A Bergamo il commosso addio al magistrato Nicola Preteroti. 'Il vulcano si è spento e sembra davvero incredibile'
Il feretro è sfilato anche dinnanzi al Palazzo di Giustizia cittadino. Una tappa imprescindibile per l'ultimo viaggio di un magistrato che amava la sua professione, così tanto da aver continuato, con convinzione, a presentarsi in ufficio per seguire in prima persona i suoi fascicoli, finchè le forze gliel'hanno permesso.
Nel pomeriggio di ieri a Bergamo l'addio al sostituto procuratore Nicola Preteroti, strappato alla vita a soli 42 anni dalle complicanze di un male che non gli ha lasciato scampo.
"Ora il tuo papà ti farà da angelo custode" ha detto, durante l'omelia, pronunciata dal pulpito della chiesa di San Bartolomeo, Monsignor Giulio Della Vite rivolgendosi direttamente alla primogenita del pubblico ministero, presente alla cerimonia funebre per mano della mamma, la dottoressa Raffaella Latorraca, in toga, come tutti i colleghi della Procura di Bergamo, ora retta dal già numero uno di quella di Lecco, il "caro Antonio" come a lui si rivolgeva, con un rispetto quasi filiale, il dr. Preteroti. "Aveva umiltà e caparbietà" ha riconosciuto il dr. Chiappani, ricordando le capacità di un sostituto valido e preparato, meticoloso e attento nello scartabellare registri e conti, in cerca di quelle magagne che inquinano l'economia pulita del nostro Paese.
"Ieri abbiamo salutato Nicola per l'ultima volta. Con il cuore straziato dal dolore. Una morte insensata che mi porta via, oltre che un collega eccezionale, un amico unico" il ricordo del dr. Paolo Del Grosso, presente alla cerimonia come pure numerosi magistrati lecchesi. "Nicola era un vulcano di idee e di energia, sempre attivo in mille progetti, nel lavoro e fuori, non stava mai fermo, e mi stupiva sempre per le iniziative geniali che metteva in opera. Un confidente attento nell'ascolto ed esilarante nella battuta, che riusciva a farmi ridere anche dalle stanze dell'ospedale di Bergamo dove lo coglievo ultimamente: "anche da qui ti faccio ridere, ma dove lo trovi uno come me?!", mi ripeteva. Verissimo, non se ne trovano. E poi mai un lamento, mai un problema, solo disponibilità e soluzioni da parte sua: un'altra dote eccezionale. Attaccato al lavoro e alla famiglia come pochi, il vulcano si è spento e sembra davvero incredibile".La foto del dr. Preteroti in divisa pubblicata dalla Polizia
E proprio la Polizia ha volute ricordarlo con un post pubblicato da Agente Lisa, l'interfaccia social del Corpo: "Ci sono notizie che non vorresti sapere mai. Le strade del PM Nicola Preteroti e dei suoi colleghi del corso funzionari si erano separate quando aveva vinto il concorso in magistratura. Ma il legame era rimasto forte per questo brillante investigatore, esperto di reati finanziari e titolare di inchieste delicate. Così ha voluto scrivere un ultimo messaggio in chat ai suoi amici poliziotti, che non aveva mai abbandonato. Lo ha fatto usando una citazione a lui molto cara “Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato…Vi abbraccio tutti con tutte le mie energie”. Le ultime prima che un male incurabile lo portasse via".Nicola Preteroti e il collega, ora Procuratore facente funzioni a Lecco, Paolo Del Grosso
