Lecco: Alberto Tritini ordinato diacono da Mons.Stucchi. ''Un dono di speranza per tutti''

«Il Dono che si manifesta oggi per sempre nella vita di Alberto è speranza per tutti».

Al centro Alberto Tritini durante la cerimonia

Con queste parole Monsignor Luigi Stucchi collaboratore dell'Arcivescovo di Milano Mario Delpini, ha salutato e benedetto il nuovo cammino che attende il diacono Alberto Tritini, medico fisiatra lecchese ordinato Diacono nel pomeriggio di sabato 7 novembre in Basilica di San Nicolò, durante la Messa vigiliare per la solennità di Cristo Re. Monsignor Stucchi, a sua volta lecchese d'adozione, è intervenuto in sostituzione dello stesso Arcivescovo, in isolamento da qualche giorno a causa del Covid.

Monsignor Luigi Stucchi

A concelebrare anche don Carlo Maggioni parroco di San Giovanni (dove Alberto presterà servizio), il Vicario Episcopale Mons. Maurizio Rolla, il Prevosto Mons. Davide Milani con i sacerdoti della Basilica, don Giuseppe Como, Mons. Ivano Valagussa, e padre Gabriele Barbi dei Cappuccini di Lecco. Ai Riti di Introduzione e alla Liturgia della Parola ha fatto seguito il momento tanto atteso dove il neo diacono ha potuto finalmente pronunciare il suo «Eccomi» e «Sì, lo voglio», dopo quasi sei anni di percorso condiviso con la moglie Laura e con i loro tre figli Simone, Andrea e Susanna. Alberto ha così confermato l'impegno e il desiderio di mettersi a servizio e «a disposizione di Dio, come segno vivo per la città di Lecco»: è questo infatti il carisma del Diacono, innanzitutto essere «dove il Signore chiama», «con umiltà e carità in aiuto dell'Ordine sacerdotale, a servizio del popolo cristiano».

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Prostrato davanti al Vescovo e all'assemblea durante le invocazioni ai Santi, il Diacono ha poi ricevuto l'imposizione delle mani e quindi l'Ordinazione. Poi, come segno del ministero a lui affidato, è stato rivestito con i paramenti liturgici diaconali e ha ricevuto il libro dei Vangeli: «Ricevi il Vangelo di Cristo - ha detto Mons. Stucchi - del quale sei divenuto l'annunciatore: credi sempre in ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni». La celebrazione si è poi conclusa con i riti della Messa, a cui Alberto ha partecipato questa volta dall'Altare, distribuendo poi la Comunione ai fedeli intervenuti.

Tanti gli amici, colleghi, familiari che hanno voluto accompagnare Alberto Tritini in questa giornata così a lungo attesa: contingentati gli ingressi in Basilica a causa delle recenti normative. Fortunatamente, dati gli ampi spazi disponibili, l'emergenza sanitaria non ha impedito la gioia del momento, se pur con qualche difficoltà in più.

Il momento dell'ordinazione

«E' bello ringraziare - ha detto Mons. Stucchi - per questa fioritura illuminante che viene dal di dentro dell'esperienza coniugale e familiare. E' bello poter contare anche sull'esperienza umana di Alberto, grazie alla sua professione di servizio alla persona. Quando si lascia agire il Signore e di Lui ci si fida davvero, si moltiplicano le risorse, si entra nella vita degli altri con delicatezza, discrezione, competenza, generosità, amore vero che fa tutt'uno con l'inconfondibile logica del servizio, del dono, della Croce di Gesù, insuperabile Amore».
Stucchi ha ricordato nella preghiera anche l'Arcivescovo Delpini nella malattia ed il Cardinal Angelo Scola nel giorno del suo 79esimo compleanno. Domani 8 novembre Giornata per la Caritas, Alberto Tritini servirà le celebrazioni nella Parrocchia di San Giovanni Evangelista alle 10.30 e alle 18.
A.I.
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