Lecco: il 15 agosto è anche la 'patronale' della rinnovata cappella di villa Manzoni

Nelle ferie di Ferragosto ritorna sabato 15 la solennità di Maria Assunta in cielo. Una devozione che tocca diverse località del territorio lecchese e brianzolo, da Ballabio Superiore a Taceno, da Sala al Barro a Morterone, da Erve a Tedoldo, sopra Vendrogno. All’Assunta è dedicata la chiesetta di Versasio, nucleo alpestre sotto i Piani Erna. Le vicine pendici del monte Resegone vedono la festa della Madonnina, a Campo de Boi, nel ricordo della casa di vacanze montane estive nel corso del Novecento dei collegi arcivescovili di Saronno, Desio e Tradate.
Festa patronale anche a Concenedo, sopra Barzio, dove era tradizione la processine degli scapoli, in quanto la statua era portata da coloro che non avevano moglie. La vicina Cremeno rinnova invece il voto di protezione a San Rocco per il colera del 1836 ed allinea la sua antica Confraternita. All’Assunta è dedicata la parrocchiale del quartiere lecchese di Rancio. La chiesa venne consacrata il 16 novembre 1884, lo stesso giorno dell’inaugurazione del monumento a Giuseppe Garibaldi, nella piazza centrale di Lecco. Tra incandescenti polemiche i buoni cattolici vennero invitati dai sacerdoti a disertare la cerimonia delle “camicie rosse” ed a salire a Rancio per la nuova, grande parrocchiale.

Una foto della cappella di villa Manzoni scattata la sera della riapertura, dopo il restauro

Quest’anno, però, per la solennità dell’Assunta merita una particolare citazione l’oratorio all’interno della villa Manzoni al Caleotto. Tutto lo storico complesso, che il Comune di Lecco volle acquistare con delibera consiliare del 1963 (ebbe voto unanime), è stato al centro di un radicale intervento di sistemazione e, proprio come “stellina” finale, è stata presentato il restauro della chiesina dell’Assunta. Sabato 15 agosto è dunque la sua patronale: risulta a tutti gli effetti oratorio privato, tanto che non è menzionato come cappella sussidiaria nella Guida della diocesi di Milano, alla voce parrocchia di San Giuseppe al Caleotto, eretta nel 1947, con chiesa inaugurata nel 1951, quando è stato il primo parroco don Martino Alfieri.
La chiesetta dell’Assunta venne voluta da mons. Paolo Manzoni, zio di Alessandro. E’ citata negli atti della visita pastorale alla pieve di Lecco, nel giugno 1796, dell’arcivescovo di Milano Filippo Visconti. Sull’unico altare “è Maria Assunta verso il cielo, sollevata da angioletti vivaci e simpatici, uno dei quali attira i visitatori perché si solleva come un moderno cosmonauta nello spazio senza gravità”.
La rilevante pubblicazione di Claudio Cesare Secchi “La villa del Caleotto in Lecco ed Alessandro Manzoni”, edita nel 1975 per iniziativa dell’Azienda Turismo di Lecco, con il presidente Nino Lupica, dedica apposito spazio alla chiesetta. Claudio Cesare Secchi scrive: che “delle sante Messe venivano a celebrare i buoni frati di Pescarenico nella cappellina privata del Caleotto”. Secchi prosegue, menzionando la sepoltura nella chiesina di Pietro Manzoni (padre di Alessandro) del quale scrive: “Anche questa cappella (aveva voluto lui un bel quadro per la pala dell’altare, aveva creato lui alcune buone reliquie per impreziosire l’altare quando era parato a festa) anch’essa gli era cara: quando, ma ben di rado, il fratello mons. Paolo veniva al Caleotto, per qualche giorno di villeggiatura, vi celebrava la Messa, ma tutte le sere, quando lui era al Caleotto, al suono dell’Ave Maria, egli vi chiamava congiunti e servitù a recitare il santo Rosario”.

1975: Padre Giuseppe Bosisio celebra la Messa per i 50 anni dei neo ragionieri 1925 del Parini

La foto pubblicata riguarda una delle ultime Messe celebrate nella chiesetta di villa Manzoni. Era il 1975 e la funzione riuniva i diplomati in ragioneria nell’anno 1925 dell’Istituto Parini di Lecco, allora nella sede via Ghislanzoni. Mezzo secolo dopo i neo ragionieri vollero ricordare una lontana giovinezza. Il celebrante è il lecchese padre Giuseppe Bosisio, che dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, entro in seminario per divenire religioso barnabita. E’ stato poi docente nel prestigioso collegio Carlo Alberto, di Moncalieri. E’ sepolto nel cimitero Monumentale di via Parini in Lecco.
A.B.
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