Dervio: consigliere riceve lettera contro il forno indirizzata al padre, morto da anni

Ha aperto la cassetta delle lettere e ha trovato una busta, anonima, intestata al padre, scomparso 5 anni fa. All'interno un messaggio - in un italiano discutibile, con punteggiatura sicuramente mancante - contro la realizzazione del tempio crematorio, terreno di scontro, nelle ultime settimane, tra l'opposizione - sostenuta da numerosi cittadini che hanno aderito ad una raccolta firme lanciata per bloccare il progetto - e l'amministrazione comunale che vede invece nei forni un'opportunità per il paese.



Destinataria dello spiacevole messaggio il consigliere delegato all'Istruzione Anna Buzzella che oltre al padre Battista, a stretto giro, ha dovuto dire addio anche alla madre e al marito. "La morte di un famigliare non può diventare uno strumento per contrastare scelte che si possono anche non condividere ma che non possono essere contrastate con questi metodi, ferendo una persona nei suoi affetti più intimi" ha dichiarato l'esponente della maggioranza. "Forse la mia colpa - ha aggiunto - è stata solo quella di mettermi in gioco in questo Comune per sostenere la scuola, impegnarmi per offrire agli studenti mezzi per sviluppare una crescita personale e intellettuale" la sua chiosa. Ma non parrebbe essere la sola ad aver ricevuto la "cartolina" incriminata arrecante una foto del Municipio con dinnanzi due carri funebri e la scritta "Nuovo turismo a Dervio. E' questo il futuro che vuoi per il tuo paese?".




E ancora sul retro: "Non lasciare che questo accada!" l'esortazione in stampatello maiuscolo con un breve testo, contornato da una cornice nera. "I templi crematori sono sempre situati ai margini dei comuni in aree isolate, perchè noi dovremmo averne uno al centro del paese, a ridosso delle abitazioni dei cittadini, di attività commerciali, industriali e turistiche". Poi, sempre dimenticando i punti di domanda e anche qualche virgola: "E' questa l'immagine che vogliamo dare ai nostri visitatori, quella di un luogo dedicato all'ultimo viaggio, alla morte ed alla tristezza. Oppure vogliamo mostrarci per il paese bello allegro, votato all'industria al turismo allo sport ed al buon vivere quale siamo.". La risposta sarà data dall'amministrazione. Resta lo smarrimento per la forma in cui l'interrogativo è stato posto e soprattutto per la scelta di indirizzare la lettera, con tanto di etichetta prestampata, a un anziano venuto a mancare da tempo, padre di un consigliere comunale in carica. Stigmatizzando l'accaduto, il sindaco ha parlato di una cosa di cattivo gusto, in riferimento sia alla scelta dell'anonimato sia al mancato rispetto del lutto del destinatario della lettera. “Se questo è il modo in cui si fa una battaglia politica, siamo proprio fuori strada”.
Al momento non è dato sapesi chi abbia imbucato le buste, con annullo postale datato 22 dicembre.
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