque e perchè comunque necessitano di un controllo giornaliero, per liberare eventuale fauna entrata accidentalmente nella gabbia o, in caso di cattura, per evitare sofferenza al cinghiale che viene poi soppresso con sparo dai nostri operatori". Un paio gli esemplari recentemente "eliminati" in questo modo, con l'utilizzo di recinti ormai vecchi e soprattutto scomodi da trasportare, essendo di grandi dimensioni e di un certo peso. "Sono stati acquistati anni fa: la Provincia, quanto era titolare della funzione, aveva affidato la loro gestione ad una società. Con il passaggio della delega alla Regione le gabbie sono rimaste a lungo ferme. Noi le stiamo recuperando dal territorio e le abbiamo trasformate in "un'arma" nostra. Quelle nuove saranno più piccole (per la monocattura) e più agevolmente trasportabili. Ne abbiamo prese sette in via sperimentale ma negli scorsi questo metodo ha già dimostrato di poter dare i risultati migliori". Con - elemento non secondario - un minor impiego di personale. Perchè le vicissitudini legati alla (mancata) soppressione delle Province poi rimaste depauperate però delle risorse, come è noto, ha colpito anche il Corpo di Polizia: da 20 agenti si è passati a 14 e poi a otto compresa la dottoressa Forni. A breve dovrebbe esserci il concorso per la nona unità autorizzata dalla Regione, in aggiunta alle due delle funzioni fondamentali. Un organico dunque ridotto, con attività nel tempo moltiplicata. "Le chiamate per emergenze faunistiche sono triplicate, con una media di 5/6 uscite giornaliere, per l'aumento della sensibilità della popolazione e il problema dei cinghiali anni fa non di fatto non c'era". Con un piano di contenimento che autorizza per il 2020/2021 duecento catture e le pressanti richieste delle amministrazioni e dei privati danneggiati dalla presenza di ungolati sui loro terreni, dalle gabbie-trappola ci si aspetta dunque un buon aiuto.
A.M.