Il voto di ieri/13: Giuseppe Pogliani nel 1993 è il primo sindaco della Lega
Era il giugno 1993 quando un settimanale locale pubblicava con ampio risalto "Giuseppe Pogliani, funzionario bancario, ufficiale di fanteria della sezione UNUCI di Lecco, è il nuovo sindaco della città. Pogliani rompe una continuità di sindaci democristiani durata 45 anni, dal 1948 al 1993, da Ugo Bartesaghi a Giulio Boscagli".
La nuova Giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Pogliani
La grande novità della campagna elettorale 1993 è stato il ballottaggio per la carica di sindaco fra i due candidati maggiormente votati nel primo turno: Giuseppe Pogliani, della Lega, e Rosy Granata della lista sinistra-centro. Rosy Granata era una quarantenne da tempo impegnata in particolare sul fronte dei servizi sociali, in quanto già nel 1981 era stata assunta dal Comune di Lecco, presso l'assessorato guidato da Pietro Colombo e che vedrà la significativa presenza di Mario Mozzanica.
Il dibattito fra Giuseppe Pogliani e Rosy Granata
E' l'assessorato che vedrà in anni successivi, prima di superiori impegni, l'attuale sindaco uscente Virginio Brivio ed il direttore della sempre più potente e presente Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti. Nella votazione di ballottaggio Giuseppe Pogliani ebbe 14602 voti, pari al 56,31%; Rosangela Granata 11332 voti pari al 43,69%. Andò alle urne il 71,82% del corpo elettorale.
Il voto del giugno 1993 rivoluzionava veramente il Consiglio Comunale precedente. La Lega passava nella nuova assise dai tre consiglieri del 1988 ai 24 del 1993. Del terzetto della prima ora delle amministrative precedenti del 1988 rientrava in Consiglio Stefano Galli, capo gruppo uscente, e dal 1990 consigliere regionale di Lombardia; gli altri erano tutti nuovi.
Lo stato maggiore della Lega di Lecco esamina la grande vittoria elettorale
Nuovo per il Consiglio, ma non per il Comune di Lecco era Fedele Gattinoni, vigile urbano in pensione, popolare "ghisa" per tanti anni, molto attivo al crocevia ed alla segnalazione mobile. Il consigliere che poteva vantare la più lunga presenza in Consiglio Comunale era il leghista Carlo Castelli. Era entrato nel 1964 a 24 anni, con la Democrazia Cristiana, sostenuto, in particolare, dai voti del quartiere Pescarenico. Era stato nel 1970 assessore con il sindaco Guido Puccio, poi ebbe un progressivo distacco dalla D.C. con breve "parcheggio" nel P.S.D.I., prima di approdare alla Lega.
Rosy Granata al seggio
Tra i banchi dell'opposizione erano diversi gli anziani che tornavano in Consiglio ad iniziare dall'ex vice sindaco Marco Cariboni. Entrava in Consiglio con il gruppo D.C. anche il candidato sindaco dello scudo crociato Mario Magnani, ingegnere per 35 anni, la maggior parte dei quali al vertice dell'importante divisione dell'ufficio tecnico del Comune di Lecco. Potevano, comunque, assicurare esperienze municipali di amministratori o dipendenti diversi componenti del Consiglio 1993, come Acquistapace, Locatelli, Tagliaferri, Frigerio, Granata, Conti, Mastalli, Scotti e Borroni.
L'incontro in sala Giunta del Sindaco Pogliani con i rappresentanti dei lavoratori del Caleotto
La città di Lecco, intanto, continuava a registrare una vistosa deindustrializzazione con la cancellazione di realtà industriali, ed anche una flessione continua di abitanti, dopo aver raggiunto il tetto dei 55 mila residenti nel 1975/1976. La trasformazione, purtroppo in negativo, avveniva in particolare per quanto riguarda gli abitanti nel centro cittadino, intorno alla parrocchia di San Nicolò ed in aree confinanti.
Il sindaco Pogliani con il primo presidente della provincia di Lecco, Mario Anghileri, già sindaco di Valmadrera
Si faceva interprete di tale situazione il prevosto mons. Roberto Busti nel saluto di accoglienza al cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, in visita pastorale alla parrocchia della basilica di San Nicolò, quindi del centro cittadino, dopo essere stato in precedenza a quella di San Giuseppe al Caleotto, in via Baracca. Nel suo intervento mons. Busti sottolineò i problemi di una parrocchia che dal''inizio 1994 registrava 33 funerali e solo 5 battesimi.
La festa di San Nicolò 1996: gruppo con premiati nel salone consiliare
Busti pose in evidenza "C'è uno svuotamento del centro, non solo dovuto a denatalità, ma a strutture sociali che impediscono il ricambio di famiglie anziane con nuovi nuclei familiari di giovani. Questa espulsione della gente sta provocando il deserto della city, non solo nei locali divenuti da abitazioni in uffici, ma nel clima di solitudine, di scarsa conoscenza, di lontananza, di egoismo che rende aridi i risvolti umani e spirituali".
Serata al Soroptimist Club di Lecco con il famoso oncologo Umberto Veronesi
A.B.